1. L'ALTRO MATTHEW
Silvia Fumarola per ‘La Repubblica'
Se è vero che dietro i grandi uomini ci sono grandi donne, nella vita di Matthew McConaughey c'è una grande mamma. Era al suo fianco alla cerimonia degli Oscar, lo ha accompagnato anche qui, nello studio di Amici (che torna sabato su Canale 5), dov'è ospite di Maria De Filippi. La signora Kay è una bionda d'acciaio, sottile, ballerine ai piedi, porta un braccialetto d'argento alla caviglia.
Matteo Renzi da Maria De Filippi ad AmiciL'attore texano, che ha ripreso qualche chilo rispetto a Dallas buyers club, dice fiero che la mamma ha 82 anni. «È vero, ha capito bene: 82. Ama viaggiare, è curiosa, innamorata della vita. Quando le ho proposto: vuoi venire a Roma? Mi ha risposto subito di sì». Lei sorride: «Sa qual è il segreto per una vita felice? Dire tanti sì. Mi creda, la parola magica è yes».
Mentre Emma ondeggia sui tacchi rossi, Checco Zalone scherza col direttore generale di Mediaset Alessandro Salem arrivato apposta da Milano per l'evento (stretta di mano con McConaughey), Miguel Bosè con collana etnica sorride gentile a chiunque gli venga presentato, l'attore aspetta di entrare in scena, preceduto dalla mamma. De Filippi confessa che dopo la vittoria dell'Oscar per Dallas buyers club temeva che avrebbe annullato la partecipazione al talent show, e invece eccolo: completo sabbia, camicia nera, si siede sulla poltroncina rossa accanto ai giudici dello show Sabrina Ferilli, Luca Argentero e Gabry Ponte.
È bello come il sole, al suo ingresso in studio esplode un boato, ma, va detto, il pubblico dà il meglio di sé con Checco Zalone. «Maria, noi siamo la feccia della tv» dice il comico, intimidito, che si esibisce in una parodia di Jep Gambardella. Tre ore di show. McConaughey batte il ritmo con la mano e il piede, è incantato dai ballerini, sorride ad Anastacia che gli fa un mezzo inchino, svela la ricetta del pollo alla birra alla De Filippi. Si fa prenotare il ristorante per andare a cena con la madre.
Matthew, ha una madre molto speciale: cosa le ha insegnato?
«Il rispetto per se stessi, a non seguire mai la mandria. Il valore della libertà. E una cosa fondamentale: che se tratti bene te stesso puoi trattare bene anche gli altri ».
Ha parlato con DiCaprio dopo la serata degli Oscar?
«No, dopo l'Oscar no, ma ci siamo scritti prima. Alla serata eravamo seduti vicini».
Ogni anno è il grande favorito, ma non vince mai. Secondo lei perché?
Sorride. «Ha talento, abbiamo anche recitato insieme in The wolf of Wall Street.
Lo vincerà un Oscar, è sicuro. È solo questione di tempo ».
Quando un attore diventa star?
«Un grande attore non sempre è una star... Ci sono anche tante star che non sono necessariamente grandi attori. Soprattutto in America, ci sono le star machine,
macchine vere e proprie che producono star. Non credo, però, che si possa essere star per molto tempo in assenza del talento. Io non ho scelto di diventare una star del cinema, ho scelto di recitare».
Ma era una star anche interpretando ruoli da sex symbol, principe azzurro, avventuriero. Però ha voluto dare una svolta drastica alla carriera.
«È stata una decisione egoista, volevo cambiare il rapporto con il mio lavoro, all'epoca la mia vita - e l'uomo che ero - era più interessante dei personaggi che mi capitava di interpretare. Avevo una vita più avventurosa rispetto ai film. Quindi ho deciso di aspettare che arrivasse qualcosa che mi facesse paura, mi entusiasmasse e mi lasciasse perplesso su come affrontarlo... Aspettavo qualcosa che mi potesse accendere».
