maria giovanna maglie tra sgarbi e mughini
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, tra le cose proibite a Roberto Formigoni mentre sconta la pena ai domiciliari, vi è il divieto a frequentare pregiudicati. E quindi non potrebbe nemmeno farsi intervistare da Marco Travaglio?
Ugo Pinzani
Lettera 2
Caro Dago, sul caso Russia Lega Renzi rinuncia a parlare in Senato. Si intende solo di Qatar.
BarbaPeru
Lettera 3
Caro Dago, il M5S per protesta non è in Aula durante l'informativa del premier Conte sul caso fondi russi alla Lega. Cosa aspettano a non essere più al Governo per protesta contro il sì alla Tav?
Sasha
Lettera 4
Caro Dago, ci vorrebbero Sgarbi o Mughini agli Esteri per menare la Germania e la Francia in Europa. E invece abbiamo quello stracchino scaduto di Moavero Milanesi.
Fritz
Lettera 5
Caro Dago, sotto forma di boomerang, torna di attualità una vecchia battuta di Grillo: "5 Stelle No-Tav, siete circondati!".
Eli Crunch
Lettera 6
Caro Dago, meglio del terzo segreto di Fatima. Il premier Conte ha rotto coi grillini sulla Tav, con la Lega sui fondi russi e non è stato né eletto né votato da nessun italiano. Eppure sta ancora a Palazzo Chigi. Qualcuno sa dare una spiegazione?
Nino Pecchiari
Lettera 7
maria giovanna maglie tra sgarbi e mughini
Caro D'Ago,
Aspettiamo l'articolessa colta del buon Mughini per spiegarci perché cedere alle solite provocazioni di Sgarbi e scagliarsi contro di lui - come un avanzo di stadio qualsiasi - sarebbe in vero un grande atto di civiltà suggerito dalla lettura dei suoi millemila libri, ecc... Ti saluto,
F. Keller
Lettera 8
Illustre Dago, Renzi minaccia o pretende querele da Salvini, va ricordatogli che l' amico Lotti da tempo non frequenta togati romani e che si è senza PM Capo, ovvìa-
Saluti - peprogt
Lettera 9
Caro Dago, Russiagate, al Congresso Usa il procuratore Robert Mueller ha detto di "aver trovato prove insufficienti della colpevolezza del presidente Usa nella cospirazione con i russi". Chiarissimo. Quindi Donald Trump è "insufficientemente colpevole" cioè innocente.
Arty
Lettera 10
Magnifico Dago, ma se Urbanetto viene trainato in politica dovrà lasciare qualche media (corrierone ) e tenendosi forse LA 7 dovrà mutare la linea dei suoi innumerevoli spazi politici ( par condicio ). Parenzo avrà finalmente un nuovo e meno appariscente ruolo, portare i cappuccini e bevande agli ospiti in studio. Ce la farà ?
saluti . perprig
Lettera 11
Caro Dago, una guida alpina e un escursionista sono morti sul versante svizzero del Cervino dopo essere precipitati nel vuoto da un'altitudine di circa 4.300 metri. Le vittime si trovavano nel settore denominato "Keuzsatz", quando una roccia si è staccata e li ha travolti. Una cosa molto triste. Uno si prende una guida per avere tranquillità e sicurezza e poi il destino ti frega comunque.
Gian Morassi
Lettera 12
Dago darling, ma come mai nella classifica delle/dei migliori ragazze/i recentemente maturate/i, stravincono le regioni del sud? Non é che per caso c'é già l'autonomia (a insaputa di Di Maio) nell'assegnazione di lodi ed encomi? O che è una vendetta dei discendenti dei "briganti" che si ribellarono all'invasione di piemontesi e garibaldini sostenuta dalla perfida Albione, che aveva sue navi al largo di Marsala, pronte a intervenire in caso di bisogno. Sarò una gomblottista (un po' neoborbonica), ma il primo mistero dell'Italia unita é lo strano (e mai provato) naufragio della nave che portava Ippolito Nievo a Napoli nel 1861. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 13
Caro Dago, un paio di Nike Moon Shoe è stato venduto per 437.500 dollari durante un'asta svoltasi da Sotheby's, a New York. Ad acquistarle è stato il collezionista Miles Nadal, che secondo la Cnn è intenzionato a esporle nel suo museo privato, il Dare to Dream Automobile Museum di Toronto. Per qualsiasi persona comune che facesse una pazzia simile ci sarebbe il Tso immediato.
