Elisa Guzzo per www.ilquotidiano.net
BALLETTO e scandali vanno insieme, e non da oggi, e soprattutto quando l' arte è sotto le ali dell' ufficialità. La Russia degli Zar aveva nel balletto la sua punta di diamante per i piaceri della nobiltà e le ballerine erano amanti e favorite del bel mondo, a cominciare da Matilda Chessinskaya, su cui è appena uscito un film biografico, la quale pescò le più alte protezioni nella casa imperiale ed ebbe sempre diritto ai primi ruoli con l' autorizzazione a indossare i gioielli ricevuti in dono anche in scena.
Più recentemente Svetlana Zakharova fu eletta alla Duma nella lista di Putin per chiara fama. Ma non manca anche la malvagità nella storia del "teatro grande": nel 2013 il direttore della compagnia del Bolshoi moscovita, Sergei Filin, fu quasi accecato da un getto di acido lanciatogli in viso - pare - da Pavel Dimitrichenko, un ballerino frustrato e geloso, ma il complottismo dice che altri furono i mandanti, ben più altolocati nella gerarchia interna.
LO SCANDALO del giorno adesso è un balletto-biografia, "Nureyev" con musica di Ilya Demutsky e coreografia di Yuri Possokhov, che rappresenta la punta avanzata di quello che si potrebbe chiamare stile "postclassico", ardito e complesso. Doveva avere il suo debutto l' estate scorsa, ma le date saltarono e ora si capisce perché.
Ci ha messo mano il regista Kiril Serebrennikov, che ha la sua base al Centro Gogol, famoso per produzioni di punta sul fronte politico che arrivano a "disturbare" spericolatamente quelle stesse autorità da cui dipende l' elargizione dei fondi per le attività artistiche. Oltre a firmare regie per il suo gruppo, Kiril si è esposto a elogi e critiche anche per allestimenti operistici e teatrali azzardati. Per questa attitudine provocatoria "Nureyev" è stato attaccato da Nikita Mikhalkov, regista cinematografico accreditato, che gli avrebbe consigliato di montarlo nel suo teatro e non al Bolshoi.
MA DOVE sta lo scandalo stavolta? Soprattutto nel racconto esplicito dell' omosessualità di Rudolf Nureyev, morto di Aids a 54 anni nel 1993 dopo aver condotto una vita spericolata, ma mai sbandierata, di scorribande notturne dopo gli spettacoli in cui trionfava, calcando i palcoscenici del mondo, dopo la fuga all' ovest nel 1961, con fame inesauribile di agire, trionfare, accumulare applausi, case e opere d' arte.
Il balletto su di lui inizia dall' asta, con tanto di banditore, delle sue collezioni, eclettiche e preziose, con molte riproduzioni di corpi maschili e termina con un nudo di Nureyev stesso, anche se trattato con opportune ombreggiature. In un paese dove è vietata la "propaganda omosessuale" è accaduto che al termine della rappresentazione i ballerini hanno persino indossato magliette con la scritta «liberate il regista», dato che Serebrennikov si trova agli arresti domiciliari da mesi e non ha avuto il permesso di assistere alle prove finali di "Nureyev". Tutto questo mentre la sala reagiva alla pièce ad alto tasso di tematiche gay con una clamorosa standing ovation, ivi compresi il portavoce di Putin, Dimitri Peskov, e la moglie Tatiana. Le contraddizioni non mancano mai nelle vecchie e nuove Sante Russie.
NUREYEV 1 DAVID FROST CON RUDOLF NUREYEV Nureyev avrebbe avuto un flirt con Bob Kennedy Rudolf Nureyev Nureyev