'LAMENTO' A ROTH DI COLLO - “SE MI CENSURATE NON PUBBLICO”: IN UNA LETTERA A BOMPIANI LO SCRITTORE RIFIUTAVA MODIFICHE NELLA TRADUZIONE DEL SUO LIBRO-CULTO - IL ROMANZO USCI’ SENZA TAGLI: L'ITALIETTA DEGLI ANNI ‘60 ERA MENO BIGOTTA DI QUANTO SI PENSI...

Valentino Bompiani non cedette alle pressioni delle «autorità» italiane preposte alla censura e il romanzo di Roth uscì in Italia nel 1970 integralmente (il secondo e quarto capitolo s'intitolano «Seghe» e «Figomania») - A garantire al Lamento di Portnoy polemiche e successo di pubblico fu anche l'utilizzo di descrizioni «pornografiche» fra desideri sessuali ed estenuanti attività onanistiche...

Condividi questo articolo


Luigi Mascheroni per “il Giornale”

ROTH ROTH

 

Il romanzo di Philip Roth Portnoy's Complaint fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1969, iniziando un lungo, accidentato ma ininterrotto cammino di successo che ha attraversato il secondo Novecento della letteratura mondiale. Un libro-culto, come si dice. In Italia uscì l'anno successivo, nel 1970, da Bompiani, col titolo Lamento di Portnoy nella traduzione di Letizia Ciotti Miller. Bene. Tutte cose più che note.
 

ROTH LAMENTO DI PORTNOY COVER ROTH LAMENTO DI PORTNOY COVER

È invece poco (o per nulla) noto ciò che rivela una lettera di Philip Roth, scritta al suo editore italiano, mai pubblicata, e che riemerge dall'oblio per il fatto di essere stata messa in vendita da una libreria antiquaria italiana.
 

Dattiloscritta con firma autografa di Philip Roth, datata New York 17 dicembre 1969, la lettera è diretta all'editore Bompiani. Poche righe nelle quali l'autore di Newark, in quel momento trentaseienne, nega la propria disponibilità a un taglio voluto dalla censura italiana al suo romanzo.

 

PHILIP ROTH PHILIP ROTH

Che - piuttosto - preferisce non sia pubblicato nel nostro Paese. «Non posso assolutamente concedere il permesso di modificare il testo come il vostro avvocato suggerisce - scrive Roth (la traduzione è nostra) -.

 

Sono contro ogni censura per ragioni che non siano letterarie, e di conseguenza preferisco che il mio romanzo rimanga inedito in Italia piuttosto che censurare il testo per renderlo un po' più appetibile per le autorità.

 

Roth e Levi Roth e Levi

Ho già informato il mio agente a Londra, Deborah Rogers, che sono pronto a restituire l'anticipo versatomi dalla vostra casa editrice nel caso in cui non foste in grado, o non voleste, pubblicare la traduzione del testo completo americano a causa delle sanzioni legali che potrebbero esservi imposte».
 

PHILIP ROTH PHILIP ROTH

E in effetti a garantire al Lamento di Portnoy polemiche a non finire e, nello stesso tempo, un incredibile successo di pubblico (la prima edizione fruttò un milione di dollari) fu l'utilizzo di termini e descrizioni «pornografiche», fra espliciti desideri sessuali ed estenuanti attività onanistiche.

 

Sono quindi comprensibili i dubbi che all'epoca (siamo alla fine del 1969) percorsero l'ufficio legale della Bompiani. Ciò che interessa, però, è che Valentino Bompiani non cedette alle pressioni delle «autorità» italiane preposte alla censura e il romanzo uscì nel 1970 integralmente, senza alcun taglio (per dire: il secondo e quarto capitolo nella traduzione italiana s'intitolano «Seghe» e «Figomania»).

 

PHILIP ROTH images PHILIP ROTH images

Alla fine, l'Italietta degli anni Sessanta era meno bigotta, e più coraggiosa, di quanto si pensi. E sì che, al confronto, un romanzetto come Atti osceni di Marco Missiroli, che ne fa il verso 45 anni dopo, è persino più soft, oltre che scialbo. Ma questa è storia.
 

Per la cronaca, invece, va segnalato che la lettera (non compresa neppure nel carteggio Caro Bompiani. Lettere con l'editore curato nel 2007 da Gabriella D'Ina e Giuseppe Zaccaria) compare nel nuovo catalogo della Lim, libreria e casa editrice di Lucca specializzata in manoscritti e autografi (per informazioni limantiqua@limantiqua.it). Prezzo? 1.500 euro.

philip roth NEL SESSANTOTTO philip roth NEL SESSANTOTTO

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGO-SPIFFERA: SUSSURRI & RUMORS - COSA HA SBIANCHETTATO DALLE SUE CHAT MARIA ROSARIA BOCCIA? LA PERIZIA SUI 13 DISPOSITIVI DELL’EX AMANTE DI SANGIULIANO SARÀ LUNGHISSIMA: NON SOLO PER LA QUANTITÀ DI DOCUMENTI, FOTO E VIDEO, MA ANCHE PER VALUTARE COSA È STATO CANCELLATO IN QUESTI MESI – I MISTERI DEL BAYESIAN NON FINISCONO MAI: CHE FINE HA FATTO LA VALIGIA “FORTIFICATA” IN TITANIO IN CUI MIKE LYNCH CUSTODIVA I SEGRETI DELL’INTELLIGENCE DI MEZZO MONDO? – PERCHÉ ALMA FAZZOLARI HA LASCIATO IMPROVVISAMENTE TIM? – GIAMPIERO ZURLO DICE “MESSA” – LA STRATEGIA DI ANDREA ORCEL PER PRENDERSI COMMERZBANK: TEMPI LUNGHI, NO ALLO SCONTRO CON IL GOVERNO TEDESCO

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPPE GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…