(askanews) - "La Rai mette nero su bianco, nella risposta all`interrogazione che ho presentato sul mega contratto per la nuova trasmissione di Fazio da oltre 83 milioni di euro, che la scelta di affidare la produzione della trasmissione ad una società di cui lo stesso Fazio è titolare al 50% deriva da una condizione inderogabile posta proprio da Fazio. Siamo di fronte a quello che apparentemente sembra un vero e proprio ricatto del conduttore?".
fabio fazio twitta il complotto
E` quanto scrive su facebook il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. "E` accettabile - aggiunge Anzaldi - che il servizio pubblico radiotelevisivo si faccia dettare condizioni del genere, un costoso diktat capestro da milioni e milioni di euro, da un suo collaboratore? Gli appalti in Rai vengono assegnati così, in barba a trasparenza, procedure di gara e codice degli appalti? E qui parliamo di un contratto da 11,2 milioni di euro, assegnato ad un'azienda non costituita che non figura neanche nell'albo fornitori Rai. I consiglieri di amministrazione, titolari della responsabilità di questa decisione poiché di importo superiore a 10 milioni, sapevano della condizione posta da Fazio in questi termini? Ho inoltrato la risposta ricevuta dalla Rai alla Corte del Conti del Lazio, che sta indagando sulla vicenda, e all'Anac, che ha chiesto chiarimenti al Cda, a integrazione del mio esposto del 24 giugno".
Anzaldi spiega che "nella risposta alla mia interrogazione la Rai giustifica così l`affidamento alla società di Fazio, peraltro al momento del voto in Cda neanche ancora formalmente costituita, dell`appalto per la produzione del programma: 'Nel contratto preliminare Fazio, confermando quanto già pubblicamente dichiarato, ha ribadito la sua intenzione, in qualità di titolare dei diritti del format del programma `Che tempo che fa`, a partire dalla corrente stagione televisiva 2017/2018, di cederli ad una società terza da lui costituita, ponendo, come condizione inderogabile per la messa a disposizione di Rai del Format, proprio l`affidamento alla stessa della produzione del programma, quale garanzia di tutela artistico/editoriale del format da lui stesso creato e gestito dalla società (formalmente costituita e denominata L`officina)'".
"Insomma, Fazio, titolare dei diritti del format - scrive ancora il deputato dem - del suo programma, un format mai replicato né ceduto ad emittenti di altri Paesi quindi finora senza alcun mercato, non li cede direttamente alla Rai, ma pretende che la Rai li acquisti da una società di suo gradimento e di cui lui stesso è socio, ponendo quindi come condizione non trattabile l`affidamento di un appalto parziale da 11,2 milioni di euro per la produzione del programma alla società di cui lo stesso Fazio è socio.
Altro che codice degli appalti, altro che bandi di gara e affidamento trasparente dei lavori: la Rai, che potrebbe tranquillamente produrre in proprio la trasmissione, avendone tutte le professionalità e risorse, è costretta a coinvolgere un soggetto esterno senza neanche la possibilità di sceglierlo. E i benefici di questo appalto vanno allo stesso conduttore, che non si accontenta del suo super compenso, e a una società nella cui compagine azionaria c`è un concorrente Rai (Vivendi, socio Mediaset). Altro che conflitti di interessi! Se non bastasse, la Rai sarà costretta a pagare a proprie spese i lavori per rinnovare gli studi da dove va in onda la trasmissione, studi che non sono di proprietà ma in affitto. E` opportuno che Corte dei Conti e Anac vadano in profondità nelle proprie attività di indagine e di verifica".
"C'è un altro passaggio della risposta della Rai - aggiunge ancora Anzaldi su facebook - alla mia interrogazione che lascia stupefatti. Il Cda si era impegnato a ridurre di almeno il 10% tutti i contratti sopra il tetto da 240mila euro e del 30% quelli di prima serata. Fazio aumenta addirittura del 50%, ma l'azienda sostiene che, poiché Fazio condurrà più ore di trasmissione, costerà meno perché manterrà lo stesso compenso. Ammesso che sia vero, e tra format, diritti e appalto alla sua società di produzione abbiamo visto che non è così, saremmo di fronte all'ennesima presa in giro: vogliono farci credere che Fazio viene pagato a ore, a cottimo, come un muratore o un addetto alle pulizie?".