Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro stasera come sono i film? Mumble mumble… se lo streaming è ricchissimo, in chiaro, è meglio buttarsi sui talk politici, francamente. I film mi sembrano o visti o moscetti. Tra i più divertenti trovate, su Cine 34 alle 21, 05, film di Vincenzo Salemme del 2016, “Se mi lasci non vale” con lo stesso Salemme, Carlo Buccirosso, Paolo Calabresi, Serena Autieri, Tosca D'Aquino, battezzata dai protagonisti con poco lusinghieri “Chi è ’sta scorteca?”- “Chi è ’sta frecola?”. Se lei funziona benissimo, ci piace moltissimo anche Carlo Buccirosso quando torna a recitare con Vincenzo Salemme e i due si scatenano come ai vecchi tempi.
Al suo decimo film da regista, Salemme innesta nel corpo napoletano dell’opera e del suo cast artistico un buffo Paolo Calabresi, omaggio un grande vecchio del teatro come Carlo Giuffrè, un po’ svagato ma perfetto, e i risultati si vedono. Perché la costruzione di coppia che ha dai tempi del teatro con Buccirosso è ancora una meraviglia. E lo st esso vale anche per l’incredibile spiegazione che Carlo Giuffrè cerca di dare a Salemme del perché suo figlio, Paolo Calabresi, parli romano a Napoli. Ma è quando Buccirosso entra in scena e si scatena sia come attore cane da sceneggiata sia come finto autista prima e poi come finto ricco dopo dando a Salemme il ruolo dell’autista che il film si impenna. La storia del film è una sorta di piano diabolico messo in piedi da Salemme e Calabresi per vendicarsi delle loro fidanzate, rispettivamente Serena Autieri e Tosca D’Aquino, che li hanno lasciati malamente.
Ognuno di loro dovrà fare innamorare la fidanzata dell’altra e poi lascarla solo per farle soffrire. Una specie di Delitto per delitto di Hitchcock e Patricia Highsmith senza sangue, insomma. Uno scambio di omicidi. Solo che mentre per la coppia Calabresi-Autieri il meccanismo funziona fin troppo bene, al punto che lui si innamora davvero, per la coppia Salemme-D’Aquino, dove Salemme dovrebbe fingersi ricchissimo uomo d’affari, la cosa è più complessa. Con il brutto titolo italiano “I nove di Dryfork City”, Rai Movie alle 21, 10, si nasconde “Stagecoach”, il remake del 1966 voluto dal produttore Martin Rackin per la Fox del celebre “Ombre rosse” diretto nel 1939 da John Ford che cambiò per sempre il cinema western. Per la presenza di John Wayne come Ringo Kid e per le incredibili acrobazie di Yakima Canutt e gli altri stuntmen che resero qualcosa di mai visto prima il film.
se mi lasci non vale salemme 34
Questa versione, fortemente voluta da Rackin per la regia del pur valido Gordon Douglas, con un cast che va dall’allora nuovo venuto Alex Cord come Ringo Kid a Ann-Margret come Dallas, da Bing Crosby come il vecchio Doc a Van Heflin come lo sceriffo Wilcox, da Slim Pickens come Buck il postiglione a Stefanie Powers come Mrs Mallory, è un discreto remake, ma non ha nulla di esplosivo o di innovativo. L’azione si sposta dall’Arizona al Colorado, gli indiani sono i Siox di Cavallo Pazzo e non gli Apaches di Geronimo. L’italo-americano Alex Cord, che da vecchio si è trasferito in un ranch, ha una bella faccia, è un campione di rodeo, ma non sarà mai John Wayne. Bing Crosby, nel ruolo che fu di Thomas Mitchell, beve caffè e non whisky. Non funzionò. Ricordo bene la mia delusione. Ma aveva un suo perché. Forse la camicia di Alex Cord.