Ma siccome questo ha i soldi, viene definito "collezionista". Potrebbe anche collezionare cacca di cane che nessuno si azzarderebbe a chiedere una perizia psichiatrica. Per il gesto sconsiderato che ha fatto dovrebbe essere massacrato dai media, ma invece nessuno dirà nulla. Al massimo verrà indicato come un tipo "eccentrico". Tutti allineati e coperti come insegna il politicamente corretto.
D.H.
Lettera 14
Caro Dago, frode riguardante la ricerca scientifica. Un'inchiesta della guardia di finanza di Padova ha portato alla luce una maxi frode per 45 milioni di euro - non proprio noccioline - realizzata tramite l'emissione di false fatture per far ottenere ad aziende indebiti crediti d'imposta. Gli indagati sono oltre 200 ed è' stata individuata un'associazione per delinquere finalizzata alla illecita fruizione di agevolazioni fiscali riconosciute dallo Stato. E poi dicono "aiutate la ricerca". A far che, a rubare?
Consiglio Superiore della Magistratura
La Lega dei Giusti
Lettera 15
Caro Dago, l’associazione nazionale magistrati (ANM), per bocca del suo presidente Luca Poniz, si è dichiarata contraria all’elezione per sorteggio dei membri del CSM minacciando di dichiararla incostituzionale. Ma come fanno i magistrati a non rendersi conto che l’idea del sorteggio, con tutti i limiti che quest’idea può avere, nasce proprio dal loro comportamento in materia di nomine al CSM, questo sì sicuramente incostituzionale e contro il quale e salvo errore l’ANM non ha detto una parola, reso evidente da pochi giorni di intercettazioni di Palamara?
Pietro Volpi
Lettera 16
Caro Dago, la Corte d'Assise d'Appello di Milano ha assolto Stefano Binda, il 51enne imputato per l'omicidio di Lidia Macchi, la studentessa di 21 anni uccisa in un bosco a Cittiglio nel Varesotto. Sembra una normale notizia di cronaca giudiziaria, non fosse che il femminicidio, come si dice oggi, è avvenuto nel gennaio 1987, 32 anni fa! Da nascondersi in un bunker atomico e non uscire più fino al 2050.
Pat O'Brian
Lettera 17
Caro Dago, che magra figura, quella di Parenzo, nei confronti di Fusaro, prima di tutto perché, in Italia, i giornalisti sono sempre meno neutri nel discorso politico. In secondo luogo, perché Fusaro è pur sempre un Dottore in Ricerca in Filosofia.
Per dare del co****ne ad un ricercatore occorre quanto meno essere capaci di dibattere allo stesso livello, cosa che, come emerge dalla discussione, è assolutamente fuori portata per Parenzo.
johnkoenig
Lettera 18
Che dire, caro Dagos, sarà un prequel o un sequel del fantasy che è stato il grillismo di lotta, ma il grillismo di governo è un horror (per i diretti interessati allo spettacolo che offrono) in chiave comica (per tutti gli altri) con cast pentastellare, il cui script potrebbe essere il frutto - Hansel e Gretel, infanzia derelitta o diseredata, nella tana parlamentare del Capitano/lupo di mare di lungo corso o del tonno che lo sa fare - dal dopolavoro di uno, Claudio Foti, che non si sa a che di titolo di studio - dott. in Lettere, guru in psicodrammi - fa il lavoro che ha trovato come espressione psichiatrica della cultura superiore (alle forze e capacità amministrative e progettuali) della Sinistra che regna anche quando non governa.
Ma, dico: ora che ripartono da zero con una o due legislature di riporto per ossigenare frange e frangette estreme, retromarcia sull'Ilva, rinculo sul Tap, deragliamento sulla Tav, come sperano di recuperare consensi i grillini, istituziona li alla Fico e extra-parlamentari alla Di Battista: facendo, da perfetti contractors di governo, la guerra alla Lega oppure intendendosela col Pd, in modo da perdere, dopo la metà dei voti andati a Destra, l'altra metà del cielo a 5stelle?
