IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - CHE VEDIAMO STASERA IN CHIARO? VI PROPONGO SU RAI 5 ALLE 21,15, L’OPERA PRIMA DI PIETRO CASTELLITTO, “I PREDATORI”, UN FILM MOLTO PIÙ MODERNO DI QUEL CHE DI SOLITO PROPONE IL NOSTRO CINEMA CHE ANTICIPA LA SVOLTA ROMAN-MELONIANA DEL PAESE - SU CINE 34 AVETE "UN'ESTATE AI CARAIBI" IL FILM PIÙ STRACULT DELLA SERATA - IN SECONDA SERATA TROVATE IL SORPRENDENTE “ARGO”, MA ANCHE “IMPERIA LA GRANDE CORTIGIANA”… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

i predatori 1 i predatori 1

Che vediamo stasera in chiaro? In attesa dell'uscita del secondo film da regista di Pietro Castellitto, “Enea”, appena passato a Venezia, vi propongo stasera su Rai 5 alle 21, 15, l’opera prima di Castellitto jr, “I predatori”, con Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, che molto divise gli spettatori alla sua uscita due anni fa. Non solo è un film molto più moderno di quel che di solito propone il nostro cinema, ma anticipa clamorosamente la svolta roman-meloniana di estrema destra del paese.

 

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Da una parte l'antipatica, scojonata borghesia intellettuale romana di Prati-Pinciano-Paroli, dall’altra i rozzi e ruspanti fasci romani. Armati. In mezzo ci sono i figli che devono fare esplodere, boom!, il mondo corrotto, noioso, insopportabile dei padri. Destra o sinistra non cambia. A ritmo dei Dark Polo Gang, ma anche degli Zerozeroalfa, la band di Casa Pound. Castellitto jr gioca col fuoco, cioè coi neofascisti cafoni che vendono armi di ogni tipo e fanno sparare i ragazzi i di dodici anni. Ma anche col fascismo che trova in casa, col mito di Nietzsche, con il padre traditore, la madre regista radical chic che ha rischiato di far morire un attore con un cappio malfunzionante per un film che dedicherà alla memoria del nonno…

 

pietro castellitto i predatori pietro castellitto i predatori

La scena chiave è una lunga discussione su Nietzsche al bar di fronte a un boccale di birra che finisce in rissa. Dopo un inizio quasi da film a episodi anni ’60, con la truffa che Vinicio Marchioni fa a Ostia a Marzia Ubaldi vendodogli una patacca di orologio per mille euro, il film è praticamente diviso in due parti. Da una parte c’è la famiglia borghese di Castellitto jr, il padre chirurgo, Massimo Popolizio, la madre regista di successo, Manuela Mandracchia. Si parlano a tratti, lei è presa solo da se stessa. Così lui si scopa la bella moglie, Anita Caprioli, dell’amico medico, Dario Cassini, quasi insopportabile coi suoi scherzi continui.

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 Ci sono anche una nonna, la mitica Rosalina Neri, e una giovane rappettara provocatoria. Dall’altra parte c’è la famiglia dei fasci, composta da Giorgio Montanini e dal fratello, con rispettive mogli, il figlioletto dodicenne, e l’orrido Zio di Antonio Gerardi, malavitoso venditore di armi che li tiene tutti in pugno. Da vedere.

un’estate ai caraibi un’estate ai caraibi

Intorno alle 21 non è facile scegliere tra una vanzinata recente, “Un’estate ai Caraibi” con Enrico Brignano, Carlo Buccirosso, Biagio Izzo, Enrico Bertolino, Martina Stella, Paolino Ruffini, Cine 34 alle 21,, e un classico del kolossal biblico americano come “I Dieci Comandamenti” di Cecil B. DeMille con Charlton Heston, Yul Brynner, Anne Baxter, Edward G. Robinson, Yvonne De Carlo, Forse il film che meglio rappresenta la grande idea di cinema storico popolare che aveva in testa De Mille. Un vero spettacolo.

