IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – CHE VEDIAMO STASERA IN CHIARO? CINE 34 ALLE 21,15 CI SVEGLIA CON “ROMA A MANO ARMATA” DI UMBERTO LENZI, DOVE NASCE IL PERSONAGGIO DEL GOBBO INTERPRETATO DA TOMAS MILIAN, STRANO MISCUGLIO DEL GOBBO DI NOTRE DAME E DI QUELLO ROMANISSIMO DEL QUARTICCIOLO – IN SECONDA SERATA C'È “MODALITÀ AEREO” DI FAUSTO BRIZZI CON LILLO, PAOLO RUFFINI, VIOLANTE PLACIDO – RAI4 ALLE 0,50 PROPONE IL GRANDIOSO “CLEOPATRA JONES: LICENZA DI UCCIDERE”: TAMARA DOBSON SI RIFIUTÒ DI GIRARE SCENE DI NUDO SIA QUI CHE NEL SEQUEL. E LA SUA CARRIERA FINÌ QUA – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

solo per vendetta solo per vendetta

Che vediamo stasera in chiaro? Tanto per cambiare c’è un film con Nicolas Cage, “Solo per vendetta”, diretto nel 2011 da Roger Donaldson con January Jones, Guy Pearce, Jennifer Carpenter, Harold Perrineau, dove Nick Cage è un professore di New Orleans che per vendicarsi dei birbanti che hanno aggredito la moglie, entra in un giro di violenza e ricatti pesanti. Sembra sia bruttarello.

 

Magari è meglio “Giustizia a tutti i costi” diretto nel 1991 da John Flynn, che Tarantino considera giustamente un maestro, con il terribile Steven Seagal, William Forsythe, Jerry Orbach e Jo Champa appena arrivata a Hollywood, Canale 20 alle 21,05.

 

 

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Rai Storia alle 21,10 ci dà parecchia soddisfazione presentandosi con un film sulla rabbia e il disagio giovanile degli anni ’90, “Tutti giù per terra”, diretto da Davide Ferrario, tratto dal romanzo di Giuseppe Culicchio con un Valerio Mastandrea ventenne, Benedetta Mazzini, Carlo Monni nel ruolo del babbo di Mastandrea, Caterina Caselli, Gianluca Gobbi, Anita Caprioli, Luciana Littizzetto, Elisabetta Cavallotti. Tutto ambientato a Torino.

 

Rai Movie alle 21, 10 presenta “Si accettano miracoli” di e con Alessandro Siani con Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri. Canale 27 alle 21,10 il poco riuscito “Waterworld” diretto da Kevin Reynolds con Kevin Costner, Jeanne Tripplehorn, Dennis Hopper, Tina Majorino, 235 milioni di dollari di budget (ne incassò 268). Il film, che durava tre ore, venne stretto a 135 minuti da Kevin Costner, che ci aveva messo 22 milioni di dollari di suo, e dalla produzione.

 

 

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Costner sul set, che era già stato ribattezzato “Kevin’s Gate” e "Ishtar", pensando a due grandi flop del tempo (“Heaven’s Gate” e “Ishtar”), litigò con il regista, suo vecchio amico, lo cacciò e completò lui stesso il film. Lo sceneggiatore Joss Whedon racconta che seguì le ultime tre settimane di lavoro con un set impazzito, perché nessuno capiva cosa volesse fare Kevin Costner, che si limitava a scrivere poche notarelle su un foglio.

 

Il film era nato come piccolo fantascientifico pensato per le produzioni di Roger Corman, una cosa da 60 milioni di dollari. Fu Costner a farlo diventare un kolossal costoso, e girare in mezzo all’acqua, su un atollo finto mandò tutti ai matti. Gli attori rischiavano di affogare e erano tutti assetati. Assolutamente da vedere.

 

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Su Mediaset Italia 2 alle 21,15 trovate squali coi denti aguzzi pronti se non a mangiarvi a svegliarvi un attimo dal torpore del divano in “Blu profondo” di Renny Harlin con Saffron Burrows, Thomas Jane, LL Cool J, Jacqueline McKenzie. L’ho visto? No.

 

Cine 34 alle 21,15 ci sveglia invece con “Roma a mano armata” di Umberto Lenzi con Maurizio Merli, Giampiero Albertini, Ivan Rassimov, Arthur Kennedy, Maria Rosaria Omaggio, Stefano Patrizi, Dante Cleri.

