L’INTERVISTA A MASSIMO GIANNINI A “UN GIORNO DA PECORA” – RADIO RAI 1
REFERENDUM E RENZI
“Matteo Renzi è stato da noi a fare un videoforum, con me e Laura Pertici, giovedì scorso, prima di iniziare la nostra conversazione in diretta si è fermato li da noi a chiacchierare. Effettivamente, sembrava molto stanco. Lui stesso ha detto “non ce la faccio più, non ce la faccio più”. Credo che alludesse al fatto di dover girare perché governare il Paese gli piaceva, ci aveva preso un grande gusto”
“Anche io sono convinto che quella riforma non fosse funzionale agli obiettivi da raggiungere, non era quello il modo per arrivarci. E non era neanche vero, cosa detta da Renzi fino allo sfinimento, che questo era l'ultimo treno...non ci credo, abbiamo cambiato tante volte la costituzione, la cambieremo di nuovo, ma con modi diversi...”
massimo giannini ultima puntata di ballaro
“Cosa succederà, cosa si dice nei palazzi della politica? La vulgata ricorrente è che ci sono due ipotesi: un governo tecnico, per il quale potrebbe essere disponibile Padoan, perché rassicura l'Europa. L'altra ipotesi è un governo istituzionale, e allora viene in campo l'ipotesi di Piero Grasso. Però si tratta di scenari troppo schematici, magari ci stupiranno. Per esempio, ieri si narrava nei corridoi dei palazzi romani che Renzi avesse già detto a Mattarella venerdì che se avesse vinto il No lui da leader del Pd avrebbe potuto sostenere un governo tecnico, interamente tecnico, dove non fossero presenti nessuno dei ministri del suo governo. Avrebbe sostenuto solo quello”.
“Calenda? Posso dare un'altra notizia: a Calenda hanno pensato in molti, anche nella minoranza del PD. Calenda è molto stimato da tutte e due le parti”.
TV
“Da Floris va benissimo, siamo vecchi amici. Prima alla Rai ora fisso su La7? E chi doveva dire che cosa? Nel momento in cui i rapporti sono finiti mi sono mosso sul mercato, il mercato mi ha cercato, Giovanni mi ha chiamato subito, ho pensato che potesse essere una cosa carina e divertente e mi sembra che lo sia”.
massimo giannini e giovanni floris
“Ora, senza Renzi, torno in Rai? La vedo difficile. La vicenda Politics? Non ne ho mai parlato, mi mettete in difficoltà. Se l'ho visto? Poco, il martedì sto da un'altra parte, mi hanno raccontato, riferito, l'ho visto poco, non saprei dare un giudizio”
“Se mi dispiace che Politics stia andando male? Non dico che sono indifferente perché sarei bugiardo se dicessi una cosa di questo tipo, diciamo che la cosa che mi ripaga di un po' di amarezze, quello sì, è constatare che altri abbiano toccato con mano quanto è difficile reggere l'urto di quella competizione il martedì sera. Noi, in questi due anni, lo abbiamo fatto, abbiamo vinto la classifica dello share per tutti e due gli anni. Il secondo anno con uno scarto inferiore al primo. Il terzo anno non c'è stato, hanno fatto un'altra scelta ed è andata com'è andata, i fatti parlano io non dico niente”.
“Perché invece che tenere il marchio Ballarò hanno cambiato nome e tipo di format per Politics? Bisognerebbe chiederlo a Daria Bignardi, io non so dare una risposta. So che quando ne abbiamo parlato, credo di non esser stato chissà che profeta, però le ho detto: se fate questa scelta realisticamente consegnate il martedì sera a La7”
“Se tornerei a fare Ballarò su Rai3? Bah..le stagioni cambiano..no...ma i ritorni..poi a fare Ballarò proprio...Allora vi do un altro scoop, visto che mi provocate. Stanotte ho mandato un sms a Verdelli, mio amico, e gli ho scritto: Caro Carlo, forse a questo punto potete avvisare Daria che può anche riaprire Ballarò. Ma non per me, non l'ho detto per me eh! Verdelli mi ha risposto carinamente”.