Marco Giusti per Dagospia
Ieri sera non sapevo davvero cosa scegliere tra “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati su Sky, film per un pubblico di ottantenni magari non ancora vaccinati dedicato alla famiglia Sgarbi con Pozzetto che piange dall'inizio alla fine, certo Boldi avrebbe dato il colpo di grazia stracult al film, e il più giovanile (mah…)
“L’ultimo paradiso” di certo Rocco Ricciardulli, su Netflix, che si scopre regista sessantenne di Bernalda (c’era nata una mia zia) alla sua opera seconda, con un Riccardo Scamarcio non troppo in forma che però in quel di Gravina, fra gli ulivi, se le scopa sempre tutte, a cominciare da Gaia Bermani Amaral, già milano-brasiliana qui presentata come pugliesissima, nella finzione figlia del cattivo Antonio Gerardi con baffoni e coltello minaccioso. La moglie cornuta è una incazzatissima, ma sempre simpatica, Valentina Cervi in versione neorealismo anni ’50.
Leggo che “Lei mi parla ancora” è piaciuto a tutti, da Mereghetti in giù o in su. Non ne dubitavo. Non so, mi ha fatto effetto anche la storia, dove la Sgarbi figlia, celebre editor, interpretata da Chiara Caselli, costringe uno scrittore sfigato, Fabrizio Gifuni, ormai il Jason Statham de “La bestia”, a fare il ghost-writer per il vecchio Sgarbi padre, in cambio di una attenta lettura del suo fondamentale romanzo. Bella pubblicità alla Nave di Teseo…
Non male il badante Nicola Nocella, pugliese finito nella Bassa, sotto la neve finta mentre splende il sole, per non parlare del napoletanissimo Lino Musella, è ovunque lo so, che fa Sgarbi padre giovane a Ferrara alle prese con il cineclub dei preti, dove tutti vedono commossi “Il settimo sigillo”. Pessimo Sgarbi figlio in versione cinema, una macchietta. Potevano mettere quello vero. Ammetto invece che Pozzetto è credibile, non possiamo non volergli bene, ma Scamarcio scopatore che fa Ciccio Paradiso per la Apulia Film Commission alla fine è più divertente. E ben lontano dalla poetica avatiana della borghesia piagnona emiliana (ridatece Bertolucci!).
Stasera non c'è molto, il già supervisto “Banzai” di Carlo Vanzina con Paolo Villaggio, Cine 34 alle 21, la brutta versione superaction giovanile de “I tre moschettieri” di Paul Anderson, Rai Movie 21, 10, con grande cast, Milla Jovovich, Orlando Bloom, Logan lerman, Christoph Waltz, Matthew MacFadyen. Mettiamoci anche il terribile “Deadpool 2” di David Leitch con Ryan Reynolds, Italia 1 alle 21, 20 e un fresco film russo di evasione dal lager, “Solibor-La grande fuga” di e con Konstantin Khabenskiy, Rete 4 alle 21, 30 con Christophe Lambert che fa il tedesco.
Però su Nove fanno i due “Sapore di mare” storici uno dopo l’altro a cominciare dalle 21, 25. In seconda serata però, fermi tutti, arriva su Cielo alle 23 lo stracultissimo “Caligola e Messalina”, film gemello di “Nerone e Poppea” passato due giorni fa sempre su Cielo. Costruito con gli scarti scenografici del “Caligola” di Brass, è ancora una volta diretto da Bruno Mattei e, per l’edizione francese, firmato da Antonio Passalia. Quanto al cast non ho capito se Caligola è interpretato da Vladimir Brajovic o da Gino Turini, Messalina è Betty Roland e quindi François Blanchard? O François Blanchard è Agrippina? Non manca l’arrapatissimo Piotr Stanislas…
Raccontava Mattei a “Nocturno”: “Li facemmo tutti e due insieme e praticamente a Passalia serviva firmarne uno per avere dei finanziamenti dalla Francia: portò tredici attori che erano tredici delinquenti, presi dai punti più infami di Parigi, qualcuno di quelli faceva pure il porno”. Ma va? Il film è un pasticcio, la scena del cavallo scopatore è proprio quella de “La bestia” di Borowczyk, però attenti alle apparizione di una giovane stupenda Florence Guerin e al duo cultissimo Jimmy il fenomeno-Salvatore Baccaro.
C’è pure il pelatone Eolo Capritti e qualche nano di Cinecittà. Doppia versione soft e hard. Chissà quale vedremo stasera? Ma anche doppia versione, la francese più corta e più spinta, l’italiana più lunga e meno spinta. Quale vedremo? Bandito in Russia e in Islanda… Mi registerò invece “Cortesie per gli ospiti” di Paul Schrader, Irisi alle 00, 35, sceneggiatura di Harold Pinter dal romanzo di Ian McEwan (però…) con Natasha Richardson, Rupert Everett, Christopher Walken e Helen Mirren in quel di Venezia. Carino anche “Carabinieri si nasce”, Cine 34 all’1,05, barzelletta movie di Mariano Laurenti con Alessandro Benvenuti, Sandro Ghiani, Cinzia De Ponti, Tinì Cansino, Malisa Longo.
Nella notte Rai Tre presenta altri due noir film diretti da Richard Fleischer negli anni’40, “Una risata per favore!” con Ray Bolger alle 2, 50, seguito da “Sterminate la gang”. Nella notte diventata cineclub, altro che “Il settimo sigillo” riletto da Avati…, arriva anche “Chant d’hiver” di Otar Iosseliani con Rufus, Rai Movie alle 2, 50, e “Strogoff”, versione di Eriprando Visconti, detto Prandino, del celebre romanzo avventuroso di Jules Verne della nostra infanzia, Iris alle 3, 55. Bellissimo cast: John Philip Law è Michele Strogoff, Mimsy Farmer la sua amata, Elizabeth Bergner la mamma che lo vede frustare a torso nudo. Ma ci sono anche Delia Boccardo e l’Hiram Keller fresco di “Fellini-Satyricon”. Non era male, nel ricordo del tempo.
Alle 4, 25 su Cine 34 imperdibile, per i fan del cantante austriaco Peter Alexander, “100 ragazze per un playboy” diretto dall’impronunciabile Michael Pfleghar. Ci sono anche Antonella Lualdi e Renato Salvatori.
vittorio sgarbi caligola e messalina marco giusti