POSTA! - LA PRECISAZIONE DI ATM - LA STORIA ‘LUI LEI E L’ALTRA’ SU UN DEMENTE CHE SI SPOSA E LO STESSO GIORNO ACCETTA CONTENTO CHE LA MOGLIE ABBIA UNA RELAZIONE LESBICA POTREBBE CONFERMARE L’OPINIONE DEL LETTORE LUCIANO CHE LE PERVERSIONI SONO INFINITE E BEN ACCETTE SU DAGOSPIA. MA QUELLO CHE VOLEVO EVIDENZIARE È LA FACCIA DELLO SPOSINO. È IL TIPO PERFETTO DI QUELLO CHE GLI AMERICANI CHIAMANO “SOY BOY”, MASCHIO FEMMINILIZZATO…

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Gentile direttore, quanto riportato nell’articolo “Incidenti a catena in metro a Milano il giallo del software” è una ricostruzione che omette alcuni passaggi fondamentali.  Sul software non vi è alcun “giallo” e non vi è alcun baco. Tutti nostri sistemi funzionano secondo quanto stabilito da regolamenti certificati da soggetti ministeriali che rilasciano le necessarie autorizzazioni. Inoltre, non esiste alcun treno fantasma, così come abbiamo più volte ribadito.

ATM AZIENDA TRASPORTI MILANESI ATM AZIENDA TRASPORTI MILANESI

 

Nonostante siano state date ampie spiegazioni alla giornalista, evidentemente le fonti anonime hanno più credito dell’Azienda, perché meritano un ampio spazio, mentre l’unica nostra versione riportata è un “smentisce con forza” in ultima riga, dopo un titolo e una serie di ipotesi che riteniamo un po’ faziosi.

 

Vorremmo fare un po’ di chiarezza. Il punto fondamentale non è la frenata in sé, che correttamente il sistema attiva ogni qual volta viene rilevata una anomalia. Ciò che provoca la caduta dei passeggeri è l’intensità della frenata, che, ribadiamo, è giusto che ci sia. È questo l’aspetto tecnico sul quale dobbiamo lavorare, e lo stiamo facendo, applicando un sistema che attivi modalità di arresto del mezzo più graduale e meno brusco, analogamente a quanto già succede sulla Linea 3 e sulla Linea 5. Siamo profondamente dispiaciuti per quanto è successo e faremo tutto ciò che è necessario per essere d’aiuto concreto ai clienti coinvolti.

ATM AZIENDA TRASPORTI MILANESI ATM AZIENDA TRASPORTI MILANESI

 

Alla domanda retorica della giornalista: “Ma il treno andava davvero così veloce?”, viene risposto con una dichiarazione della persona coinvolta nell’incidente: “Sono certo che l’andatura del treno fosse normale”, facendo intendere che l’Azienda voglia scaricare la colpa sul proprio dipendente, come se il dipendente non rappresentasse l’Azienda. Il treno non andava troppo veloce in senso assoluto, ma per quelle condizioni di esercizio in quella tratta avrebbe dovuto tenere un’andatura inferiore. Chi è a bordo non sa che in quel preciso momento il limite è di 15 km/h perché la stazione successiva è ancora occupata da un altro treno e se non fosse intervenuta la frenata, le conseguenze potevano essere ben più gravi.

 

Quanto è successo lunedì è documentabile e dimostrabile analiticamente, senza bisogno di interpretazioni soggettive e parziali, seppur avvallate da carte e testimonianze che la giornalista  ha sicuramente raccolto, ma ha anche deciso di non inserire importanti spiegazioni che le erano state fornite da Atm. Le verifiche e le analisi interne sono già state effettuate e le informazioni sono disponibili per chiunque le voglia riportare correttamente.

Ufficio stampa Atm

 

Lettera 2

giuseppe conte 4 giuseppe conte 4

Caro Dago, se Pilato fosse vivo, avrebbe abbracciato il presidente Conte. Il nostro PDC ha detto esplicitamente che la TAV non si deve fare (per i mille motivi noti), ma poi scivola sul pilatismo politico democristiano, e per non dispiacere il (g)astro nascente della lega, ha demandato il tutto ad incontri futuri. Credo che questa situazione porterà ormai, solo problemi. La lega non può mollare, dopo essersi esposta, e i 5 stelle, se mollano anche questa, possono comprare l'acido, per sciogliersi direttamente sulla piattaforma Rousseau.

Restiamo in febbrile attesa, sapendo che i due governi al potere, lega e 5 stelle, ormai sono ai ferri corti. In tutto questo parapiglia, il pd gode come un riccio. Saluti

Pegaso nero

 

Lettera 3

JULIE BINDEL JULIE BINDEL

Caro Dago, decine di migliaia di tonnellate di macerie del terremoto in Umbria e Marche di 2 anni fa ancora da rimuovere e un tunnel esplorativo TAV aperto.

Di Maio inizia a vedere una soluzione.

BarbaPeru

 

Lettera 4

Bellissimo l'articolo di Julie Bindell, sul fatto quotidiano(che come sempre avete ripreso. Leggetelo e rileggetelo, vi servirà quando (sempre più di frequente)presentate il "lavoro" di escort (cosi fà più figo, vero?)'come un lavoro(direi l'unico)per la donna. Molto, ma molto offensivo. Firmato :una vera donna(vostra lettrice e per questo, critica).

Antonella

 

Lettera 5

Gentildago, temo che il lettore Adnrea Giacobino sbagli nel considerare schizofrenia l’attività del governo.  E’ invece del tutto corretto, prima di scegliere definitivamente, vedere cosa offrono i tre partner, nell’interesse del paese. Vedi infatti cosa offrono gli americani, cosa offrono i russi e cosa offrono i cinesi. Poi scegli, medi, contratti.

NICOLA ZINGARETTI NICOLA ZINGARETTI

In un mondo senza ideologie, dove gli schieramenti erano quelli definiti a Yalta, è così che si dovrebbe fare.

Il Pesce Giacomo

 

Lettera 6

Gentil Dago, i congiuntivi omessi, nelle recenti esternazioni, da Nicola Zingaretti, 53 anni, romano, segretario del PD, e dall'ex ministro, di Roma, Parioli, don Carlo Calenda, 46 anni : errori non meno gravi di quelli del vicepremier, Gigino Di Maio, 33 anni, di Avellino? No, sono segnali di disponibilità, lanciati ai capi del M5S, per sollecitare l'auspicato dialogo con il PD. I nuovi, diciamo, dirigenti democrat dicono ai grillini : noi speriamo che voi...venite al Nazareno e...parlate con noi...Ossequi.

Pietro Mancini

 

Lettera 7

Caro Dago, che tenerezza mi fanno questi leghisti; adesso se qualcuno entra in casa loro per rubare provocando in loro un "turbamento" (roba da educande verginelle) solo per questo si riterranno legittimati a sparare ed uccidere il ladro magari disarmato, che alza le mani o scappi girando le spalle ? Se cosi fosse questo non sarebbe legittima difesa ma un vero e proprio omicidio.

NICOLA ZINGARETTI MAURIZIO MARTINA NICOLA ZINGARETTI MAURIZIO MARTINA

F. Sergi

 

Lettera 8

Caro Dago, Vivo da più di 8 anni fuori dall'Italia e da 5 negli USA. Faccio parte di quella nuova generazione di emigrati (quelli con lauree e curriculum). Ogni tanto penso che sarebbe bello tornare in Italia per stare vicino alla mia famiglia. Poi Dagospia e Crozza mi ricordano puntualmente che l'Italia è una Repubblica fondata sull'assistenzialismo, sulla furbizia, e sull'invidia. Che dire … me ne sto negli Stati Uniti, che sono un gran paese, dove il reddito di cittadinanza non esiste e la meritocrazia e l’iniziativa vengono premiate. FFF

 

Lettera 9

danilo toninelli massimo casiraghi danilo toninelli massimo casiraghi

Caro Dago, l'analisi costi-benefici della Tav redatta per il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha bocciato l'opera  Ma c'è un'altra relazione, depositata alla Commissione Europea, che la promuove. Ed è firmata da tecnici che lavorano per una società presieduta da Marco Guido Ponti, capo del team di esperti che ha prodotto il documento commissionato dal Governo. Come si è visto da un fuori onda tv con Paolo Liguori, il professor Ponti è una persona pacata, seria, educata e riflessiva. Sicuramente avrà una spiegazione logica...

Eli Crunch

 

Lettera 10

Vorrei dire al giornalista della "Stampa" Bresolin che non ci sono paradisi fiscali in Europa! Olanda, Lussemburgo, Irlanda... hanno una fiscalità normale. Ma esiste l'"inferno fiscale" di cui l'Italia è capofila! Steve

karalyn henry, justin e lana 4 karalyn henry, justin e lana 4

 

Lettera 11

Caro Dago, una 22enne americana sposa il fidanzato, ma si rende conto di amare anche la damigella che ha incontrato solo il giorno delle nozze dopo averci chattato per mesi. Finisce che i tre ora vivono tutti assieme d'amore e d'accordo e Karalyn spera che raccontare la sua storia aprirà gli occhi di altre persone al mondo. Ma perché?