Per il ruolo di Ron Woodroof, l'omofobo, razzista malato di Aids in "Dallas buyers club" ha dato anche una grande prova fisica: ha perso 23 chili, si è trasformato.
«Ho fatto un percorso. È vero che Woodroof è sgradevole, razzista, ma è anche molto umano. È sempre l'umanità la cosa che va cercata in un personaggio: se riesco a trovarne qualche traccia nei ruoli allora vale la pena di rischiare ».
Ha appena assistito a un talent show in cui i ragazzi si mettono in gioco: per lei è stata dura fare i provini?
«Se fai qualcosa che ami -non tutti ci riescono e non è detto che tu possa sempre farlo - non ti pesa. Il segreto è capire che conta il risultato quanto il processo. È quello che ti fa crescere».
Come ha iniziato?
«Non ho mai studiato per fare l'attore. Quando avevo 21 anni ho incontrato per caso un casting director che mi ha proposto di girare un film. Mi davano 140 dollari al giorno, ero felice. Gli ho detto: "Allora fatemi tornare". Soltanto nell'88 ho capito esattamente cosa stessi facendo, avevo l'istinto ma ancora tanto da imparare: su me stesso, sulla mia vita».
Oggi, a 44 anni, dopo 44 film, un Oscar, non pensa di girare un film come regista?
«Ho studiato regia per quattro anni. Mia madre mi ha fatto la stessa domanda: "Matthew, quando fai il regista?". Non so, prima ho pensato che la regia fosse una scelta parallela ma non sento il bisogno di fare il regista se riesco a decidere sui personaggi. Lavoro molto da vicino con i registi, guardo con attenzione alla sceneggiatura. Non mi limito a interpretare il film».
Dove vive adesso?
«Tra Austin e Malibu, mi piace spostarmi. Ma la mia vita non è fatta solo di cinema, con la mia associazione Just Keep Livin Foundation organizziamo un programma di doposcuola per i ragazzi più disagiati: l'obiettivo è insegnargli a mangiare in modo sano, spingerli a fare attività fisica. Nel progetto sono coinvolte 16 scuole in tre stati e i ragazzi che fanno parte di questa iniziativa nel 90% dei casi hanno migliorato anche i voti in condotta.
Ne sono fiero».
Ha tre figli: come si giudica come padre?
«È bravissimo», interviene la madre «ha seguito il mio consiglio: i figli vanno amati e basta però devi dirgli quando sbagliano. Quando Matthew combinava qualcosa, glielo dicevo: "Sappi che ti voglio bene, ma in questo momento non mi piaci"».
Allora Matthew, fa così con i suoi figli?
Sorride. «Spero di essere il miglior padre possibile. Seguo la regola d'oro: se i bambini sanno di essere amati non puoi sbagliare, tutto può essere perdonato».
2. GIUDICI E OSPITI DELLA PRIMA SERATA DI "AMICI"
Da www.today.it
Il serale di "Amici" prende il via ufficialmente da sabato 29 marzo ma già circolano anticipazioni su quello che vedremo, grazie alla registrazione della puntata avvenuta il 24 marzo.
È stato svelato il nome del misterioso coach della squadra bianca: sarà infatti Moreno a raccogliere il testimone di Emma Marrone e tentare di portare i bianchi in finale contro i blu di Miguel Bosè.
MATTHEW MCCONAUGHEY DA MARIA DE FILIPPI Matthew McConaughey a Roma con la madreEd è stata svelata anche l'identità del super ospite e quarto giudice della prima puntata del serale, che affiancherà la triade composta da Sabrina Ferilli, Gabry Ponte e Luca Argentero: l'attore Matthew McConaughey, fresco vincitore del premio Oscar per "Dallas Buyers Club". Speriamo di vedere McConaughey più partecipe e meno assonnato di Harrison Ford: l'ex Indiana Jones fu un fantasma, per nulla interessato alle performance dei ragazzi e al contesto.
Ospite comico della serata sarà Checco Zalone mentre Renato Zero, i Modà, Anastacia e Fiorella Mannoia saranno gli ospiti musicali. Quest'ultima duetterà con Moreno.