Raider
Lettera 19
Caro Dago, ho letto con attenzione l’articolo di Mattia Feltri sul pluriennale calvario giudiziario dell’ex ministro Mannino e non posso, ovviamente, che concordare con quanto da lui scritto ma con due eccezioni che ritengo rilevanti. La prima è che Feltri parla di uno Stato (usando però la minuscola) incivile che avrebbe tenuto “sequestrato” Mannino per tutti gli anni del suo calvario giudiziario. Dare la colpa allo Stato (entità astratta e generica come la Chiesa) è troppo facile oltre che ipocrita ed anche un po’ vile.
I “colpevoli” sono stati quei pubblici ministeri che, nonostante i rinvii motivati della Cassazione, hanno continuato ad impugnare le sentenze assolutorie sia per la visione ideologica di quelle accuse sia, probabilmente, per avere quella visibili mediatica tanto cara ad alcuni dei nostri pubblici ministeri.
E, insieme a loro, tutti quei giornali e giornalisti, che hanno martellato la pubblica opinione sull’infamità del soggetto sin dall’avviso di garanzia. Tutta gente, quindi, con nome e cognome ma che il buon Feltri ben si guarda dal nominare preferendo scaricare tutto sullo Stato colpevole di tutto e di più (scordando che la continua denigrazione di quel concetto é ciò che ha portato agli obbrobri giuridici di cui si parla).
La seconda eccezione, infine, riguarda tutti quei giornalisti e intellettuali che, oggi, per l’onore delle cronache, si stracciano le vesti ma che, se si vanno a rileggere certi articoli dell’epoca, furono i primi a lanciare i sassi della lapidazione mediatica.
E la storia, oggi, si ripete con il Salvini di turno.
Con la stima di sempre
Escamillo
Lettera 20
“Federica Pellegrini sembra Venere che esce dalle acque...”, scrive Monti il direttore moderno della Gazzetta del Gossip. “L’oro della Pellegrini ha qualcosa di epico, è la sublimazione della vera Divina..” gli fa il verso lo scudiero Arcobelli, uno che sulla Pellegrini ci ha ricamato in tutte le salse per vent’anni! E ancora: “l’impresa della Pellegrini ha un significato particolare che esonda dalle piscine e dai confini dello sport. Parla a tutti noi, alla tentazione febbrile di essere altro, alla fretta di ipotecare il domani ignorando che è un eterno oggi da vivere passo passo (oddio qui neanche Ungaretti avrebbe potuto arrivare a tanto ndr)...”.
“La Fede è Venere d’accordo, ma è anche Diana, dea della caccia, arco e frecce ...”. Mi fermo qui per non travolgere i miei cari sublettori da questa onda di fanatismo para sportivo che ha investito oggi la stampa italiota, con titoli e articoli improntati “alla via di testa” per la celebrazione della ragazzotta veneta che, neanche in epoca fascista, avrebbe raggiunto simili vette di esaltazione ed esagerazione. Come mai? Mah!
Nessuno vuol sottovalutare la bravura della campionessa, però la sua celebrazione così sbracata indica che la stampa italiana cerca modelli femminili che primeggiano su tutto e tutti, arrivando paganamente a santificarli, quasi volesse dire che le donne sono più forti, etc etc. È insomma la solita litania del femminismo che avanza, del pensiero unico che vuole tutto uguale, ma solo quando gli fa comodo.
In realtà, l’esempio della Pellegrini, e in genere delle donne che fanno sport, viene strumentalizzato a fini ideologici per definire una società in cui donne e uomini sono la stessa cosa, anzi le donne sono migliori. È così invece di fare figli, nuotano, giocano a calcio, fanno carriera. I figli li faranno i negretti che dall’Africa stanno arrivando a frotte. Come ha previsto il signor Rol - uno che vedeva lontano - già prima del 2030 le persone di colore in Italia saranno più del 50% della popolazione. Con le donne loro che non vincono medaglie e nuotano poco!
Luciano
PS: al povero Paltrinieri che ha stracciato gli avversari sugli 800 e che - facciamo i debiti scongiuri - dovrebbe spopolare suo 1500, l’ineffabile “Gossip Monti “ regala poche righe della sua articolessa editoriale, chiedendogli scusa per il poco spazio dedicato a lui. Ma del resto si può capire: è talmente preso dalla fregola femminista che non si era manco ricordato del carpigiano doc! Niente di grave. Capita quando il cuore batte solo da una parte!
Luciano
federica pellegrini foto mezzelani gmt 020