Pasquale Chessa per Il Messaggero
«Mussolini ci ha dato le pensioni ha sconfitto la mafia ha messo i corrotti in galera pensava alle bonifiche, i politici di oggi pensano ai bonifici e comunque era un grande urbanista!»: frasi scelte nel magma del web, patetico florilegio della persistenza inattuale del mito del «Duce buonuomo», pagliaccesca rappresentazione di un fascismo perduto che si rifiuta di passare alla storia.
FRANCESCO FILIPPI - MUSSOLINI HA FATTO ANCHE COSE BUONE
Proprio la storia che continua a emettere le sue inappellabili sentenze, come ci rammenta il libro di Francesco Filippi che si è preso la pena di smentire, una per una, tutte le «idiozie che continuano a circolare sul fascismo». Non reggono il confronto con la ricerca storiografica la rassegna di bufale sul Duce che concede agli italiani un mese di stipendio in più, «la tredicesima», che inventa la «cassa d' integrazione», che debella la malaria Per i treni in orario, in effetti niente si sa dei ritardi, ma perché darne notizia era proibito!
GIORDANO BRUNO GUERRI DISOBBEDISCO
LE LEGGI L' autore forse eccede nell' entusiasmo ideale, e un po' pasticcia sulle leggi razziali, cercando un legame diretto con le leggi razziste dell' Italia coloniale di inizio Novecento, trascurando così la specificità totalitaria dell' antisemitismo fascista.
Un atto mancato. Perché c' è un tema storiografico non detto, infatti: fu davvero moderno il fascismo? O piuttosto non fu la modernità del Novecento a sostenere il fascismo e a spingere il totalitarismo.
GIORDANO BRUNO GUERRI DISOBBEDISCO
Proprio nei mesi del 1919 in cui Mussolini fonda i Fasci di combattimento a Piazza San Sepolcro a Milano, un altro Duce si aggira per il paese: Gabriele D' Annunzio, già Vate. Issato su una modernissima T4 di colore amaranto il Comandante alla testa dei suoi legionari, il 12 settembre, invade e occupa Fiume, citta adriatica contesa fra Italia e Jugoslavia.
L' impresa ha tutti i crismi di una rivoluzione allo stato nascente. Ne è convinto persino Lenin. E un po' anche Gramsci. Filippo Tommaso Marinetti, l' inventore del Futurismo vede nell' impresa «i germogli elettrici della nuova nazione». D' Annunzio per 16 mesi inventa un nuovo Stato, dotato di una vera e propria costituzione, la Carta del Carnaro, fa nascere una nuova società politica, fonda giornali, crea riviste, tutto nel segno del futuro. Lo spontaneismo sociale degli stili di vita fa di Fiume un centro di libertà culturale e ideale.
gabriele dannunzio e l impresa di fiume
L' omosessualità per esempio è tutt' altro che bandita. A Fiume si può divorziare, libertà di cui profitterà il simbolo della modernità scientifica italiana, Guglielmo Marconi.
GLI IDEALI Si può vivere in piena sintonia con gli ideali naturisti, come fa Guido Keller, nudista e vegetariano con un temperamento mistico, pansessualista praticante È questo tratto di modernità che guida la ricostruzione dell' impresa fiumana di Giordano Bruno Guerri. Il luogo comune di un fascismo modernista che si ispira a Fiume, sebbene ne copi slogan e parole d' ordine, emblemi e modi, viene smentita con un affascinante racconto dei fatti. D' altra parte D' Annunzio non fu mai fascista.
gabriele dannunzio a fiume con i bersaglieri
Dopo Fiume, nonostante i nostalgici fiumani, raccolti nell' Unione Spirituale Dannunziana siano stati gli ultimi oppositori alla svolta autoritaria del regime con il delitto Matteotti, il Vate troverà un modus vivendi. E lo stesso Mussolini farà di tutto per fascistizzare il suo passato facendone un simbolo e un modello culturale per la nazione intera. Spiega tutto quel famoso quanto greve aforisma del Duce: «D' Annunzio è come un dente guasto: o lo si estirpa o lo si ricopre d' oro».
gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio e l ammiraglio enrico millo gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume gabriele dannunzio a fiume