Riceviamo e pubblichiamo
Caro Dago, sei caduto nella trappola anche tu?
Oggi, per l’ennesima volta il signor Aldo Grasso utilizza il suo spazietto sul Corriere come una clava mediatica per darmi addosso, ma per l’ennesima volta sbaglia tutto.
Durante la puntata di Otto e mezzo in cui sono stato ospite ho spiegato la differenza fra Immunità parlamentare e Reato ministeriale, specificando come non abbia senso, codice alla mano, confondere le due cose.
La Gruber continuava a dire “Non è come dice lei”, stizzita. Purtroppo o per fortuna, però, le cose stanno proprio come dico io, ciò che ha confermato parola per parola il giorno seguente il professor Sabino Cassese, citando la legge che ho citato io (non era difficile: bastava studiare un po’) e dicendo esattamente le stesse cose che ho sostenuto io, con parole quasi identiche.
Ti invito a guardare il breve video che ho realizzato, emblematico in tal senso. Grasso, che a differenza di me non ha mai sostenuto un esame di Diritto Pubblico, scrive che sarei stato “umiliato” per aver detto “tante castronerie”, innescando così un paradosso semantico niente male: il signore che non conosce la materia di cui si tratta, urla “incompetente” a chi ha studiato, e nel farlo non entra mai nel merito di ciò che si è detto, ma usa quali autorevoli fonti a conferma della sua tesi (ragazzi, nemmeno in un film di Verdone succedono queste cose!!) le sciocchezzuole vergate da anonimi suoi amichetti che vivono su Twitter.
Ecco, mio buon Dago, invito te e tutti ad ascoltare il professor Cassese piuttosto che tal “Chamberlain” su twitter, magari. Cassese spiega bene infatti che l’art. 96 della Costituzione, disciplinato poi dalla legge costituzionale n. 1/1989, regola ciò che il Senato andrà a decidere: se il comportamento del Ministro dell’Interno corrisponda ad un interesse dello stato o meno. Proprio quello che ho detto io ad Otto e mezzo, punto.
Mi auguro che tu, caro Dago, cambierai la tua immagine in home page con una foto di Grasso in costume, e il tuo titolo da “I castigati del talk”, a “Vieni avanti Grassino”. Mi auguro vorrai spiegare tu, obiettivamente come sai fare, se il “non è come dice lei” della Gruber fosse fondato o meno.
Un abbraccio, Dino.
Dalla pagina facebook di Dino Giarrusso
Lilli Gruber mi invita ad Otto e mezzo, io spiego in maniera scientifica come stanno le cose, ma vengo attaccato prima da lei, poi dai social e dai giornaloni. Il professor Cassese, però, dice le stesse identiche cose che ho detto io. E in effetti basterebbe studiare le basi del Diritto Pubblico per capire di cosa si parla.
Invece, nell’incredibile mondo dell’informazione italiana, se studi e sai di cosa stai parlando, se spieghi una verità incontrovertibile, ti deridono e ti danno dell’incompetente.
Loro, che un manuale di Diritto probabilmente non lo hanno mai nemmeno sfogliato, danno dell’incompetente a chi studia prima di pronunciarsi su un argomento così delicato.
Vi invito a condividere questo video, perché spiega molto di come funzioni la TV italiana.
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Proviamo un po' a capire come funzionano i cosiddetti talk politici che, dopo una fase in cui parevano in declino, hanno di nuovo conquistato la ribalta. Dino Giarrusso, l' ex Iena che, dopo essere stato sconfitto alle elezioni, ha trovato comunque il modo di riciclarsi all' interno del M5S, era ospite giorni fa di Lilli Gruber a «Otto e mezzo».
LORENZO FIORAMONTI DINO GIARRUSSO
Si discuteva dell' autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Giarrusso ha detto tali e tante castronerie che la conduttrice si è sentita in dovere di controbattere e di umiliarlo davanti alla platea. Una figuraccia, rimbalzata sui social. Guia Soncini gli ha dedicato alcuni versi sull' aria di «Piccola Katy» dei Pooh: «Piccolo Giarry, stanotte hai capito/Che invitandoti t' hanno tradito/Alla tua performance han negato il calore/Che si conquista in un' ora d' amore/E in questa sera di grigia foschia/Avresti voluto andartene via».
Chamberlain è ricorso a Marx: «La storia si ripete sempre tre volte: la prima in tragedia, la seconda in farsa, la terza in Giarrusso». Dopo una simile performance, Giarrusso sarà ancora invitato nei talk? Sì, basta aspettare qualche giorno. Ai talk non importa ragionare, non interessa la verità e, tantomeno, mettersi in discussione. È un genere misto, come ha scritto Walter Siti: «È un po' reality, un po' soap, un po' luna-park (anzi, tirassegno), un po' improvvisazione e un po' commedia; come in tutti i testi che danno importanza alla forma (e uno spettacolo non può non appartenere a questa categoria), i contenuti specifici valgono meno dell' effetto generale». Per questo motivo, Bianca Berlinguer invita Mauro Corona, non curandosi della sua immagine ormai del tutto sbiancata.
BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA
Nei talk nessuno si assume più la responsabilità di quello che dice. Basta essere sempre disponibili, «bucare» lo schermo e fare ascolti. L' emotività ha preso il posto della razionalità. Vieni avanti Giarrusso!
dino giarrusso 4 BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA dino giarrusso 5