IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - TUTTI AVEVANO PAURA DI DONATELLA RAFFAI. ERA IL MERAVIGLIOSO PROTOTIPO DELLA GRANDE “SUPERJENA” TELEVISIVA. AMATA DAI TELESPETTATORI, ODIATA DA CRITICI E ROSICONI. UN MODELLO E UNA MAESTRA PER TUTTE LE GRUBER-BERLINGUER-BIGNARDI-D’URSO CHE VERRANNO, SENZA SCORDARE “MARIA LA SANGUINARIA”. TUTTI AGNELLINI A CONFRONTO - ANTONIO RICCI LA DEFINÌ COME “LA VERSIONE TURBO DI RAFFAELLA CARRÀ (RAFFAI=RAFFA+INTERCOOL), UN PO’ MONACA DI MONZA, UN PO’ HELGA, LA BELVA DELLE SS, INDOSSA SOLO LINGERIE DI CUOIO NERO E I BEN INFORMATI DICONO CHE..." - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Marco Giusti per Dagospia

 

donatella raffai donatella raffai

Tutti avevano paura di Donatella Raffai. Era il meraviglioso prototipo della grande “superjena” televisiva che fino allora esisteva solo nei film americani. Amata dai telespettatori, odiata da critici e rosiconi.

 

Un modello e una maestra indiscussa, anche se il suo periodo di gloria, 1990-1992, è davvero limitato nel tempo, per tutte le conduttrici che la seguiranno.

 

Non tanto le altre conduttrici di “Chi l’ha visto?”, il suo programma, quello con cui l’abbiamo sempre identificata e nato con lei, cioè le Sciarelli-Milella-ecc., ma anche tutte le Gruber-Berlinguer-Bignardi-D’Urso che verranno, senza scordare Maria De Filippi, Maria la Sanguinaria, che ne riprende i toni e la freddezza e il saper unire il dolore allo spettacolo televisivo.

 

donatella raffai chi l'ha visto 2 donatella raffai chi l'ha visto 2

Tutti agnellini a confronto con la Raffai. Attrice in gioventù per Alberto Lattuada in “I dolci inganni” (è una studentessa), discografica nell’RCA e addirittura comparsa in un video di Claudio Baglioni nel 1970 (“Una favola blu”), mezza proprietaria del Piper, era entrata in Rai nel 1974, ma solo dopo lunga gavetta alla radio era arrivata alla conduzione televisiva.

 

donatella raffai nel video di claudio baglioni una favola blu donatella raffai nel video di claudio baglioni una favola blu

Riscoperta, progettata, “pettinata” da Lio Beghin e Angelo Guglielmi nella Rai Tre gloriosamente comunista e superaziendalista, dopo essere apparsa nei primi programmi in diretta sulla realtà, “Telefono giallo” e “Posto pubblico nel verde”, approda gloriosamente a “Chi l’ha visto?”, geniale invenzione di Lio Beghin, che esordì il 30 aprile del 1989 su Rai Tre, più o meno quando nasce sulla stessa rete Blob di Giusti-Ghezzi e il suo gemello di Canale 5, “Striscia la notizia” di Antonio Ricci.

 

 

DONATELLA RAFFAI DONATELLA RAFFAI

Tra i primissimi servizi di “Chi l’ha visto?”, allora presentato dalla Raffai in coppia con Paolo Guzzanti, ma venne stritolato presto come quasi tutti i maschi che avrà a suo fianco, il caso di Jennifer Muir, ragazza americana di 22 anni, ausiliaria dell’esercito americano, scomparsa dalla base militare di Bagnoli nel 1988, quello di Salute Boscolo, casalinga di 53 anni scomparsa da Sottomano di Chioggia.

 

MARCO GIUSTI ENRICO GHEZZI BLOB MARCO GIUSTI ENRICO GHEZZI BLOB

Da subito è una star. Grazie al piglio, ai capelli biondi, agli occhialetti, all’occhio cattivo, alla totale padronanza scenica, alla sapienza da conduttrice radiofonica.

 

Il suo successo è clamoroso e immediato. Magari un po’ grazie anche all’appoggio di Blob, allora programma bandiera delle rete e supermilitante sull’orrore della tv, che, col mio particolare interesse, dava grande spazio ai mostri delle famiglie italiane da dove scappavano i personaggi ricercati dalla Raffai e dai suoi segugi.

 

donatella raffai i dolci inganni donatella raffai i dolci inganni

E molto, certo, grazie allo spazio e all’appoggio che le davano Angelo Guglielmi e il suo autore Lio Beghin, al punto da fondersi completamente col programma. Un po’ come la Leosini con “Storie maledette”, diciamo, o la Petrelluzzi, altra perla della Rete e di Guglielmi, con “Un giorno un pretura”.

 

Nel 1990, dopo solo una stagione di “Chi l’ha visto?”, la Raffai vince ben due Telegatti, come “Personaggio dell’anno” e come “TV utile”.

donatella raffai corrado augias telefono giallo donatella raffai corrado augias telefono giallo

 

Sul palco se ne uscirà con un “Credo che il pubblico mi abbia votato perché apprezza la mia semplicità” e con un “Credo che l’Italia fosse più sconosciuta prima dell’arrivo di Chi l’ha visto”. Possibile.