Forse un corto circuito con “Hateful Eight”… Canale 20 alle 21, 10 passa l’action-romantico “Romeo deve morire”, cioè un Romeo e Giulietta ambientato a Oakland tra bande rivali, una di asiatici e un a di italo-americani, diretto da Andrzej Bartkowiak con Jet Li, Delroy Lindo, Aaliyah, Russell Wong, Isaiah Washington. Su Iris alle 21, 15 trovate il classico, ma tardo spy movie “Allied” diretto da Robert Zemeckis con Brad Pitt, Marion Cotillard, Jared Harris, Lizzy Caplan, Daniel Betts, Marion Bailey. Non si può che essere ben disposti verso questo giocattolino da 85 milioni di dollari diretto con mano sicura da Robert Zemeckis e scritto dallo Steven Wright di Locke e La promessa dell’assassino, anche se non tutto funziona come previsto.
Il film è diviso in due parti ben distinte. La prima è una vera e propria azione di guerra. Il bel tenente canadese Max Vatan, Brad Pitt, viene fatto scendere a Casablanca, dove si finge marito della altrettanto bella Marianne Beausejour, Marion Cotillard, in realtà partigiana francese antinazista, e assieme devono uccidere un ambasciatore tedesco durante un ricevimento. Bang! Bang! Zemeckis dirige tutto alla perfezione in una Casablanca ricostruita alle Canarie. Nella seconda parte i due, che si sono innamorati a Casablanca, si sposano, vanno a vivere in Inghilterra, a Hampstead, mentre i tedeschi bombardano pesantemente. Hanno anche una bella bambina, Anna. Ma l’intelligence inglese avverte Max Vatan che c’è qualcosa di sospetto.
Una spia tedesca fra di loro. A lui il compito di scoprirla e di eliminarla. In pratica Zemeckis, con grande eleganza fonde assieme, con una regia molto classica, elementi di cinema anni ’40 di Michael Curtiz e di Alfred Hitchcock. Purtroppo, nel profondo, qualcosa non funziona. Malgrado un cast di così alto livello, una grande Marion Cotillard. Intanto, Brad Pitt è un po’ esangue e senza voglia. Ma credo che il non funzionamento di Brad Pitt sia il non funzionamento dello stesso film, un po’ un guscio vuoto benissimo girato, di un film che non c’è. Ci sono momenti di grandissimo cinema, ovvio, ma tutta questa costruzione alla fine non porta a quello che ci aspettavamo.
Non c’è mai quel qualcosa in più che avevano anche i più piccoli film di spionaggio della Warner Bros girati da Michael Curtiz ai quali Zemeckis sembra aspirare. Su Rai5 alle 21, 15 passa il piuttosto raro e poco visto “Drive Me Home”, on th e road diretto da Simone Catania con la buffa coppia formata da un Marco D'Amore con capello biondo e Vinicio Marchioni, ma ci sono anche Jennifer Ulrich, Lou Castel, Chiara Muscato. Su Cielo alle 21, 20 fa piuttosto colpo “No Escape – Colpo di stato” di John Erick Dowdle con Owen Wilson, Pierce Brosnan, Lake Bell, Sterling Jerins, Claire Geare, Byron Gibson, thriller politico ambientato in un paese orientale massacrato dal capitalismo americano dove Owen Wilson, chiamato lì a lavorare in una fabbrica, si ritrova intrappolato con la moglie, Lake Bell, e la famiglia, in una rivoluzione dove i primi che vengono uccisi, ma guarda…, sono proprio gli occidentali che hanno sostenuto il regime militare. Inizio clamoroso che vede Owen Wilson che scopre poco alla volta quello che sta succedendo. Poi si perde un po’ nell’ovvietà.
Pierce Brosnan è l’uomo della Cia. Rai 4 alle 21, passa in prima visione tv l’horror coreano “Project Silence” di Tae-gon Kim con Lee Sun-Kyun, Ju Ji-hoon, Kim Hee-won, Moon Sung-Keun, Soo-jung Ye, Park Hee-bon, dove un gruppo di persone si ritrova isolata su un ponte che dovrebbe portare all’aeroporto e invece si rivela una trappola nascosta nella nebbia. Ci sarebbe anche “Scontro tra titani”, peplum moderno diretto da Louis Leterrier con Sam Worthington come Perseo, Ralph Fiennes, Liam Neeson, Gemma Arterton, Alexa Davalos, Danny Huston, remake del vecchio “Scontro di titani” (1981) di Desmond Davis con effetti di Ray Harryhausen. Qui il baldanzoso Perseo liquida in un finalone sanguinolente il Kraken, terribile mostro dei mari. Su Canel 27 alle 21, 20 torna “Corsari”, costoso film d’avventure con una piratessa protagonista diretto da Renny Harlin per la sua musa Geena Davis, ma ci sono anche Matthew Modine, Frank Langella, Maury Chaykin.
