LE MANI SULLA RAI - IL RENZISSIMO CAMPOSANTO DALL’ORTO SARÀ SIA AD CHE DIRETTORE GENERALE DELLA RAI E AVRÀ VOCE IN CAPITOLO ANCHE SULLA COLLOCAZIONE DEI GIORNALISTI NELLE REDAZIONI E SU PROMOZIONI E ASSUNZIONI

Un emendamento dei relatori al disegno di legge sulla Rai, ora all’esame delle commissioni Cultura e Trasporti della Camera, consolida ulteriormente il ruolo del numero uno di Viale Mazzini. Ed anche il Pd vola basso limitando al massimo le proposte di modifica al testo. Segno che la maggioranza punta a votare il disegno di legge alla Camera in tempi fulminei, per rispedirlo al Senato...

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Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”

ANTONIO CAMPO DALL ORTO ANTONIO CAMPO DALL ORTO

 

Antonio Campo Dall’Orto sarà sia ad sia dg della nuova Rai. Un emendamento dei relatori al disegno di legge sulla Rai, ora all’esame delle commissioni Cultura e Trasporti della Camera, consolida ulteriormente il ruolo del numero uno di Viale Mazzini. E Campo Dall’Orto avrà voce in capitolo anche sulla collocazione dei giornalisti nelle redazioni. Certo, le mansioni del cronista, una promozione, una assunzione saranno tutte proposte dal direttore della testata e dovranno rispettare il Contratto di lavoro della categoria.

 

RENZI E CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA RENZI E CAMPO DALL ORTO ALLA LEOPOLDA

Ma l’ultimo timbro sarà del manager a due teste che guiderà la Rai. I relatori al disegno di legge, dunque, presentano otto emendamenti al testo approvato dal Senato. Ed anche il Pd vola basso limitando al massimo le proposte di modifica al testo. Segno che la maggioranza punta a votare il disegno di legge alla Camera in tempi fulminei, per rispedirlo al Senato. Dove il varo definitivo della nuova Rai potrebbe arrivare entro l’anno.

 

ANTONIO CAMPO DALL ORTO ANTONIO CAMPO DALL ORTO

Ma due emendamenti del Pd sono importanti perché riguardano la Concessione della Rai, l’atto costitutivo che permette a Viale Mazzini di svolgere il servizio pubblico radiotelevisivo su mandato dello Stato, che scadrà il 6 maggio 2016. Il deputato Rampi (Pd) ne chiede la proroga al 31 dicembre 2016, proponendo che la nuova Concessione (di durata decennale) sia scritta d’intesa tra il governo, il Garante AgCom e la stessa Rai.

 

 

 

 

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