 

 

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Qui nasce ufficialmente il personaggio del Gobbo interpretato da Tomas Milian, strano miscuglio del gobbo di Notre Dame e di quello romanissimo del Quarticciolo. Ma per Lenzi aveva origine diverse. “Il personaggio del Gobbo è realmente esistito nel mio paese a Massa Marittima. Mio padre aveva delle macellerie e mi portava spesso al mattatoio, dove c’era un inserviente piccolo che si chiamava Orlando e che tutti chiamavano il Gobbo. Quando poi ho pensato a un personaggio per il film mi è venuto in mente lui… un tipo dalla battuta sempre pronta. Apparteneva alla malavita, ma non era un malvivente, scuoiava gli animali, ma leggeva i romanzi. Era incredibile!”.

 

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 Il protagonista era però Merli, che qui interpreta il commissario Tanzi. Milian, in fondo, che aveva già interpretato “Milano odia” e “Il giustiziere”, aveva un personaggio minore. Ma più forte.

 

Cielo alle 21,15 torna all’erotico con “Vanessa”, diretto nel 1977 da Hubert Frank con Olivia Pascal, Anton Diffring, Uschi Zech, Günter Clemens, Astrid Boner, con la protagonista, orfanella, che scopre di possedere una serie di bordelli in quel di Hong Kong. Qualche nudo ci scappa, ma non ha grande status.

 

 

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Italia 1 alle 21,20 passa il kolossal per ragazzini “Sonic 2” diretto da Jeff Fowler con Jim Carrey, James Marsden, Tika Sumpter, Natasha Rothwell, Shemar Moore, Adam Pally, mentre Rete 4 alle 21,25 rilancia uno degli ultimi film della coppia Bud&Terence, “Miami supercops” di Bruno Corbucci con Terence Hill, Bud Spencer, Jackie Castellano, C.B. Seay, Rhonda Lundstead. Da rivedere.

 

Passiamo alla seconda serata con “Modalità aereo” di Fausto Brizzi con Pasquale Petrolo detto Lillo, Paolo Ruffini, Violante Placido, Dino Abbrescia, Caterina Guzzanti, Rai Movie alle 23. In pratica, l’idea iniziale è: cosa può capitare a un ricchissimo vip quando il suo telefonino finisce nelle mani sbagliate, e il vip, chiuso in un lungo viaggio in aereo, nulla può fare per bloccare i manigoldi?

 

lillo sabrina salerno modalita aereo lillo sabrina salerno modalita aereo

Ritorno ufficiale alla regia di Fausto Brizzi, che lo ha scritto assieme a Paolo Ruffini e Herbert Simone Paragnani, dopo la sua antipatica disavventura legale, che si permette qui di lanciarsi in qualche spunto autobiografico legato alla macchina del fango. Perché i due manigoldi che stanno usando il suo telefonino, Ivano e Sabino, interpretati da Lillo Petrolo e Dino Abbrescia, oltre a scatenarsi in superfeste con Sabrina Salerno al ritmo di “Boys, Boys”, in seratine con escort e nel ripulirgli il conto in banca, si lanciano anche in malefici tweets che minano la rispettabilità del vip.

 

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Così il giovane industriale di successo Diego Gardini, Paolo Ruffini, come arriva dall’altra parte del mondo, è già un uomo finito odiato da tutti. Lo salverà dalla rovina una giovane hostess, Violante Placido, ma le cose non torneranno certo a posto una volta rientrato a Roma, visto che un cugino infame, un barbuto e cotonato Luca Vecchi, oltre alla credibilità, gli ha tolto tutto, azienda e denaro. Non è male.

 

Su Cine 34 alle 23,10 troviamo “Il giustiziere sfida la città” di Umberto Lenzi con Tomas Milian, Joseph Cotten, Maria Fiore, Mario Piave, Femi Benussi, Una specie di anello di congiunzione tra i Milian cattivi precedenti e il futuro poliziotto monnezzaro Nico Giraldi. Inoltre si chiama Rambo, prima che nascesse il Rambo di Stallone.

