LA MUSICA ITALIANA PIANGE FRANCO GATTI! LO STORICO MEMBRO DEI RICCHI E POVERI, MORTO A GENOVA, AVEVA 80 ANNI - IL GRUPPO: "SE NE VA UN PEZZO DELLA NOSTRA VITA" - AVEVA LASCIATO I RICCHI E POVERI A 74 ANNI. "CI HA SCOPERTI FABRIZIO DE ANDRÉ, POI CI HA MESSI SOTTO CONTRATTO FRANCO CALIFANO, CHE HA FATTO TAGLIARE I CAPELLI AD ANGELA, HA FATTO TINGERE DI BIONDO MARINA E ANGELO'' - ''MARINA OCCHIENA NON È STATA CACCIATA E NON HA RUBATO NIENTE A NESSUNO. I RAPPORTI DI ANGELA CON IL SUO COMPAGNO ERANO GIÀ A PEZZI'' - IL DOLORE PER LA PERDITA DEL FIGLIO SCOMPARSO A SOLI 23 ANNI: “ERA UN GENIO MA BEVEVA MOLTO, È STATA LA SUA DISGRAZIA. HA FATTO UNA CAZZATA CON GLI STUPEFACENTI E L’HA PAGATA” – QUEL GABBIANO A MOSCA... - VIDEO

Condividi questo articolo


 

 

 

DAGO-SELEZIONE 

https://m.dagospia.com/franco-gatti-ho-lasciato-i-ricchi-e-poveri-perche-ho-74-anni-qualche-acciacco-e-voglia-di-casa-124208

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/io-ldquo-baffo-rdquo-solo-franco-gatti-ex-ricchi-poveri-racconta-215956.htm

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/franco-gatti-non-cantera-palco-ma-canta-interviste-226217.htm

 

 

È morto Franco Gatti, lo storico membro dei Ricchi e Poveri aveva 80 anni

Ilaria Costabile per www.fanpage.it

franco gatti franco gatti

 

È morto all'età di 80 anni Franco Gatti, storico membro dei Ricchi e Poveri, si è spento a Genova, come annunciato in una nota dall'Ansa. Da diversi anni ormai lontano dal gruppo, a seguito di un tragico evento che lo aveva travolto nel 2013, la morte di suo figlio Alessio.

 

 

FRANCO GATTI

Articolo del 6 febbraio 2020 di Paolo Giordano per “il Giornale” pubblicato da Dagospia

 

Avercene di Ricchi e Poveri. Non avranno cambiato la musica ma neppure idee e anche oggi, mezzo secolo dopo il successo della Prima cosa bella, sono rimasti quella roba lì: spensierati e positivi. «Belin, qui a Sanremo abbiamo fatto dell' arredamento per decenni» hanno detto arrivando in sala stampa più fotografati di un divo da fiction. La critica li ha spernacchiati per anni mentre loro vendevano dischi e biglietti. Ora quella critica è morta e sepolta, i Ricchi e Poveri no.

 

ricchi e poveri sanremo 2020 ricchi e poveri sanremo 2020

 

 

Piaccia o no, sono un simbolo. E la memoria ha bisogno di simboli per rivivere. E si è visto pure ieri sera all' Ariston con il pubblico che cantava a squarciagola Sarà perché ti amo mentre Angelo Sotgiu (qui di seguito, il bello), Angela Brambati (la brunetta), Marina Occhiena (la bionda) e Franco Gatti (il «nasone») ridevano con gli occhi.

 

 

 

franco gatti con il figlio franco gatti con il figlio

Si sono ritrovati sul palco tutti e quattro insieme dopo 39 anni, dopo quel litigio che diventò un tormentone da rotocalco. Secondo la vulgata, la bionda avrebbe «rubato» l' uomo della moretta, ma è roba passata, come conferma il più genovese di tutti, ossia Gatti: «Non è stata cacciata e non ha rubato niente perché i rapporti di Angela con il suo compagno erano già a pezzi».

 

«Avevo solo voglia di lasciare il gruppo», spiega la bionda che è bionda come sempre. D' accordo, sarà stata una storia di cuori e orgogli spezzati ma ormai chissenefrega. «Abbiamo iniziato in quattro ed è giusto finire in quattro» dice Gatti. E così il manager Danilo Mancuso è andato a casa di Marina Occhiena, l' ha convinta «a ricucire uno strappo che c' era da troppo tempo». Ora esce un Greatest Hits e di sicuro pioveranno richieste di concerti perché «può succedere di tutto».

 

marina occhiena angela brambati marina occhiena angela brambati

In poche parole, i Ricchi e Poveri sono la tomba dei pregiudizi e la conferma che la musica popolare magari non intercetta temi di impegno civile o politico ma si intreccia con le vite di una o più generazioni molto più profondamente di quasi tutte le altre forme espressive. Loro manco ci pensavano: erano quattro ragazzi «sgangherati» che a fine anni Sessanta volevano campare con il loro gruppo polifonico.

