“IN TV NON C’È PIÙ LA VOGLIA DI RISCHIARE” – RENZO ARBORE A “OGGI” RASSEGNATO DI FRONTE A CIÒ CHE È DIVENTATA LA TV, A 70 ANNI DALLA PRIMA TRASMISSIONE RAI: “SI PROPONGONO FORMAT COLLAUDATI, MAGARI ACQUISTATI ALL’ESTERO DOVE HANNO GIÀ FATTO UN SODDISFACENTE RODAGGIO. UN CERTO SUCCESSO È PREVEDIBILE, IL PUBBLICO ORMAI È ABITUATO E DI RIVOLUZIONI NON SE NE VEDONO” – “LE MIE OPERINE DOVEVANO AVERE UN INIZIO E UNA FINE, COME UN FILM. ESAURITA LA LORO CARICA INNOVATIVA, ANDAVANO CHIUSE SENZA RIMPIANTI” – “LA TV LA GUARDO MOLTISSIMO, MA MI CREO UN PALINSESTO TUTTO MIO” - VIDEO

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Anticipazione da “Oggi”

 

renzo arbore con le cacao meravigliao renzo arbore con le cacao meravigliao

In un’intervista a OGGI, in edicola domani, Renzo Arbore dice la sua sulla televisione, in occasione dei 70 anni di emissioni della Rai. E non fa sconti: «È innegabile che manchi la voglia di rischiare. Si propongono format collaudati, magari acquistati all’estero dove hanno già fatto un soddisfacente rodaggio. Un certo successo è prevedibile, il pubblico ormai è abituato e di rivoluzioni non se ne vedono».

 

Arbore, la tv, dice «l’ho vista nascere e trasformarsi… “Il Musichiere” ci ha comunicato che noi italiani eravamo appassionati di canzonette. “Lascia o Raddoppia?” ci ha convinto che il successo fosse legato al sapere. A lungo c’è stata in Italia una tv educativa, non solo nei programmi dichiaratamente pedagogici… Credo che lo scopo fosse l’educazione del pubblico al buon gusto e al bello. Oggi non c’è più nulla di tutto ciò: si fa una televisione chiacchierata, con un linguaggio corrente, che comprende anche tutte le intemperanze che ascoltiamo per strada».

COPERTINA OGGI - 4 GENNAIO 2023 COPERTINA OGGI - 4 GENNAIO 2023

 

Arbore ricorda alcuni caposaldi, i varietà di Falqui, “Portobello”, Angelo Guglielmi, racconta le proprie innovazioni e perché ha sempre cercato di non ripetersi: «Le mie operine, per carità sarebbe esagerato chiamarle opere, dovevano avere un inizio e una fine, come un film. Esaurita la loro carica innovativa, andavano chiuse senza rimpianti».

 

E mentre torna in tv con un nuovo programma, una cavalcata musicale dagli anni Sessanta, dice che la tv la guarda «moltissimo, ma mi creo un palinsesto tutto mio. Magari dopo un documentario su Rai Storia vago su YouTube». E qualcuno è in grado di ricreare il clima leggero dei suoi programmi? «Forse l’unico che lo ricrea è Fiorello».

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