Estratto dell’articolo di Pietro Forti per repubblica.it
«Stanno contattando tutti i condomini. Pur di salvare Viva Rai 2, che non ci fa chiudere occhio, in viale Mazzini sono pronti a pagarci». La voce corre tra un appartamento e l’altro di via Asiago. Davanti alle proteste di chi risiede nella strada dove Fiorello registra la fortunata trasmissione, con musica sparata a tutto volume e rifiuti che da tempo non vengono rimossi, la tv pubblica è pronta a trattare. E da viale Mazzini non smentiscono: «Non possiamo perdere quel varietà per una bega di condominio e prevedere un’indennità non è un tabù».
Viva Rai 2 è ufficialmente ancora in bilico. I residenti di via Asiago, dove viene registrato il programma, per sei mesi hanno dovuto fare i conti con schiamazzi e musica ad alto volume sin dalle prime ore della giornata. A un mese dalla fine della trasmissione, ai lati della strada ancora ci sono mucchi di coriandoli e vernice rimasta a terra, effetto dei grandi spettacoli mattutini. E sono sul piede di guerra. Dire addio a Fiorello, visto il grandissimo successo del varietà, per viale Mazzini però è impossibile. Dalla Rai hanno così già iniziato a contattare i singoli condomini, sperando di convincerli a lasciare che la trasmissione prosegua pure l’anno prossimo.
Per la tv pubblica il programma dello showman era un esperimento: voleva portare le trasmissioni televisive fuori dagli studi televisivi. Per farlo Rai 2 si era accordata con il Comune di Roma, oltre che con la polizia statale e municipale. Ma i patti prevedevano la pulizia della strada e l’utilizzo della tecnologia “in ear monitor” (audio in cuffia per ballerini e cantanti). Invece la musica è stata spesso sparata dagli altoparlanti e via Asiago è rimasta sporca.
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La Rai sta ora cercando di incontrare singolarmente quanti protestano e da viale Mazzini assicurano: «Sergio incontrerà i legali dei residenti». Non tutti, però, sarebbero disposti a fare un passo indietro. «Dopo sei mesi di trasmissione e rumori molesti di ogni tipo Fiorello si era dovuto scusare in diretta», racconta Lorenzo, 35enne che abita sopra al punto dove era stato costruito il “glass”, lo studio trasparente dello showman. «Dal 10 giugno finalmente riusciamo a dormire, anche se ormai il mio corpo si è abituato a svegliarsi alle cinque e mezza per il rumore e mi capita ancora di alzarmi molto presto. Vorrei continuare a dormire anche l’anno prossimo, senza la trasmissione». Esplosa la protesta e fattasi largo l’ipotesi dell’«indennità Fiorello», ci sarebbe dunque chi è pronto anche a rinunciare al denaro pur di poter godere di un po’ di tranquillità. La missione di Sergio non sarà semplice.
In una nota la Rai precisa che "non ha mai pensato di incontrare singolarmente i condomini" di via Asiago e che "non esiste alcuna indennità" per il programma di Rai2.
L'ad Sergio, d'altra parte ha pubblicamente dichiarato, nel presentare i palinsesti a Napoli di essere "pronto a trattare": lo stato di via Asiago è sotto gli occhi di tutti a un mese dalla fine del programma, le voci di chi abita nella strada molto esplicite.
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