 

 

 

ricchi e poveri ricchi e poveri

«Ci ha scoperti Fabrizio De André, poi ci ha messi sotto contratto Franco Califano, che ha fatto la rivoluzione. Ha fatto tagliare i capelli ad Angela, ha fatto tingere di biondo Marina e Angelo e a Franco ha detto di non fare niente perché era già perfetto così», ridacchiano. Ha pure trovato il nome quando ha capito che non avevano una lira e quindi erano «ricchi di spirito ma poveri in tasca». Facevano musica popolare quando era impopolare. Quando bisognava per forza essere impegnati, meglio se politicamente schierati, meglissimo politicamente schierati a sinistra. E avevano trovato il giusto equilibrio tra le voci.

 

 

franco gatti con il figlio franco gatti con il figlio

 

Anche ieri, mentre improvvisavano una Se m' innamoro in quattro e quattr' otto, erano quattro strumenti che sapevano intrecciarsi con una sincronia spettacolare in questi tempi di digitalizzazione assoluta e di musica costruita con i beat e non con la chitarra o il pianoforte. «Di certo le critiche ci hanno ferito per tanti anni - parola del bello - anche se spesso capivamo che erano frutto di linee editoriali e non di giudizi spontanei. Una volta, nel 1986, alla fine di uno dei nostri concerti a Mosca c' era un critico che si era commosso con la nostra musica (Mario Luzzatto Fegiz del Corriere della Sera, ndr).

 

 

franco gatti con il figlio franco gatti con il figlio

 

E di certo lui non aveva scritto tanto bene di noi». Il tempo passa, le belle canzoni restano. «Ormai siamo entrati così tanto nelle famiglie degli italiani che siamo percepiti come parenti, come zii o fratelli di ciascuno dei nostri ascoltatori» dice la brunetta che, quando parla, sembra sempre che inizi «mammamà mammamariamà» e, invece che con il tablet in mano, ti ritrovi sul divano in tinello davanti a una tv grossa come una lavatrice.

 

 

 

franco gatti franco gatti franco gatti con il figlio franco gatti con il figlio

 

 

FRANCO GATTI FRANCO GATTI

 

 

ricchi e poveri. ricchi e poveri. ricchi e poveri ricchi e poveri RICCHI E POVERI RICCHI E POVERI ricchi e poveri ricchi e poveri ricchi e poveri 2 ricchi e poveri 2 ricchi e poveri ricchi e poveri ricchi e poveri ricchi e poveri ricchi e poveri 3 ricchi e poveri 3 ricchi e poveri ricchi e poveri RICCHI E POVERI RICCHI E POVERI RICCHI E POVERI RICCHI E POVERI RICCHI E POVERI NELLA PRIMA FORMAZIONE RICCHI E POVERI NELLA PRIMA FORMAZIONE RICCHI E POVERI RICCHI E POVERI ricchi e poveri 4 ricchi e poveri 4

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

NON È CON LE GUERRE CHE SI ESTIRPA IL TERRORISMO – ISRAELE POTREBBE INVADERE IL LIBANO GIÀ QUESTA SETTIMANA MA NON CAMBIERA' GRANCHE' – NETANYAHU E I SUOI ALLEATI FINGONO DI NON CAPIRE CHE PER RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE 

BISOGNA CREARE UNO STATO PALESTINESE - PER CREARE UN “NUOVO ORDINE” DI PACE IN MEDIO ORIENTE, TEL AVIV HA BISOGNO DI AVERE DALLA SUA PARTE LE OPINIONI PUBBLICHE INTERNAZIONALI: FARE GUERRA E ELIMINARE I CAPI DI HAMAS E HEZBOLLAH NON BASTERA' - IL MESSAGGIO DI NETANYAHU AGLI IRANIANI: "PRESTO SARETE LIBERI". IL PENTAGONO INVIA ALTRI SOLDATI E AEREI DA CACCIA IN MEDIO ORIENTE

DAGOREPORT - LA GUERRA D’ATTRITO NEL CENTRODESTRA NON SI FERMA A UCRAINA, AUTONOMIA, RAI, BANCHE E CANONE, MA SI ARRICCHISCE DI UNA NUOVA SORPRENDENTE ATTRICE PROTAGONISTA: BARBARA D’URSO – A VIALE MAZZINI SI MORMORA CHE DIETRO L’OSPITATA DELLA CONDUTTRICE A “BALLANDO CON LE STELLE” (COSTO: 70MILA EURO) CI SIA LO ZAMPINO DI TELEMELONI. UNA PIZZA IN FACCIA A PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE HA ALLONTANATO “BARBARIE” DA MEDIASET E NON VUOLE VEDERLA NEMMENO SULLE ALTRE RETI – L’AFFONDO DI GASPARRI SULLE BANCHE E SU ELON MUSK, L’AUTONOMIA, IL POSIZIONAMENTO INTERNAZIONALE: TUTTE LE SCHERMAGLIE TRA FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA E LEGA…

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE