Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, come mai è sceso un silenzio di piombo sulle discusse cooperative d'accoglienza migranti? Nonostante alcune inchieste giornalistiche (tra le quali quelle di “Striscia la notizia” e la mia per “Il Giornale” sul Centro di accoglienza straordinaria di Nuvolera, in provincia di Brescia) in cui sono state denunciate storture e disservizi, il tema non trova piu’ spazio sui media.
Eppure ce ne sono cose da raccontare: minacce, ricatti, violenze. Ho incontrato richiedenti asilo stipati in case abbandonate e fatiscenti, a cui è vietato socializzare con persone esterne alle strutture. Vengono tenuti sotto chiave per evitare che possano svelare le condizioni in cui sono costretti a vivere.
In alcuni centri è stata riesumata la figura del kapò: si tratta di richiedenti asilo che devono “sorvegliare” il gruppo in cambio di un trattamento migliore. I metodi di controllo e sorveglianza si possono facilmente immaginare. Poi ogni tanto qualche migrante scappa, facendo perdere le sue tracce. Non il massimo, visto l’elevato rischio reclutamento da parte di organizzazioni terroristiche. E cosa fanno le Prefetture? La politica? Le amministrazioni locali? Avverto un generale disinteresse. Ingiusto, certo. Ma anche pericoloso.
Simona Di Rutigliano
Lettera 2
Caro Dago, ho letto che uno dei tormentoni di Berlusconi sarà che la crisi è colpa dell'euro, in particolare il tasso di cambio scelto da Prodi (sic). Certe panzane sono veramente irritanti, considerato che il tasso di cambio è scelto dal mercato, non dai politici, e quello lira/€ è rimasto sostanzialmente lo stesso di quando Berlusconi terminò il suo primo governo nel 1996.
Gianni da Sanremo
Lettera 3
Caro Dago, scherzi della Storia: Ciccio Kim ha sulla scrivania il pulsante nucleare, Renzi la candidatura della Boschi.
BarbaPeru
Lettera 4
Caro Dago, ieri ho rivisto per l’ennesima volta “Vacanze romane”: solo gli stranieri possono fare degli spot così belli del nostro Paese, altro che “La grande bellezza”! Che bello, poi, vedere i protagonisti di questo film nel loro massimo splendore. Che triste, però, pensare che non ci sono più: Gregory Peck… Audrey Hepburn… Roma…
Mario Orlando
Lettera 5
Dagovski,
Di tutto tra i candidati M5S. Pure Igor il Rousseau.
Aigor
BRUNO TABACCI SOGNA LA CAMPANELLA DA MATTEO RENZI
Lettera 6
Gentil Dago, sulla strana coppia Bonino (PR)-Tabacci (DC), il grande Pietro Nenni(1891-1980) avrebbe modificato la sua celebre frase : piazze vuote come le urne !...O,no ?
Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 7
Caro Dago,
Michele Serra che risponde a Tom Wolfe è come I Cugini di Campagna che si confrontano con i Pink Floyd. Ma quanto gli brucia essere definito "radical chic"?
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 8
Caro Dago, neve, vento e gelo. Stati Uniti nella morsa del "riscaldamento globale". La Natura fa da sé. Dopo qualche stagione più calda subito arriva un freddo della Madonna a riequilibrare le cose. Con buona pace degli "amici" di Obama che puntano a far soldi terrorizando le popolazioni con il "Climate change".
Matt Degani
Lettera 9
Caro Dago, anche se per Joe Bastianich Campobasso è un posto sfigato, ricordiamo che "tiene quattro tacche di telefoninaaaaaa !" Tanti Acitrulli nessuna . (Cit. dal film Omicidio all'italiana) Tuo Pippine Lucafone, cugino molisano di Gente Deborgata.
Leporello39
Lettera 10
Caro Dago, lungi da me essere a favore dei sempre grigi folti loschi ed inquietanti Boschi renziani ma devo dissentire dall'affermazione che le dichiarazioni sul referendum siano state fake news. Definiamole per ciò che sono: dichiarazioni mendaci da bullette scampagnate elettorali! Vi prego inoltre di dare rilevanza ad un grande uomo contemporaneo che in pochi conoscono: Thomas Szasz ed al suo illuminante La Teologia Della Medicina.
Vostro affezionato lettore,
Marco Mastrogiacomo
Lettera 11
Dagone Sky,
Se i nostri beneamati chef sono diventati arroganti,presuntuosi, e insolenti lo dobbiamo soprattutto a programmi messi in onda da Sky, tipo Masterchef, dove emerge l’arroganza di taluni cuochi nei confronti di concorrenti messi allo sbaraglio. Pietoso.
Saluti. Pic
Lettera 12
Caro Dago, la prima volta te lo paghi a peso d'oro posandolo sulla bilancia con la merce che compri (anche molto costosa), poi ora si sono inventati - per diminuire le tasse, come dice Pitti Bimbo - di fartelo pagare una seconda volta alla cassa. Ma un bel cartoccio di carta gialla avvoltolata sul braccio come facevano gli ortolani di una volta, no ?