 

Perche c'è sempre qualcuno che vuole cambiare la vita e il modo di pensare altrui? Hai trovato l'amore e la felicità? Accontentati, no. Non è che dobbiamo essere tutti alti, biondi e con gli occhi azzurri. Io posso avere anche piacere a restare piccolo, scuro e con gli occhi chiusi a sognare nel mio mondo. Gli altri sono pregati di ignorarmi, non voglio essere coinvolto nelle loro storie. Quando lo capiranno che non siamo tutti uguali e che la diversità è un valore da rispettare?

P.T.

MATTARELLA MATTARELLA

 

Lettera 12

Caro Dago, 8marzo, Mattarella: "La violenza contro le donne è, secondo l’Onu, una delle più grandi e diffuse violazioni dei diritti umani”. Secondo l'Onu che elegge l'Arabia Saudita nella Commissione per i diritti delle donne?

Sandro Celi

 

Lettera 13

Caro Dago, a Milano un libico di 33 anni ha accoltellato due passanti, un ivoriano di 31 anni e un gambiano di 20, nella galleria delle Carrozze della stazione centrale di Milano. L'episodio non è ritenuto collegato al terrorismo. Ah beh, allora tutti tranquilli. Cosa vuoi che sia prendersi una coltellata se non è per terrorismo?

karalyn henry, justin e lana 3 karalyn henry, justin e lana 3

Nino Pecchiari

 

Lettera 14

Caro Dago, la storia ‘Lui lei e l’altra’ su un demente che si sposa e lo stesso giorno accetta contento che la moglie abbia una relazione lesbica (storia che secondo l’articolo ‘aprirà gli occhi ad altre persone al mondo’) potrebbe confermare l’opinione di Luciano ex Chiara, che le perversioni imbecilli sono infinite, ma comunque ben accette su Dagospia. Ma quello che volevo evidenziare è la faccia dello sposino Justin, con la barbetta e il sorriso ebete. È il tipo perfetto di quello che gli americani chiamano Soy Boy, maschio femminilizzato dagli ormoni nel latte di soia, o Beta Male, maschio subordinato rispetto ai maschi Alfa. Boh, contento lui...

Nieuport

 

karalyn henry, justin e lana 2 karalyn henry, justin e lana 2

Lettera 15

Caro Dago, 8 marzo di scioperi in tutta Italia. La sinistra è riuscita a trasformare in pagliacciata anche la Festa della donna.

Claudio Coretti

 

Lettera 16

Caro Dago,

l'addio di Monchi assesta un duro colpo all'industria capitolina delle seghe circolari, dei seghetti e delle seghe a due mani.

Giancarlo Lehner

 

Lettera 17

Dago darling, tra le tante Faq (talmente senza risposta che diventano Fuck) che concernono la parola magica "inclusione" c'é quella che chiede se va bene il modello della un tempo "Douce France". Pochi giorni fa p.e. a Grenoble (città che non ha neanche duecentomila abitanti) sono state incendiate 65 automobili.

 

PAPA BERGOGLIO PAPA BERGOGLIO

L'"Ansia" italiana ne dà la notizia con molte censure, in modo così politicamente corretto che persino "Le Monde" sembra un giornalaccio di destra estrema! Non ci saranno le guerre di religione come ai tempi, circa mezzo millennio fa, dei bellocci che si dilettavano nei letti della regina Margot o di suo fratello Enrico III, ma ci sono le guerre delle banlieu, dette anche "cités". come a Parigi, Marsiglia, Tolosa, Grenoble, ecc. Sembra quasi che l'esportazione di democrazia in Siria (ecc.) si ritorca come un boomerang su uno dei paesi più esportatori. 

 

E intanto continua la lotta secolare tra Santa Romana Chiesa e il potere centrale di Parigi che iniziò circa 8 secoli fa con il re Filippo il Bello e raggiunse il suo apice con Napoleone I, che provocò tanti dolori a Pio VI (morto prigioniero in Francia) e a Pio VII, che si salvò in extremis quando Napoleone fu definitivamente sconfitto dalle potenze europee di allora ed esiliato a Sant'Elena.