Celebre per essere stato un bagno di sangue per la Carolco, sia durante la lavorazione, con tre quarti della troupe che abbandonarono il regista dopo un contrasto pesante, sia alla sua uscita, visto che perse qualcosa pari a 147 milioni di dollari di oggi. Non solo. Oliver Reed, in quel di Malta, dove morirà anni dopo girando “Il gladiatore”, si ubriacava e dava fastidio a Geena Davis e venne brutalmente cacciato. La scenografia venne realizzata prima che il regista capisse che film doveva fare. E siccome Harlin fece riscrivere il copione, cambiò tutto, anche gran parte della scenografia. Passiamo alla seconda serata con “La gabbia”, tardo erotico d’autore scritto da Lucio Fulci, probabilmente per girarlo lui, con Laura Antonelli e sua figlia Blanca Marsillach che legano al letto Tony Musante perché pazze di lui. Strano, malsano, malamente diretto da Patroni Griffi che si preoccupa tropo di coprire il pisello di Tony Musante con le coperte. Ma le femmine pazze del film non sono male.
Ci sono pure Florinda Bolkan, per ricostruire la coppia di “Metti una sera a cena” con Tony Musante, e Cristina Marsillach, sorella di Blanca. Per non parlare delle musiche di Morricone. Rai Movie alle 23, 10 passa invece “The Hateful Eight”, capolavoro western, ma non solo western, di Quentin Tarantino con Samuel L. Jackson, Walton Goggins, Kurt Russell, Tim Roth, Jennifer Jason Leigh e Channing Tatum. Su Iris alle 23, 40 ci sarebbe pure “2001. Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter. La prima volta che passò in tv, ricordo che mio babbo, di fronte a tutte quelle scimmie decise che era meglio cambiare. Rai5 alle 23, 45 passa il documentario sugli anni migliori della capitale, “Roma caputo disco” diretto da Corrado Rizza con Boy George, Carlo Verdone, Tony Hadley, Claudio Simonetti, Fiorello, Renzo Arbore.
Su Italia 1 alle 23, 55 è un giocattolone anche divertente “10.000 A.C.” diretto da Roland Emmerich con Camilla Belle, Steven Strait, Tim Barlow, Cliff Curtis, Omar Sharif, Reece Ritchie. Cine 34 all’1, 10 propone un altro film con Laura Antonelli, “Mi faccio la barca” diretto da Sergio Corbucci con Johnny Dorelli, Laura Antonelli, Christian De Sica, Daniela Poggi, Daniele Formica e Franco Giacobini. Mi ha spiegato Ciro Ippolito che dal momento che l’Antonelli prendeva cifre clamorose in quegli anni, metà in nero ovvio, non è possibile che avessereo offerta prima il ruolo della moglie di Dorelli a Edwige Fenech, come avevo letto sui giornali del tempo.
Mah!? Su Iris alle 2, 30 un interessante horror sul capitalismo occidentale, “Severance – Tagli al personale” di Christopher Smith con Andy Nyman, Tim McInnerny, Laura Harris, Levente Törköly, Danny Dyer, Claudie Blakley. Cine 34 alle 2, 55 punta su un altro film con Laura Antonelli, il non così riuscito “Casta e pura” diretto da Salvatore Samperi con Laura Antonelli, Fernando Rey, Massimo Ranieri, Enzo Cannavale, Christian De Sica. Chiudo sul vecchio “Charleston” diretto da Marcello Fondato con Bud Spencer senza Terence Hill (e la mancanza si sente), Herbert Lom, Michele Starck, James Coco, Ronald Lacey, Geoffrey Bayldon, Iris alle 4, 05, una sorta di Stangata ambientata a Londra. Lo ricordo vagamente. C’erano pure Renzo Marignano e Jack La Cayenna.
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