1. VALERIA MARINI A COSTANZO: «COTTONE MI HA DISTRUTTO LA VITA»
Rosaria Corona per www.ilsecoloxix.it
valeria marini maurizio costanzo
Il ricordo, tra le lacrime, di papà Mario, scomparso tre anni fa, mamma Gianna, il suo punto di riferimento, la carriera per la quale non è mai scesa a compromessi, la voglia di un figlio, tanto desiderato che non è mai arrivato e gli amori, che nel bene e nel male, l’hanno profondamente segnata.
Ospite di Maurizio Costanzo a L’Intervista, Valeria Marini si è confessata aprendo il suo cuore al pubblico. Ha raccontato della sua famiglia, di quell’infanzia felice in cui sognava di diventare veterinaria, e degli uomini cui è stata legata.
Se il flirt giovanile con Jovanotti le regala un sorriso («Eravamo giovanissimi... Mi ha insegnato a guardare le stelle, la notte di San Lorenzo»), gli anni dell’amore con Vittorio Cecchi Gori , Valeria li ricorda comunque con affetto: « Ogni tanto ci sentiamo. Di lui mi colpì subito la simpatia. Gli amici mi dicevano: "Scappa, ha un sacco di problemi". Io, invece, sono rimasta», ha raccontato la showgirl rivelando dunque essere ancora in contatto con il produttore fiorentino, finito in carcere con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
L’atmosfera si fa però decisamente più pesante quando Costanzo apre il capitolo relativo al matrimonio, durato pochissimi mesi e annullato in tempi record dalla Sacra Rota, con l’imprenditore Giovanni Cottone. Non ha molta voglia di parlare di quello che lei definisce un «errore», una ferita ancora aperta.
Eppure lo fa, svelando particolari ancora inediti: «Il giorno prima del matrimonio volevo annullare tutto, perché ho capito che non c'era sincerità. Mi ha distrutto la vita per tre anni. Adesso mi sono rialzata, ma è come se lui non esistesse. Non ne vorrei sentire parlare mai più», racconta la Marini che, tra i temi, affronta anche l’amicizia rovinata con Gigi D’Alessio per via di quei 200 mila euro prestati al cantante, una vicenda finita in tribunale e per la quale la showgirl ha ammesso di essere stata molto male: «Moralmente ho ragione io», ha spiegato l’ex gieffina vip, senza mostrare rancore nei confronti dell'artista partenopeo.
Eppure, nonostante le “batoste”, Valeria Marini, la «bambina grande», come si definisce lei stessa, non ha alcuna intenzione di rinunciare ad un uomo che le possa far di nuovo battere forte il cuore: «Se sogno ancora un grande amore? Certo che lo sogno. Il principe azzurro può arrivare anche su un motorino… o su un motoscafo perché no. Anzi, la mia paura è che quello che ho subito non mi farà più innamorare, ma io credo nell’amore».
2. MAURIZIO COSTANZO - «PERCHÉ MI SONO SPOSATO QUATTRO VOLTE? SE IL MATRIMONIO FINIVA NON CERCAVO UN' AMANTE»
Emilia Costantini per il Corriere della Sera
La madre si impensierì quando lo vide, appena dodicenne, afferrare in bagno un porta sapone a forma di microfono e leggere per intero una commedia di Goldoni: «Si sarà detta "questo è matto"», commenta l' episodio Maurizio Costanzo e aggiunge: «La mia grande passione è sempre stata la radio, dove tuttora mi sento completamente a mio agio perché è pura parola. Sin da piccolo, prima di addormentarmi, la ascoltavo: a casa ne possedevamo una enorme, per trasportarla bisognava essere in due».
l intervista di maurizio costanzo a raoul bova 1
Ma la sua lunga carriera inizia come giornalista nella carta stampata: «Mio padre era impiegato al Ministero dei trasporti, mamma casalinga. Non avevo giornalisti in famiglia, forse un nonno materno pare che in gioventù scribacchiasse da qualche parte. Ho cominciato facendo un giornalino scolastico alle medie. A 14 anni scrissi una lettera a Indro Montanelli, per me un mito: mi telefonò a casa e mi invitò a visitare la redazione del Corriere della Sera ».
maurizio costanzo su robbie williams 6
Sì, però a 22 anni era già caporedattore: raccomandazioni?
«No. Il direttore di Grazia mi aveva preso a ben volere e quando mi affidò la redazione romana del settimanale, ero molto preoccupato. Per darmi un tono mi aumentavo l' età: se me la chiedevano, rispondevo 28».
Una delle sue prime interviste a Totò: «Era un uomo malinconico e, forse, non si rendeva conto della sua grandezza. Quando interpretò "Uccellacci uccellini" diretto da Pasolini non capì l' importanza e mi disse: "Noi attori siamo come i tassisti, andiamo dove vuole il cliente"».
maurizio costanzo su robbie williams 4
Da Totò a Donald Trump, molto tempo dopo: «Era l' anno successivo alla tragedia delle Torri Gemelle. Andai a New York per degli special. Il tycoon mi accolse nel suo stratosferico ufficio, ma per arrivare a lui le guardie del corpo a momenti non mi denudavano. Fu cordiale, ancora non aveva il ciuffo di pannocchie in testa.
Adesso i suoi diktat mi preoccupano».
La svolta mediatica avviene con il successo di «Bontà loro», il primo talk show italiano: «Fu Angelo Guglielmi a chiedermi di lavorare a un programma di seconda serata. Proposi quell' idea».
Dicono che sia stata ispirata dai talk già esistenti negli Stati Uniti: «Certo che esistevano, ma io non ne sapevo nulla! Essendo poco portato per le lingue straniere, anche se l' avessi visto su qualche canale non avrei capito un accidente! Comunque, penso che io sarò ricordato per il "Maurizio Costanzo Show"».
donald trump maurizio costanzo
La scoperta di Camilleri
Un programma che continua ancora oggi (ad aprile 6 nuove puntate su Canale 5) e con cui ha lanciato tanti personaggi: di chi è più orgoglioso?
«Andrea Camilleri: una sera venne a presentare un suo romanzo che avevo letto e mi era piaciuto molto. Mi rivolsi al pubblico mostrando il libro e dicendo compratelo, se non vi piace vi ridò i soldi. Nessuno mi chiese i soldi indietro.
Sono orgoglioso anche di Paolo Villaggio: quando lo conobbi a Genova, era un impiegatuccio che si esibiva in un piccolo locale. Lo scritturai per un cabaret romano a Trastevere. Lui venne e, siccome non pensava di fermarsi a lungo, non si era portato nemmeno i vestiti di ricambio!».
Tra i tanti portati al successo, quali i riconoscenti e gli irriconoscenti?
«Iacchetti e Covatta appena li chiamo corrono e, se hanno altri impegni, li disdicono... Tra gli irriconoscenti, pensavo fosse Valerio Mastandrea, poi mi son ricreduto».
maurizio costanzo matrimonio maria de filippi
I veri amici?
«Ho avuto un bellissimo rapporto con Vittorio Gassman e Alberto Sordi. Vittorio mi veniva a trovare e, mentre fumava una sigaretta, mi confidava anche i dispiaceri. Alberto era delizioso: se si fidava, ti apriva il cuore. Una volta gli chiesi se era vera la sua storia con Silvana Mangano. Mi rispose: ci siamo voluti bene».
I nemici?
«Bè, Riccardo Bocca non è stato molto elegante. Mi ha dedicato un libro contro: "Maurizio Costanzo Shock"».
maurizio costanzo maria de filippi
E tra i nemici vogliamo metterci anche Totò Riina?
«Avevo fatto tante trasmissioni sulla mafia e so che Riina disse "questo Costanzo ha rotto i coglioni". Una sentenza, che infatti si avverò con l' attentato del '93. Con Maria (De Filippi) ci salvammo perché quel giorno avevamo cambiato la nostra abituale auto. Il sicario, non riconoscendola, ebbe un attimo di incertezza e pigiò il pulsante in ritardo».
maurizio costanzo giovanni falcone
La quarta moglie Maria è l' ultima, la più duratura di quattro mogli. Un passato da latin lover?
Si schermisce: «No, mi sono sposato quattro volte perché, se il matrimonio si incrinava, non cercavo un amante, preferivo affrontare i problemi della separazione». La prima aveva quattordici anni più di lui, che ne aveva 25. «Lori Sammartino mi affascinava, era una grande fotografa. Il mio testimone all' altare fu Raimondo Vianello».
Con la De Filippi è sposato da oltre vent' anni: perché con l' avanzare dell' età si è stancato di cambiare compagna o perché è finalmente quella giusta?
«Quando Maria venne a lavorare nella mia società, Monica Vitti mi disse: "Quella ragazza ha una voce forte come la mia: porta bene". Sì, è quella giusta: mi fido ciecamente di lei, tra noi non c' è mai carenza di dialogo».
maurizio costanzo, lisa marzoli e il gatto filippo
Un difettuccio?
«Pur non avendo fatto studi in medicina, ne sa qualcosa e, quando mi ammalo, è una rottura di scatole: avere tra i piedi un medico mancato o una specie di infermiera, un vero strazio».
È stata lei a costringerlo a smettere di fumare?
«Io non ho molti vizi: non bevo, non mi drogo, ma le sigarette sì, ne fumavo tante. Quando ho smesso, me le sono sognate per altri 7-8 mesi! Poi basta: ne sono fiero».
Salvato dalla memoria Quattro mogli e tre figli, Saverio, Camilla e l' adottivo Gabriele: con chi ha più empatia?
«Forse Saverio, per via dell' amore per il cinema. L' esperienza dell' adozione, meravigliosa. Ricordo con tenerezza quando ci affidarono Gabriele: aveva 12 anni, ci venne incontro con i suoi occhi grandi».
Ci sono anche quattro nipoti: «Li adoro e faccio il nonno a modo mio: non sono di quelli che li porta al parco o gioca col trenino». E poi il gatto Filippo e due cani, Ugo e Filippa: «Il gatto sta con me in ufficio e mi accoglie ogni mattina salendo sulla scrivania. I cani sono due bassotti affettuosi. Adoro gli animali, sanno consolarti nei momenti difficili».
Per esempio quando scoppiò lo scandalo della P2?
«Tra tutti coloro che negarono di appartenervi, io ho ammesso, avevo la coscienza a posto. Piuttosto - aggiunge con sarcasmo - credo che dessi fastidio a qualcuno, un modo per farmi fuori».
Insieme a Maria De Filippi è stato spesso accusato di fare tv spazzatura: «Certa critica è spazzatura ed esiste anche un pubblico spazzatura».
Alla soglia degli 80 anni, il bilancio è positivo?
«Di sbagli ne ho commessi. Per fortuna la memoria ti salva, perché cancella molti brutti ricordi. A volte penso che si avvicina il momento del congedo: la morte è una liberazione, il dispiacere è di lasciare le persone che ami».
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ANDREOTTI E MAURIZIO COSTANZO A BONTA LORO NEL RIQUADRO ANDREOTTI NE IL TASSINARO CON ALBERTO SORDI Maurizio Costanzo attentato via fauro maurizio costanzo attentato via fauro a maurizio costanzo attentato via fauro a maurizio costanzo selfie barbara d urso e maurizio costanzo