monica maggioni bruno vespa giorgia meloni

“LA STRISCIA DI VESPA RISCHIA DI FAR DIVENTARE L’APPROFONDIMENTO GIORNALISTICO DI RAIUNO UN GENERE” – LA DURISSIMA NOTA DELL’USIGRAI CONTRO IL NUOVO PROGRAMMA DI “BRU-NEO”, CHE DOVREBBE VEDERE LA LUCE A FINE FEBBRAIO NELLO SLOT POST-TG1 CHE FU DI ENZO BIAGI. I DUBBI SONO MOLTI, A PARTIRE DALLA CONCORRENZA INTERNA CHE FAREBBE A TG2 POST E DAMILANO, PER ARRIVARE AL RISCHIO DI PERDERE LA PUBBLICITÀ. MA LA DECISIONE È POLITICA: VESPA È IL CONSIGLIERE PIÙ ASCOLTATO DALLA MELONI E VA ACCONTENTATO. CON LA GIOIA DELLA MAGGIONI, CHE PER MOLLARE LA POLTRONA DEL TELEGIORNALE AVREBBE CHIESTO UNA SECONDA SERATA AL POSTO DI “PORTA A PORTA”

1. VESPA, STRISCIA “ALLA BIAGI” SU RAI 1 DOPO IL TG E MAGGIONI SOGNA LA FASCIA DI “PORTA A PORTA”

Estratto dell’articolo di Gianluca Roselli per “il Fatto quotidiano”

 

VESPA MELONI

C’è una data indicativa, fine febbraio, ma non ancora un titolo. Si ragiona su 2-3 ipotesi. Parliamo del nuovo programma di Bruno Vespa, in arrivo nel giro di qualche settimana, una striscia quotidiana d’informazione subito dopo il Tg1 delle 20, dalle 20.35 alle 20.40.

 

Cinque minuti sul modello del Fatto di Enzo Biagi. Un impegno non da poco per il conduttore (classe 1944) che manterrà le tre seconde serate settimanali di Porta a Porta, dal martedì al giovedì.

 

monica maggioni speciale tg1

[…] Il programma si scontrerà col Tg2 Post e con la striscia di Marco Damilano, Il cavallo e la torre, in onda alle 20.40 su Rai3 [...]. “Si lavora per costruire un bel prodotto e poi lo si depotenzia mettendogli contro un competitor, che senso ha?”, è la domanda che si fanno i vertici di Rai3.

 

[….] Ma qualcuno si chiede pure se ha senso piazzare una striscia d’informazione dopo il Tg1 in una delle fasce di maggiore ascolto e raccolta pubblicitaria, l’access prime time, prima di programmi come L’eredità e I soliti ignoti. La scelta, però, sembra tutta politica. Ovvero si tratterebbe di una sorta di riequilibrio verso destra chiesto dalla nuova maggioranza. Addirittura da Palazzo Chigi, sussurrano in molti.

 

marco damilano il cavallo e la torre 7

[…] Ma c’è anche un retroscena aziendale. Monica Maggioni, direttrice del Tg1, per mollare la poltrona avrebbe chiesto una seconda serata su Rai1 al posto di Porta a porta. E in prospettiva si può immaginare Vespa cedere qualcosa sul suo programma storico in favore di Maggioni, mantenendo però la striscia quotidiana dopo il tiggì.

 

2. L’USIGRAI ATTACCA BRUNO VESPA: “ORMAI È DIVENTATO UN GENERE. SUBITO UN INCONTRO CON L’AZIENDA”

Marco Nepi per www.tpi.it

 

“Una striscia di informazione quotidiana a Bruno Vespa che già conduce, con un contratto da artista, Porta a Porta rischia di far diventare l’approfondimento giornalistico della rete ammiraglia del servizio pubblico un Genere che finirebbe per prendere il nome e i tratti dello stesso Vespa”.

 

bruno vespa monica maggioni paolo nespoli

L’esecutivo Usigrai (Unione sindacale giornalisti Rai) con una nota esplicita ha voluto stigmatizzare la questione dell’approfondimento informativo e le voci ormai insistenti che vorrebbero Bruno Vespa alla guida di un nuovo programma dopo la chiusura del Tg1 delle 20.

 

“Una Rai che affidi a un solo soggetto la conduzione di tutto l’approfondimento informativo delle fasce di maggiore ascolto di una rete, dà l’impressione di non avere altra scelta”, sottolinea la nota Usigrai, “chi guida l’azienda sa invece che tra le giornaliste e i giornalisti della Rai ci sono già le professionalità a cui attingere per diversificare l’offerta di informazione del Servizio pubblico. Nella giornata di giovedì uno spazio informativo appaltato in esterno, a partire dalla conduzione dell’ex Sky Ilaria d’Amico, è stato sospeso per i bassi ascolti”.

 

Meloni Vespa

La nota si conclude con un monito ai vertici aziendali e la richiesta di un incontro per fare chiarezza: “Ci aspettiamo dunque che i vertici della Rai valutino in piena autonomia editoriale le scelte da fare sul fronte dell’informazione, in linea con quanto previsto dal Contratto di servizio e senza penalizzare, con sovrapposizioni di palinsesto, i Tg delle diverse reti”.

GIORGIA MELONI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VESPAvespa melonimonica maggioni foto di bacco (1)BRUNO VESPA E GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…