I DIECI COMANDAMENTI I DIECI COMANDAMENTI

 

Secoli prima dell’avvento dei cinepanettoni. Ma nessuno aveva chiaro come Cecil B. De Mille l’idea di cinema come grande spettacolo alla P.T.Barnum. Ricordate Charlton Heston che divide le acque del Nilo? E la bellezza di Yul Brynner innamorato di Charlton Heston? Come disse Vincent Price: "Sapevo che se non avessi lavorato in un film di De Mille, non sarei mai stato un vero attore di cinema. La stessa cosa la pensavano anche Judith Anderson e Edward G. Robinson”. Robinson, che stava per essere schedato come blacklisted per le sue frequentazioni, si salvò grazie a De Mille.

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 Fu l’ultimo film per il vecchio regista, che aveva 75 anni quando lo girò, ebbe anche un infarto sul set, ma riuscì a riprendersi e a terminare il film, e morì nel 1959. Di “Un’estate ai Caraibi” dei Vanzina ricordo un ricco cast e una bell’aria del tempo, siamo nel 2009 con Berlusconi ormai agli sgoccioli.

 

Così troviamo Enrico Brignano faccendiere che accompagna il laido palazzinaro Maurizio Mattioli, meraviglioso!, in fuga quel di Antigua, Paolino Ruffini che scopre che la sua fidanzata, Martina Stella, lo tradisce con (sic) Paolo Conticini aitante dj, Biagio Izzo dentista, Gigi Proietti scommettitore incallito. Mettiamoci anche una vagonata di figone dei bei tempi, da Alena Seredova a Jayde Nicole a Sascha Zacharias. Chissà che fine avranno fatto? C’è pure la rediviva Edelweiss. E’ il film più stracult della serata, mi sa.

un’estate ai caraibi un’estate ai caraibi

 

Iris alle 21 presenta un biopic sulla vita di un campione nero di football americano, ispirato alla cita del vero Michael Oher, cioè “The Blind Side" diretto dallo specialista in biopic John Lee Hancock con Sandra Bullock, Kathy Bates, Kim Dickens, Tim McGraw, Quinton Aaron, Rhoda Griffis. Canale 20 alle 21, 05 si lancia nel bruttissimo “Lanterna verde”, sbagliatissimo film di supereoi diretto da Martin Campbell con Ryan Reynolds, Blake Lively, Peter Sarsgaard, Mark Strong, Temuera Morrison, Jenna Craig.

I MAGNIFICI SETTE - 1 I MAGNIFICI SETTE - 1

Meglio anche il remake poco fedele de “I magnifici sette” in chiavo afro-americana diretto da Antoine Fuqua con Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio, Byung-hun Lee, Rai Movie alle 21, 10. Per Fuqua e Washington è il primo western in assoluto. Ci aspettavamo molto. Già sul logo di Leo the Lion della Metro Goldwyn Mayer il vecchio critico si sente a casa come ai vecchi tempi. Ma già dalla prima scena, con il cattivo, il messicano Calvera di Eli Wallach, sostituito dal capitalista sadico e trumpiano di Peter Sarsgaard, partiva la prima delusione.

 

I MAGNIFICI SETTE I MAGNIFICI SETTE

Sarsgaard è bravo, ma Calvera era meraviglioso, comico e cattivo allo stesso tempo, già pronto per fare il Brutto con Sergio Leone e essere imitato migliaia di volte dai messicani di casa nostra e perfino dalle zanzare selvagge degli spot di Raid. Poi partono i titoli di testa, che citano un po’ quelli de I sette samurai di Kurosawa coi tamburi. Ma noi aspettavamo il tema storico di Elmer Bernstein. Fuqua lo schiaffa sui titoli di coda. Peccato. Poi entra in scena, in un bar, Denzel Washington, tutto vestito di nero. Ordina un bicchiere di nonsochecazzo con una voce meravigliosa. 