 

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“Il nome fu suggerito da Milian”, ricordava Lenzi, “che in America aveva letto casualmente un romanzo, First Blood, dal quale, qualche anno dopo, venne tratto il film con Stallone. Il mio film fu incredibilmente girato col titolo Rambo sfida la città, poi cambiato dalla Medusa, che lo trovava assurdo. La stessa casa distribuì poi Rambo battendo ogni record d’incasso”. Qui Milian/Rambo è un delinquente diventato buono che aiuta la polizia a liberare il figlio rapito di un industriale e cerca di vendicare la morte del fratello. Grande cast di cattivi, Adolfo Lastretti, Luciano Catenacci, Mario Novelli, Luciano Pigozzi.

 

 

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Su Iris alle 23,20 trovate un revenge movie diretto addirittura da John Schlesinger, “La prossima vittima” con Sally Field, Kiefer Sutherland, Ed Harris, Joe Mantegna. Purtroppo ha fama pessima. Su Italia 1 alle 23,50 ritrovate “The Mask”, fantasy divertente diretto da Chuck Russell con Jim Carrey, Cameron Diaz, Peter Riegert, Amy Yasbeck, Richard Jeni.

 

Rai4 alle 0,50 propone il grandioso “Cleopatra Jones: licenza di uccidere” diretto dal bianco Jack Starrett, scritto dal nero Max Julien, che abitò per molti anni a Roma, con Tamara Dobson, Bernie Casey, Brenda Sykes, Antonio Fargas e Shelley Winters, grande titolo di blaxploitation del 1974. Assolutamente da recuperare. Tamara Dobson volle il suo stilista italiano, Giorgio di Sant'Angelo. Max Julien aveva scritto il film per la sua fidanzata, Vonetta McGee, che forse aveva un fisico meno statuario di Tamara Dobson. La Dobson si rifiutò di girare scene di nudo sia qui che nel sequel. E la sua carriera finì qua.

 

 

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All’1 di notte su Cine 34 torna “La gabbia” diretto da Giuseppe Patroni Griffi, scritto da Lucio Fulci, probabilmente per girarlo lui, con Laura Antonelli e sua figlia Blanca Marsillach che legano al letto Tony Musante perché pazze di lui. Strano, malsano, malamente diretto da Patroni Griffi che si preoccupa tropo di coprire il pisello di Tony Musante con le coperte. Ma le femmine pazze del film non sono male. Ci sono pure Florinda Bolkan, per ricostruire la coppia di “Metti una sera a cena con Tony Musante, e Cristina Marsillach, sorella di Blanca. Per non parlare delle musiche di Morricone. Da rivedere.

 

Rai 3 all’1, 50 propone un documentario di Chantal Ackerman, “D'Est” con Natalia Chakhovskaia. Iris alle 3 di notte presenta invece “L’uomo di Saint Michel” di Jacques Deray con Alain Delon in versione prete che si ritrova via la moglie che pensava morta, cioè Nathalie Delon, mentre Paul Meurisse e Julien Guiomar dovrebbero portare un po’ di buona commedia francese…

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Rete 4 alle 3,40 si lancia con un vecchio e poco ricordato film politico di Lina Wertmuller, “Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica”, scritto da Lina con De Bernardi e Benvenuti, con Tullio Solenghi, metalmeccanico comunista, che si innamora di Veronica Pivetti, parrucchiera leghista, anzi bossiana, Gene Gnocchi, Cyrielle Claire, Cinzia Leone.

 

Unico esempio di commedia pepponistica anni ’90, volgare, straripante, anche divertente, il film recupera nel personaggio della Pivetti tutto quello che si era perso per strada. Lei appare anche nuda. Gnocchi fa un buon numero di pidiessino. Ma le scopate della Pivetti, scrissi allora, sono la cosa migliore del film. E’ comunque lei, con la sorella presidente del Senato, a dargli un tono curioso.

 

 

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Iris alle 4,20 presenta un film che mi ero volutamente perso anche quarant’anni fa, “Paura e amore” di Margarethe Von Trotta con Fanny Ardant, Valeria Golino, Greta Scacchi, Paolo Hendel, Sergio Castellitto. Chiudo con un beniamino delle notti sporcaccione, “Pensione amore servizio completo” di Luigi Russo con Christian Borromeo, una giovanissima e nudissima Loredana Del Santo, Marina D'Aunia, Clara Colosimo. Pornocommedia ai limiti dell’hard. Con Lory Del Santo quando ancora si chiamava Loredana. La cassetta VHS tedesca della IVP valeva 300 euro nel 2005. Oggi, credo, nulla.

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