 

Bergoglio sarà Papa Re in Italia, ma con la Francia (monarchica, imperiale o repubblicana, non importa) non si scherza. E ora il cardinale Barbarin, primate di tutte le Gallie, é condannato a 6 mesi di carcere con la condizionale e il nunzio apostolico a Parigi é indagato per tentate molestie sessuali gaie che si sarebbero svolte nel Comune di Parigi. Pace e bene 

Natalie Paav 

 

Lettera 18

il video messaggio di manuel bortuzzo 1 il video messaggio di manuel bortuzzo 1

Caro Dago, il nuotatore 18enne trevigiano rimasto paralizzato in seguito a un colpo di pistola sparato da due balordi la notte del 3 febbraio a Roma in un agguato nel quale chi ha premuto il grilletto ha ammesso di aver sbagliato persona, sta bruciando le tappe del recupero. Manuel Bortuzzo non ha alcuna intenzione di mollare ed è già tornato in piscina per la riabilitazione.

 

È bellissimo vedere la forza di carattere di questo giovane esaltata da giornali e tv, ma ci si chiede: chi non fosse così caratterialmente dotato e magari dopo un simile dramma finisse in depressione, dovrebbe per caso vergognarsi e buttarsi dalla finestra? Perché con il loro atteggiamento i media sembrano discriminare tra chi è bravo e coraggioso e chi lo è di meno. Ma come diceva Don Abbondio "Il coraggio, uno, se non c'è l'ha, mica se lo può dare".

Mich

 

Lettera 19

lana lana

Sinceramente Dagospino non si capisce se ci sei o se ci fai! Che cosa? ma lo str**zo in barile! Ma come ti viene in mente - ho aperto il sito turandomi il naso dopo un paio di giorni di salutare absentia - di vergare pu**anate a josa, proprio tu che sei la quintessenza del ca**aro, del venditore di fumo, dello spargitore di ca**a per tutti. Vediamo di analizzare velocemente la cosa per non annoiare i miei cinque/sei lettori. Apro, dicevo, il sito e vedo due faccioni paciosi che, barba a parte, si somigliano per romanità fancazzista, per discussioni politichesi alla fricicarella, per modalità alla "compagni dovemo discutere", etc.

Sono in ordine di importanza (si fa per dire): Zingaretti Montalbano Nicola e Adinolfi Mario.

 

Tema della vexata quaestio è il titolo di studio del povero zingarello che - diciamocelo - a vederlo così, almeno lombrosianamente, non pare proprio uno scienziato, uno studioso, un pensatore. Pare più uno che vende generi alimentari, un droghiere, un macellaio, un verduraio ("signò famo du chili de pomidori e non se ne parla più..").

 

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Ovvio che per me sia il verduraio che lo scienziato pari sono e quindi nessuna discriminazione. Per Adinolfi l'aspetto indica invece uno che mangia tanti bomboloni e che si gode la tavola (beato lui) e ogni tanto dice - non sempre - qualche cosa di intonato al buon senso. Come nel caso nostro, quando va a togliere qualche ragnatela in casa Montalbano dicendo che il nostro frate Nicola (di Luca intendo) è scarsetto di diplomi e lauree.

 

Apriti cielo! In un mondo che va a contare i peli nel culo di tizio, tizia e caja (vero Dagospino...) la notizia ha fatto scalpore, eccome! Visto che anche zulu Zurlo ha cominciato a battere il tam tam dell 'organo quotidiano in mano a Sallusti Alessandro, amico del giaguaro di Salvini, ma amico amico invece di Berlusconi per cui farebbe, e forse fa, carte false (è un modo di dire ndr).

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Zurlo scrive, cazzeggia, si intorta anche, gigioneggia pure, ma alla fine arriva al traguardo: cosa conta il titolo di studio per uno come Zinga, uno che ha avi ebrei e dunque non deve mostrare titoli di studio. Capito mi hai? Zurlo pare voler carezzare Nicola, gli pare un bravo ometto, uno con il quale il Cav, può andarci d'accordo, meglio che con Renzi! Per carità sono solo ipotesi le mie, magari stronzette, e basate sulla mia simpatia per Andreotti, quello del "pensare male si fa peccato m si indovina spesso".

 

Quanto a Dagospino - e qui chiudo - la cosa è tutta da ridere. 'Sto Montalbano2 gli deve piacere proprio tanto, sarà un suo compagno di merende! Si capisce che gli piace proprio, perchè va all'attacco del povero benestante (di peso) Adinolfi e lo cazzia senza pietà. Gli fa insomma la morale rimproverandogli un passato tenebroso (divorzi, las vegas e altre amenità) solo per aver detto che Zingaretti in Montalbano dispone solo della licenza media. Lesa maestà al nuovo capo del PD (Partito dell Distruzione dell'Italia)? Dagospino sei ridicolo ma comico e mi hai fatto scompisciare. Grazie e buon week end!

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Chiara ex Luciano

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