 

i magnifici sette i magnifici sette

Sarà lui il capo dei sette. Ha detto che per la costruzione del personaggio non ha visto il film di John Sturges con Yul Brynner, ma I sette samurai di Kurosawa. Somiglia pure a Takashi Shimura, che si rade a zero nella prima scena. Il Chris Adams di Yul Brynner era di grande eleganza, solo un po’ basso e parlava con accento francese perché era cajun (in realtà Brynner è svizzero). Anche il Sam Chisolm di Denzel Washington è elegante, ma grande e nero, ma quando tira fuori la pistola funziona benissimo e ha quell’aspetto paterno che aveva Takashi Shimura nei confronti dei suoi samurai senza padrone e dei contadini in cerca di giustizia. Il film, lo avete già capito, è tutto un po’ così, delle cose funzionano, altre meno. Di questi tempi, diciamo che si vede.

io vi dichiaro marito e marito io vi dichiaro marito e marito

Su Canale 27 alle 21, 10 avete la commedia finto gay, cioè con un finto matrimonio gay che è stata un incredibile successo in America, “Io vi dichiaro marito… e marito”, diretta da Dennis Dugan con Adam Sandler, Kevin James, Jessica Biel, Dan Aykroyd, Ving Rhames. Su LA7 alle 21, 15 avete l’intelligente commedia sociale “Promised Land” diretta da Gus Van Sant con Matt Damon, John Krasinski, Rosemarie DeWitt, Hal Holbrook, Scoot McNairy. La storia non è facile da spiegare.

 

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Avete presente il caso dell’Ilva di Taranto? Il fracking, la tecnica di frantumazione del terreno che si usa per fare uscire il gas naturale, è al centro di polemiche ancora più grandi in America. Perché se è vero che il terreno che le grandi compagnie di gas comprano dai poveri contadini delle zone rurali più desolate del paese magari li toglie dalla povertà, è vero pure che il fracking è un sistema violento che può compromettere per sempre l’acqua e il terreno di un territorio. Può significare cioè malattie, avvelenamento del bestiame, fine di ogni produzione agricola.

 

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 Il conflitto morale che Steve Butler, cioè Matt Damon, e la sua partner Sue, la grandissima Frances McDormand, si pongono nel film, è proprio se è giusto privare gli agricoltori di un’America sempre più povera del loro unico bene, la terra, alla ricerca del gas naturale, risorsa importante per un paese da anni in guerra per il petrolio in ogni parte del mondo, rendendo però questa terra qualcosa di mostruoso. Steve e Sue lavorano infatti per una grande compagnia di gas naturale e sono stati incaricati di convincere gli agricoltori di un paesino povero e sperduto della Pennsylvania a vendere per fare arrivare le trivelle per il fracking.

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Ma un vecchio professore di scienze del posto, Hal Holbrook, non solo si oppone alla vendita della terra, ma inizia a mettere su gli altri abitanti del posto. Così l’assemblea di cittadini chiede tre settimane di tempo per decidere su cosa fare, scegliere i soldi e uscire dalla povertà o mantenere intatta la terra. In queste tre settimane Steve e Sue si scontreranno con un militante ambientalista, Dustin, interpretato dal John Krasinski, arrivato lì per sollevare la popolazione contro il colosso del gas, si scontreranno con i cittadini sempre più furiosi e dovranno prendere loro stessi delle decisioni.

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Polpettone di guerra tratto dalle vere esperienze di torture e campi di concentramento di un giovane tenente inglese dopo la caduta di Singapore nel 1942, è “Le due vie del destino” diretto nel 2014 da Jonathan Teplitzky con Colin Firth, Nicole Kidman, Stellan Skarsgård, Jeremy Irvine, Hiroyuki Sanada, Sam Reid, Cielo, alle 21, 15. Molti anni dopo la guerra il tenente Lormax, interpretato da Colin Firth, scopre che uno dei suoi torturatori è ancora vivo e decide di incontrarlo. Italia 1 alle 21, 20 propone “I mercenari 2”, sequel bello coatto diretto da Simon West con Jason Statham, Bruce Willis, Sylvester Stallone, Liam Hemsworth, Arnold Schwarzenegger.

attacco al potere attacco al potere

Credo di averlo visto assieme a Gianluigi Rondi…

 

Su Tv8 alle 21, 30 avete “Attacco al potere” di Antoine Fuqua con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan Freeman, Angela Bassett, Robert Foster, Cole Hauser, un altro di quei film che vedono il presidente americano sotto assedio. Ma con tutti questo sceneggiatori e registi nessuno che avesse capito la possibilità di un pericolo di rivolta antidemocratica nata da un presidente perdente, no?

