Giuseppe Sarcina per corriere.it
Un premio Oscar impegnato contro la pandemia. È il caso di Sean Penn che in questi mesi di pandemia si è tenuto lontano, come sempre, dai Social, ma non dal campo d’azione. La sua fondazione, la Core, Community organized relief effort, che si era già fatta notare ad Haiti, dopo il terremoto del 2010, si è mobilitata per aiutare a fermare il contagio.
Dalla fine di marzo i volontari hanno allestito ambulatori provvisori dove i cittadini sintomatici possono sottoporsi a tampone, gratuitamente, senza scendere dall’auto. Al momento i centri sul territorio californiano sono 12 e hanno realizzato 100 mila test. L’attore è sceso personalmente in strada, nel quartieri più poveri della città, insieme con il figlio Hopper.
sean penn nei quartieri poveri di los angeles
L’organizzazione di Penn è un punto di riferimento importante per il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti. Qualche giorno fa il fondatore di Twitter, Jack Dorsey ha donato 10 milioni di dollari per consentire di esportare il modello in altri territori degli Usa, a cominciare dalla riserva degli Indiani Navajo. E Penn? Ha fatto qualche intervista all’inizio, poi è sparito, immerso nell’operazione Covid.
Un altro premio Oscar ha avuto a che fare con la malattia in maniera diretta. Tom Hanks e sua moglie Rosa Wilson sono stati tra i primi ad ammalarsi di Coronavirus, a metà marzo. Erano in Australia, dove si sono curati e sono rimasti in isolamento. Poi sono tornati negli Stati Uniti con un volo privato e hanno fatto ancora quarantena nella loro villa californiana. Una volta ristabilitosi l’attore premio Oscar ha postato sul suo account Twitter, a beneficio di 9,3 milioni di follower, il momento in cui ha donato il plasma. La moglie Rosa Wilson ha detto Poi ha scherzato in un’intervista con Fox: «Quando ci sarà un vaccino sarebbe bello se si chiamasse Hanks-ccine».
sean penn in strada per fare tamponi a los angeles tom hanks daryl hannah splash sean penn e la sua charity core sean penn fa tamponi a los angeles