FINE DI UN’EPOCA: CHIUDE L’ULTIMA FABBRICA DI VIDEOREGISTRATORI ANCORA OPERATIVA, LA GIAPPONESE “FUNAI” - TRA GLI ANNI ’80 E ’90 VENDEVA 15 MILIONI DI APPARECCHI L’ANNO, OGGI CON IL DIGITALE, IL VHS E’ ARCHEOLOGIA -

Condividi questo articolo


Francesco Russo per “Fanpage.it

 

FUNAI FUNAI

Senza esagerazione si può affermare che è la fine di un'era, di quella analogica. Con l'avvento del digitale, dello streaming era inevitabile che andasse in crisi. La notizie è che in Giappone l'ultima azienda che produceva videoregistratori sta per chiudere i battenti. Nonostante quindi l'arrivo di YouTube, prima, e quello di Netflix, dopo, di videoregistratori se ne vendevano ancora: 750.000 nel 2015.

 

Ma per l'azienda giapponese Funai i tempi d'oro sono e resteranno lontani. Nell'epoca d'oro dei videoregistratori, cioè il periodo tra gli anni '80-'90, l'azienda riusciva a vendere fino a 15 milioni di videoregistratori all'anno.

 

FUNAI VIDEOREGISTRATORI FUNAI VIDEOREGISTRATORI

L'ultima azienda che produceva videoregistratori, la Funai, in Giappone, si arrende al mercato in grande crescita del digitale e di Netflix e decide di cessare la produzione di videoregistratori e chiudere i battenti entro la fine di agosto. Eppure c'è stato il periodo d'oro, 25/30 anni fa in cui era di moda registrare i film o programmi tv preferiti sulla videocassetta e guardarli quando si aveva tempo.

 

L'azienda, che dal 1983 sforna videoregistratori sia col proprio marchio sia per conto di altre società tra cui Sanyo, si arrende quindi al calo delle vendite, oltre che alla difficoltà di reperire alcune componenti necessarie alla produzione. Tanto per citare una diretta rivale, la Panasonic ha smesso di produrre videoregistratori nel 2012.

 

FUNAI 2 FUNAI 2

Oggi tutto questo è ampiamente superato dallo streaming on demand che permette, senza dover usare dispositivi particolari, di visualizzare gli stessi contenuti in qualsiasi momento della giornata e da qualsiasi dispositivo. I dati di PwC rilevano che ormai il mercato dello streaming avrà un valore 12 miliardi di dollari entro il prossimo anno.

 

VIDEOCASSETTA VIDEOCASSETTA

Il mercato delle videocassette non è certamente quello del Vinile, ad esempio, che sta conoscendo, nonostante un mercato della musica digitale in crescita e in sorpasso su quello tradizionale, una seconda rinascita e una diffusione sempre crescente. È sicuro che i film su cassetta non avranno una seconda vita e che finiranno di esistere con la chiusura dell'ultima azienda giapponese.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….