 

paolo ruffini chiara francini tutto molto bello paolo ruffini chiara francini tutto molto bello

Passiamo alla seconda serata. Ci sarebbe “Tutto molto bello”, film giovanile di buon successo diretto e interpretato da Paolo Ruffini con Frank Matano, Chiara Francini, Paolo Calabresi, Gianluca Fubelli, Cine 34 alle 23, 15. La7 presenta alle 23, 25 il ben più strutturato “Conflitto di classe” di Michael Apted con Gene Hackman, Mary Elizabeth Mastrantonio, Colin Friels, Joanna Merlin, con un padre e una figlia avvocati che si trovano uno contro l’altra.

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Rai Movie alle 23, 30 si lancia nel recupero di uno dei primi western pro-indiani, “Apache” di Robert Aldrich con Burt Lancaster come Massai, guerriero apache che combatte a fianco di Geronimo, Jean Peters, Charles Buchinsky alias Bronson, Ian McDonald, John McIntire. Aldrich venne convinto dalla United Artists a girare un secondo finale più ottimistico. Ovviamente scelsero quello. “Se tu giri due finali, sceglieranno sempre l’altro. Non quello tuo”. Su Iris alle 23, 40 trovate il sorprendente “Argo” diretto da Ben Affleck con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber, Tate Donovan, dove la finta lavorazione di un film di fantascienza di serie Z copre la fuga di un gruppo di addetti all’ambasciata americana nascosti dall’ambasciata canadese a Teheran nel 1979 nel pieno della rivoluzione khomeinista.

 

alan arkin ben affleck argo alan arkin ben affleck argo

Tipico film obamiano e hollywoodiano pronto per l’Oscar. A cominciare da una storia pazzesca e del tutto vera che solo recentemente è stata rivelata agli americani. “Non avete una cattiva idea migliore di questa?”, chiedono i capi della Cia al giovane agente Tony Mendez, cioè un barbuto e invecchiato Ben Affleck. “Questa è la migliore cattiva idea che abbiamo avuto, signore. Di gran lungo la migliore…”, risponde Mendez. Siamo a cavallo tra la fine del 1979 e l’inizio del 1980 nella Teheran appena liberata dalla rivoluzione khomeinista, con lo Scià ammalato di cancro rifugiatosi nell’America di Jimmy Carter pieno di lingotti d’oro.

 

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 Quando un gruppo di iraniani scalmanati attacca l’ambasciata americana portandosi via 52 ostaggi, nessuno si accorge che sei cittadini americani precedentemente scappati si sono rifugiati nell’appartamento dell’ambasciatore canadese, interpretato da Victor Garber. Se lo scoprissero i khomeinisti per i sei sarebbe la morte sicura e per i due paesi implicati nell’affare, Canada e Usa, un bel problemino. La migliore delle cattive idee venuta a Tony Mendez è quella di far finta che i sei, che diventeranno sette con lui, siano niente di meno che una troupe cinematografica canadese finita a Teheran per i sopralluoghi di alcune scene importanti del loro prossimo film.

argo argo

 

“Argo”, appunto, uno strampalato piccolo film di fantascienza anni ’70, che si girerà in Medio Oriente. A John Goodman e Alan Arkin, rispettivamente un vero maestro del trucco hollywoodiano, il John Chambers responsabile delle scimmie parlanti della serie del “Pianeta delle scimmie” e un vecchio produttore ebreo trafficone, Lester Siegel, saranno i consulenti hollywoodiani dell’operazione. Perché per realizzare il piano di Mendez in quel di Teheran, la prima cosa da fare è mettere in piedi a Los Angeles, con tanto di pubblicità su “Variety” e sede legale, un vero film. “Quindi tu”, come ben sintetizza Arkin, “vuoi venire a Hollywood, far finta che stai lavorando ad un progetto grandioso senza realizzarlo veramente, no? Allora hai scelto il posto giusto!``.

mai con uno sconosciuto 3 mai con uno sconosciuto 3

Nella notte vi segnalo su Iris alle 2 l’ottimo noir “Mai con uno sconosciuto” di Peter Hall con Rebecca De Mornay, Antonio Banderas, Harry Dean Stanton, Dennis Miller. Su Cine 34 alle 3 vi propongo “I soliti ignoti vent’anni dopo”, sequel di tutto rispetto girato da Amanzio Todini, ma supervisionato da Mario Monicelli con Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Tiberio Murgia, Clelia Rondinella, Alessandra Panelli, Gina Rovere, Rita Savagnone, Giovanni Lombardo Radice, Pasquale Africano, Concetta Barra, Francesco De Rosa, Alessandro Gassmann. Non piacque a nessuno. A parte me. Ma basterebbe Gina Rovere che tradisce Mastroianni con Natale Tulli…

 

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 Su Iris alle 3, 30 trovate un lontanissimo “Una donna: una storia vera”, social drama diretto nel 1985 da Roger Donaldson con Sissy Spacek, Jeff Daniels, Keith Szarabajka, Morgan Freeman, Fred Dalton Thompson. Chi se lo ricorda più… Cine 34 alle 4, 30 propone il film tv “Imperia la grande cortigiana” diretto nel 2004 da Pier Francesco Pingitore con Manuela Arcuri, Antonio Giuliani, Filippo Valle, Paolo Triestino, Sergio Assisi. Chissà…

una donna una storia vera una donna una storia vera imperia la grande cortigiana 2 imperia la grande cortigiana 2 imperia la grande cortigiana 1 imperia la grande cortigiana 1 imperia la grande cortigiana 3 imperia la grande cortigiana 3 un’estate ai caraibi un’estate ai caraibi i soliti ignoti vent anni dopo 1 i soliti ignoti vent anni dopo 1 i soliti ignoti vent anni dopo 2 i soliti ignoti vent anni dopo 2 i soliti ignoti vent anni dopo 3 i soliti ignoti vent anni dopo 3 i soliti ignoti vent anni dopo 4 i soliti ignoti vent anni dopo 4 i soliti ignoti vent anni dopo 5 i soliti ignoti vent anni dopo 5 un’estate ai caraibi un’estate ai caraibi mai con uno sconosciuto 1 mai con uno sconosciuto 1 SANDRA BULLOCK IN THE BLIND SIDE SANDRA BULLOCK IN THE BLIND SIDE mai con uno sconosciuto 2 mai con uno sconosciuto 2 conflitto di classe conflitto di classe I DIECI COMANDAMENTI 1 I DIECI COMANDAMENTI 1 ryan reynolds lanterna verde ryan reynolds lanterna verde ryan reynolds lanterna verde ryan reynolds lanterna verde ryan reynolds lanterna verde 1 ryan reynolds lanterna verde 1 ryan reynolds lanterna verde 2 ryan reynolds lanterna verde 2 le due vie del destino 4 le due vie del destino 4 tutto molto bello 7 tutto molto bello 7 tutto molto bello. tutto molto bello. tutto molto bello 4 tutto molto bello 4 tutto molto bello 5 tutto molto bello 5 tutto molto bello 6 tutto molto bello 6 tutto molto bello 8 tutto molto bello 8 tutto molto bello il cammeo di pupo tutto molto bello il cammeo di pupo tutto molto bello tutto molto bello le due vie del destino 3 le due vie del destino 3 tutto molto bello tutto molto bello le due vie del destino 2 le due vie del destino 2 le due vie del destino 1 le due vie del destino 1 attacco al potere 3 attacco al potere 3 attacco al potere 3 attacco al potere 3 attacco al potere 3 attacco al potere 3 attacco al potere 2 attacco al potere 2 attacco al potere 2 attacco al potere 2 un’estate ai caraibi 1 un’estate ai caraibi 1

 

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