Luigi Manconi per la Repubblica - Estratti
Bisogna proprio esseri ciechi, ma ciechi davvero, per ascoltare bene le canzoni del Festival. In un duplice senso: sentire i brani alla radio impone la massima concentrazione — e, ovviamente, il massimo supplizio qualora il prodotto sia pessimo, e succede — e sottrae al dominio della Grande Fuffa.
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La presenza pubblicitaria è abnorme e andrebbe recensita a parte come un racconto autonomo quale ormai è diventata.
Ma Sanremo è soprattutto una Istituzione (non a caso visitata nel 2023 da un’altra istituzione, il Capo dello Stato) e chi è in ascolto fin dal primo minuto viene immediatamente fasciato dalla musica più istituzionale che possa immaginarsi: la Fanfara del quarto Reggimento a cavallo dei carabinieri che esegue la Fedelissima. Purtroppo tanti, ancora indaffarati a infilare le pantofole, l’hanno persa: e si è trattato di una delle più dirompenti esplosioni di sonorità e di ritmo dell’intera serata. Da accompagnare, se si crede, facendo po-po-po a bocca semichiusa.
fiorella mannoia in luisa spagnoli e gioielli crivelli
Poi, dopo qualche brano di «riscaldamento» la mia radio Sony trasmette Mariposa di Fiorella Mannoia. La sua voce col tempo si è fatta più scura: ad ascoltarla attentamente se ne colgono tutte le ombre e le pieghe nuvolose, gli scarti di luce e le profondità crepuscolari. Quindi, dopo un paio d’ore e dopo la disciplina elegante di Mannoia arriva l’impudico disordine di Loredana Bertè. Ed è subito rock (casareccio, ma rock!).
fiorella mannoia loredana berte seconda serata sanremo 2024 loredana berte prima serata sanremo 2024 fiorella mannoia prima serata sanremo 2024