FEDERICO ZAMPAGLIONE E LA DESCRIZIONE DI UN ATTIMO: “SONO STATO A UN PASSO DALLA MORTE PER UN INTERVENTO ALLA COLECISTI” - IL CANTANTE DEI TIROMANCINO RACCONTA IL SUO DRAMMA: "DOPO L’OPERAZIONE, IMPROVVISAMENTE SONO COMINCIATI DEI DOLORI INDESCRIVIBILI E SPAVENTOSI. UNA COSA DISUMANA. HO TRASCORSO I PRIMI CINQUE O SEI GIORNI IN STATO DI SEMI-INCOSCIENZA, SENTIVO SOLO TANTISSIMO DOLORE E AVEVO SONDE INFILATE OVUNQUE. PERCEPIVO DELLE FACCE PREOCCUPATE. HO TEMUTO DI NON FARCELA, POI…”

-

Condividi questo articolo


Barbara Visentin per corriere.it

 

 

federico zampaglione 22 federico zampaglione 22

A volte le canzoni offrono un salvagente non solo a chi le ascolta, ma anche a chi le scrive: Federico Zampaglione, voce e anima dei Tiromancino, racconta di essersi «letteralmente aggrappato» a «Il Cielo», nuovo brano che esce venerdì 15. La genesi ha infatti coinciso con un evento critico, oltre che inaspettato: «Prima dell’estate sono andato in ospedale a fare un intervento che doveva essere molto semplice, la rimozione della colecisti - racconta -. Avrei dovuto tornare a casa il giorno dopo e infatti appena mi sono svegliato stavo benissimo».

 

Qualche ora dopo, però, la situazione è precipitata: «Improvvisamente sono cominciati dei dolori indescrivibili e spaventosi. Una cosa disumana. Sono stato ri-operato, ma stavolta mi hanno tenuto in sala operatoria quattro ore e le cose hanno preso tutt’altra piega, la situazione era seriamente compromessa».

federico zampaglione federico zampaglione

 

Di quel che è seguito Zampaglione ha ricordi sfumati: «Ho trascorso i primi cinque o sei giorni in stato di semi-incoscienza, sentivo solo tantissimo dolore e avevo sonde infilate ovunque. Percepivo delle facce preoccupate, a partire da mia moglie, fino ai medici».

 

Poi, è arrivata la canzone: «Nella camera di ospedale avevo una finestra da cui si vedeva il cielo. In quei momenti vai all’essenza della tua anima e ho iniziato a elaborare una melodia nella mia testa, partendo da lì. Quando il brano ha preso forma, mi ripetevo che dovevo riuscire a farlo ascoltare. È stato un appiglio importantissimo, mi ha aiutato a mettercela tutta per risalire quando mi sentivo appeso a un filo».

 

Ha temuto di non farcela?

federico zampaglione federico zampaglione

«Posso dire di sì, è stato il momento più difficile della mia vita. Sentivo il dispiacere per le persone a cui voglio bene, ma c’erano dei momenti di dolore, di coliche biliari talmente micidiali e inverosimili, in cui faticavo a pensare di arrivare alla notte. I medici hanno detto che si è trattato di complicazioni che possono succedere, ma in misura molto rara, una volta ogni 3-400 persone».

 

Una volta tornato a casa, gli strascichi sono stati lunghi: «Ho provato a rimettermi in attività, ma mi stancavo e mi veniva la febbre alta. Dopo due concerti, ho cancellato tutti gli impegni di giugno e mi sono concentrato sul riprendere a fare le cose di sempre, festeggiando la normalità». Una visita di Franco126 ha portato al completamento di «Il Cielo»: «Era passato per un saluto e gliel’ho fatta sentire. Così ci abbiamo lavorato insieme».

 

federico zampaglione all evento ail (5) foto di bacco federico zampaglione all evento ail (5) foto di bacco

Il brano gli ha dato una conferma: «La musica mi aveva già salvato da situazioni emotive molto pesanti e anche in questo caso ha trasformato un'esperienza terrificante in qualcosa che ha tutta un’altra prospettiva, che fa sognare e dà speranza». «Il Cielo», dunque, «è una canzone d’amore verso la vita, dedicata a tutte le persone che hanno bisogno di un po’ di positività perché stanno attraversando un momento difficile».

 

Dopo «il momentaccio», sono arrivate le soddisfazioni sia sul fronte della musica che del cinema: «Sono stato in tour con i Tiromancino e poi il mio ultimo film "The Well" è andato incredibilmente molto bene, pur essendo un horror indipendente».

federico zampaglione morrison federico zampaglione morrison

 

 

federico zampaglione palestrato federico zampaglione palestrato federico zampaglione palestrato federico zampaglione palestrato

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….