 

Antonio Ricci, simpaticamente, un po’ a nome di tutti, la definì come “quella che emana una grande umanità da tutti gli artigli, è la versione turbo di Raffaella Carrà (Raffai=Raffa+Intercool), un po’ Monaca di Monza, un po’ Helga, la belva delle SS, indossa solo lingerie di cuoio nero e i ben informati dicono che non incomincia la trasmissione se prima non ha morsicato due doberman”.

 

 

antonio ricci 2 antonio ricci 2

Anche Blob, ricordo, giocava sul suo personaggio da zarina. Una volta cercò anche di farci causa per un accostamento che non le piacque per niente. Poi Guglielmi riuscì a calmarla.

 

Ma è con lei che, indubbiamente, nascerà la piaga della tv del dolore, un percorso che coinvolgerà decine e decine di altri conduttori e programmi, da “La vita in diretta” ai folli collegamenti di Emilio Fede sul tg di rete 4.

 

Impossibile non ironizzare sulla Raffai e sul suo serraglio di fuggiaschi. Dicemmo tutti che la commedia all’italiana di Risi e Monicelli era finita a “Chi l’ha visto?”. Ricordo un Carlo Freccero, appena tornato dalla Francia, che era letteralmente impazzito per “Chi l’ha visto?” della Raffai e ce ne spiegò importanza e funzionamento in una serata in piedi davanti alla tv di casa mia.

luigi di majo donatella raffai luigi di majo donatella raffai

 

Quando la Raffai, il 13 maggio del 1990, lascerà una prima volta il programma, si sposta immediatamente, il 27 maggio del 1990, su “Camice bianco”, del quale sarà conduttrice e regista, dove, nota Oreste Del Buono, allora critico del Corriere, “dedica cinque minuti di camera vorace alla ricucitura di un polpaccio. Questa sì che è televisione-verità”.

 

Ma nel marzo del 1991, una sua puntata domenicale di “Chi l’ha visto?” su Rai Tre, con la bellezza di 5 milioni e 153 mila spettatori batte contemporaneamente “Indiana Jones” su Canale 5 e “Francesco” di Liliana Cavani con Mickey Rourke su Rai Uno.

donatella raffai con il telegatto donatella raffai con il telegatto

 

La sua popolarità è tale che “se venisse proposta come presidente della Repubblica”, scrive Del Buono, “e il popolo televisivo potesse votare direttamente, arriverebbe anche a scalzare Cossiga al vertice con estrema facilità”. Boom!

 

Nel novembre del 1991 diventa addirittura una sorta di Signora Marlowe per il suo nuovo programma “Parte civile”, dove dice che aiuterà il cittadino a difendersi dai soprusi e dagli intoppi burocratici.

 

Gli attacchi, da parte dei critici, non diminuiscono, anzi. Si moltiplicano.

 

Aldo Grasso, che ha preso il posto di critico televisivo che aveva il malizioso Oreste Del Buono, la punta da subito scovando, per sua stessa ammissione, l’infame Franti che è dentro di sé.

 

oreste del buono oreste del buono

“Donatella Raffai è come Maurizio Costanzo, sono i primi della classe del dolore-spettacolo, i Derossi dello spot sociale. Ma credono davvero che con messaggi del tipo ‘Pagare il pizzo non sconfigge la paura’ i ‘Non diventare azionista della mafia’, la suddetta associazione mafiosa arretri?”.

 

Ma intanto la tv del dolore è così sviluppata che un ospite, dice la stessa Raffai ai giornalisti, può prendere un gettone di 250 mila lire a puntata. Ospiti che oltre al dolore e ai guai non hanno tanto altra da mettere in mostra. Quello che realmente non so spiegare è il suo eclissarsi da “Chi l’ha visto?”, con un lento allontanamento da quella che era stata la sua trasmissione di maggior successo che avrebbe potuto condurre per anni.

 

ALDO GRASSO ALDO GRASSO

Con nessuna delle sue altre trasmissioni riuscì a compiere lo stesso miracolo. Ma in quei due anni, fidatevi, non solo vinse qualsiasi battaglia, ma impose un tipo di conduzione al femminile che non avevamo mai visto e che arriverà fino ad oggi.

donatella raffai pippo baudo donatella raffai pippo baudo

donatella raffai 2 donatella raffai 2 donatella raffai chi l'ha visto donatella raffai chi l'ha visto

donatella raffai donatella raffai

donatella raffai luigi di majo chi l'ha visto donatella raffai luigi di majo chi l'ha visto

DONATELLA RAFFAI DONATELLA RAFFAI donatella raffai donatella raffai donatella raffai paolo guzzanti donatella raffai paolo guzzanti donatella raffai 3 donatella raffai 3 donatella raffai donatella raffai DONATELLA RAFFAI DONATELLA RAFFAI GIUSTI E GHEZZI GIUSTI E GHEZZI

donatella raffai 2 donatella raffai 2 donatella raffai donatella raffai donatella raffai 12 donatella raffai 12 alberto bevilacqua donatella raffai alberto bevilacqua donatella raffai paolo guzzanti. donatella raffai paolo guzzanti. donatella raffai donatella raffai. donatella raffai.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA