Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera se non vediamo Sanremo? Bella domanda. Potrei proporvi su Iris alle 21 il sofisticatissimo “Psycho” ricostruito in maniera impeccabile quasi shot-for-shot, da Gus Van Sant basandosi sia sul film di Hitchcock, ma anche sulla prima stesura della sceneggiatura originale del film e reinserendo le scene di sesso troppo esplicite che la Universal fece tagliare al maestro del brivido. Gus Van Sant inserisce in una fotografia a colori spettacolare di Chris Doyle, l’autore della fotografia dei grandi film di Wong Kar Wai, i suoi nuovi attori.
Tutti scelti benissimo, anche se non è facile superare il fascino di Janet Leigh, che qui diventa la sfortunata Anne Heche, e di Anthony Perkins, che qui diventa il minaccioso Vince Vaughn al posto di Anthony Perkins. Ma Viggo Mortensen è decisamente più sexy al posto di John Gavin, l’amante di Janet Leigh nelle scene iniziali, qui molto spinte, e Julianne Moore è fantastica al posto di Vera Miles, mentre William H. Macy prende il posto di Martin Balsam.
Certo, alla fine del film, e anche prima, ti viene la voglia di rivedere il vero “Psycho”, e non è un bel segno, ma attenti perché Gus Van Sant riprendendo in mano il copione originale di Hitchcock non fa un’operazione fotocopia del vecchio classico. E’ quasi un film saggio sul cinema di Hiychcock e si permette di completare quello che per motivi tecnici o di autocensura non riuscì a fare il maestro e la musica di Bernard Herrmann rielaborata da Danny Elfman è spettacolare. Certo, Anne Heche sotto la doccia non è Janet Leigh sotto la doccia. Molto amato da Ti West.
Meno impegnativo sicuramente è “Delitto in Formula Uno” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Dagmar Lassander, Isabel Russinova, Licinia Lentini, Bombolo, Cine 34 alle 21. Del film c’è rimasto nel cuore il celebre scambio di battute con Maria Grazia Buccella, protegée dei Cecchi Gori. "Te piace dalla?", fa Nico. E la barista: "Solo il cantante". "Ah, m'avevano informato male", chiude Nico. Su Canale 20 alle 21, 05 è davvero buono il sequel di Hellboy, cioè “Hellboy II. The Golden Army”, sempre diretto da Guillermo Del Toro con Ron Perlman, Selma Blair, Doug Jones, Luke Goss, James Dodd, John Hurt, John Alexander. Serie B di altissima classe.
Su Rai Storia alle 21, 10 vi ricordo il secondo film prodotto da Nanni Moretti, “Domani accadrà” diretto da Daniele Luchetti al suo esordio con Paolo Hendel, Giovanni Guidelli, Margherita Buy, Ciccio Ingrassia, Nanni Moretti. Feci una lunga intervista a Nanni sul Domenicale del Manifesto che mi costò quasi la scomunica dal giornale. Ma non era né interno né pagato, quindi… La frase incriminata era questa, e nulla c’entrava col film di Luchetti.
ELIZABETH TAYLOR NEL FILM CLEOPATRA
«Un giorno qualcuno ci spiegherà in che rapporto sono gli articoli di Pintor e della Rossanda con le scemenze che sulla televisione si scrivono sul manifesto. Vorrei sapere in che rapporto è un giornale che vorrebbe essere un po’ comunista con queste idiozie. Sono 11 anni che vorrei scrivere una lettera al manifesto sulle sue posizioni sugli spettacoli. Poi non la scrivo, un po’ per pigrizia… un po’ per… Ma forse la scriverò perché… non dovete farla franca così! Rabbrividisco pensando a tutte le generazioni di ragazzi e ragazze che si son formati leggendo queste cose che avete scritto sul manifesto».
Rai Movie alle 21, 10 propone il lungo (243’) “Cleopatra” di Joseph L. Mankiewicz con Elizabeth Taylor, Richard Burton, Rex Harrison, Pamela Brown, George Cole, Hume Cronyn, iniziato da Rouben Mamoulian con Liz Taylor, Stephen Boyd, Peter Finch e presto interrotto per la malattia della protagonista e poi spostato da Londra a Roma con altro cast e altro regista. Vedremo mai il director’s cut da cinque ore?
Su Canale 27 alle 21, 10 ripassa “Il laureato”, commedia sessantina perfetta diretta da Mike Nichols con Anne Bancroft, Dustin Hoffman, Katharine Ross, William Daniels. Perfetta al punto che ancora vedo spot girati oggi che ne ricostruiscono in mille modi il finale, ne ho visto uno con finale lesbo, o film che citano il personaggio di Mrs Robinson… Assolutamente da non perdere per Dago, il capolavoro di John Carpenter “La cosa” con Kurt Russell, Wilford Brimley, David Clennon, T.K. Carter e le incredibili musiche di Ennio Morricone poi riusate per “Hateful Eight”, remake decisamente superiore al suo originale del celebre film di Howard Hawks, “La cosa da un altro mondo”.
l educazione sentimentale di eugenie 3
Cielo alle 21, 15 ripropone i nudi intellettuali del curioso film su Sade di Aurelio Grimaldi, “L’educazione sentimentale di Eugenie” con Sara Sartini, Antonella Salvucci, Valerio Tambone, Cristian Tambone, Cristian Stelluti. La7 alle 21, 15 passa il polpettone di Renzo Martinelli, che per un tempo fu il regista più bossiano di sempre, “Vajont” con grande cast, Michel Serrault, Daniel Auteuil, Laura Morante, Jorge Perrugorría. Rai Tre alle 21, 20 propone un più documentato “La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler”, ricostruzione della follia suicida di Hitler dentro il bunker mentre arrivano i russi a Berlino, diretto da Oliver Hirschbiegel con uno strepitoso Bruno Ganz Hitler favoloso (nein nein nein), Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Köhler.
Su Italia 1 alle 21, 20 abbiamo “22 minuti” di Vasily Serikov con Denis Nikiforov, Makar Zaporozhskiy, Vladislav Demin, Eebra Tooré, Viktor Sukhorukov, esplosivo action russo con un gruppo di pirati somali che hanno assaltato una nave petroliera russa e la squadra che parte per salvarli ha solo 22 minuti di tempo a disposizione. Tv8 alle 21, 30 passa il glorioso western con indiani “Balla coi lupi” di Kevin Costner con Kevin Costner, Graham Greene, Mary McDonnell, Rodney A. Grant, grande successo del tempo.
Passiamo alla seconda serata con “La poliziotta a New York” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Alvaro Vitali, Renzo Montagnani, Aldo Maccione, Cine 34 alle 22, 55.La notte si riscalda con l'erotico di Cielo alle 23, 15, “Le avventure amorose di madame Tellier” di Pierre Chevalier con Arlette Didier, Olivier Mathot, Françoise Blanchard, Michel Tugot-Doris, Antonio Mayans. Canale 5 a mezzanotte spara un film molto amato di Ferzan Ozpetek, “Napoli velata” con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Luisa Ranieri, Peppe Barra. La grande chiave per capire questo film, molto più complesso di quello che appare, più mélo rosselliniano che puro giallo o ghost story, ci dice il regista è proprio nella femminilità di tutti i protagonisti.
le avventure amorose di madame tellier
A parte il morto, ovviamente, Alessandro Borghi, che scatena l’amore e forse la follia di Giovanna Mezzogiorno che, da dottoressa, vive da sempre circondata da morti e da vivi come fossero la stessa cosa. Ma questa passione e il corpo nudo di Borghi esibiti in una grande scena di sesso iniziale con la Mezzogiorno, seguiti dalla sua misteriosa scomparsa, mentre lei lo aspetta nella sala segreta del Museo Archeologico di Napoli, e poi dal ritrovamento del suo corpo morto e sfigurato proprio mentre lei gli fa l’autopsia e finisce col riconoscerlo, scateneranno altri misteri e altre follie.
Perché lei è rimasta sconvolta dal corpo del suo amante occasionale e torna a rivederlo e a ripensarlo continuamente. Alle prese con una Napoli bellissima e eterna fotografata da Gian Filippo Corticelli e musicata da Pasquale Catalano, Ozpetek e i suoi sceneggiatori Gianni Romoli e Velia Santella, ripercorrono luoghi e situazioni da Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (sempre lì si torna…) giocando su strade, palazzi, vicoli, rivelando la sensualità di una scala o quelle delle sculture romane.
la dottoressa sotto il lenzuolo
Anche se nella seconda parte del film qualcosa si perde o non ci viene perfettamente raccontato, tutta la parte iniziale che ci trascina nel labirinto delle passioni e dei desideri della protagonista all’interno di una Napoli popolata di femmine, mentre la virilità maschile funziona da detonatore della passione è molto affascinante e pone il film tra i migliori e più riusciti di Ozpetek.
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Su Cine 34 alle 0, 40 avete un meno sofisticato “La dottoressa sotto il lenzuolo” di Gianni Martucci con Karin Schubert, Gastone Pescucci, Orchidea De Santis, Eligio Zamara, Alvaro Vitali. Rai 3 all’1, 40 propone uno dei film che più amo di Nicholas Ray, il mio regista preferito, “We Can't Go Home Again” con lo stesso Nicholas Ray nel ruolo di se stesso alle prese con i suoi fantasmi e il suo cinema meraviglioso. Grande film sperimentale, mai davvero finito che per anni rimase qualcosa di mai visto e da scoprire un po’ alla volta.
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Girato con schermi multipli nel 1971 prima della follia del digitale, tra 35 mm, 16 mm, 8 mm, nastro a due pollici, un pollice, mezzo pollice. Prima di Godard, Ray ragione sulla forza che hanno le immagini di interagire fra di loro all’interno dello schermo, oltre al montaggio. Ricordo come Ray spiegava l’uso della camicia gialla di un personaggio in “Johnny Guitar”… Vi scrivo il dialogo tra Ray e uno studente nel film. “Sei il nuovo professore – Sì, credo. Non lo sai? Si, lo sono. Non sei troppo vecchio per essere il nuovo professore? Da Hollyood eh? Hai fatto quel film sugli eschimesi con Anthony Quinn? Sì. E quel film con Bogart? Sì. Allora che ci fai qui?”.
intervista di federico fellini.
Chiudo con “Intervista” di Federico Fellini con Sergio Rubini come giovane Fellini a Cinecittà, Antonella Ponziani, Maurizio Mein, Paola Liguori, Lara Wendel e grandi apparizioni di Anita Ekberg, Marcello Mastroianni Mandrake, Er Chiodo, mitico caratterista felliniano con incredibile riporto che gli rompeva sempre le scatole per lavorare. E qui che c’è la celebre gag di Flaiano coi due imbianchini. A Cencio te devo dì na cosa? Che cosa? Che te lo vai a pija in der culo…
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