Biodegradabile e buono per asciugare il fritto; da disporre nella sporta di paglia riutilizzabile mille volte. Quella che ispirava ai fiorentini più coloriti la notazione: "la sporta di to' mae ...".per i casi di particolare capienza. Ti pare che si possa dire riferito alla virtù della mamma degli altri "il sacchettino di plastica biodegradabile che costa un centesimo della tu' mamma zoccola ...." ??!! Via !!
Cincinnato 1945
Lettera 13
Scommetto che neanche Voi riuscite ad elencare tutti i partiti che Tabacci ha cambiato da quando è in politica. E' sicuramente un record impossibile da battere.
Maumab
Lettera 14
Caro Dago, hai letto del "processo agli appunti" di Woody Allen fatto dal Washington Post?! Il lungimirante Woody ha donato faldoni di script alla Princeton University da lasciare ai posteri come testimonianza del suo processo artistico; ma in realtà è una semplice pila di "ossessione per le minorenni", così sintetizza il giornalista. Chissà ora se ci sarà pubblico rogo delle carte? Chissà se Allen ha fatto delle fotocopie?!
Poveri liberal: da radical chic a radical shit
Salvatore
Lettera 15
Caro Dago finalmente mi sono goduto in tv una partita di calcio (il derby di Torino in coppa Italia) sentendo solo i cori dei tifosi come fossi allo stadio. I giornalisti sportivi dovrebbero stare attenti con questi scioperi dei commenti che potrebbero essere controproducenti.
Il telespettatore potrebbe accorgersi che è in grado di capire da solo quando la palla va fuori senza che qualcuno glielo dica o che per sapere quanti minuti di recupero ci saranno si può leggere da soli la sovraimpressione o guardare la tabella del quarto uomo senza che un inviato a bordo campo anticipi il dato di qualche secondo. Il massimo sarebbe sentire cosa dice l'arbitro come avviene nelle telecronache del rugby ma accontentiamoci del silenzio dei commentatori, soprattutto di quelli ossessionati dal fornire a nastro statistiche inutili.
Ak
BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA
Lettera 16
D'Agostino, alla tua età e dopo una vita più o meno neutra politicamente, ti metti a fare campagna elettorale pro 5 Stelle? Ti ho sentito, incalzato dalla Gruber sul concetto di "uno vale uno", rispondere come una Taverna qualsiasi con il giochino del "e quelli del Pd, allora?".
Mi dispiace e mi fa pena sentirlo dire da una persona che pensavo fosse uno spirito libero e arguto.
Ma la cosa grave ed anche ridicola è sentirti dire che il M5S "non ha nessuno dietro", una puttanata da restarci secchi: caro Dago, a partire dal tuo sito, c'è solo l'imbarazzo della scelta nella fila di tv, programmi, giornali e siti che pompano l'ascesa (presunta) dei grillini, non vedendo al loro interno le stesse "porcate" che tante volte vengono sottolineate per altri partiti.
Il Fatto Quotidiano non ti sembra decisamente schierato pro M5S (guarda caso il link alla tua intervista è loro), quasi da esserne organo di partito? La7?
Siti come Leggo e giornali come il Messaggero, programmi come Le Iene (format di incredibile successo per i grillini, quasi una funzione religiosa per loro, dai servizi no vax alle cure alternative finte) che ora fa pure scouting per i 5S in Parlamento (vedi Giarrusso), non ti sembrano fin troppo efficacemente pro 5S? Oddìo, con la storia di Renzi che doveva dimettersi mi sei diventato una zia arteriosclerotica, di quelle che ripetono le stesse
cose 40 volte al giorno senza rendersene conto, anche perché di fakenews lato Pd ne trovi davvero poche.
Va bene far finta di nulla, ma non si può sempre pensare che dall'altra parte dello schermo si hanno bovini dal naso anellato. Comunque, mi fa sorridere questa finta gara politica, tutti convinti ancora che l'Italia sia una nazione sovrana e che le elezioni contino qualcosa...contenti voi, buona campagna elettorale a tutti.
JJB
Lettera 17
Dago darling, già da anni molti comuni virtuosi e ricicloni controllano elettronicamente (Grande fratello oblige!) se la spazzatura differenziata viene fatta correttamente. Da una recente polemica (subito insabbiata, come s'usa qui nell'afrobalcanica ma "very smart & cool" Milano) su alcune muffe riscontrate nelle mense scolastiche meneghine, apprendo che per "salvare il mondo" ora ci sono anche i prodotti "a lotta integrata".
Dopo tutte le valanghe di green, bio, ecosostenibile, a km zero. immersi nella natura (salvo poi la natura abolirla in tante altre cose che servono al suc-cesso globale della società aperta, liquida e schiavista), tra poco dovremo far certificare a suon di quattrini (come per i costosssimi contatori dei caloriferi o gli evanescenti sacchettini bio per frutta e verdura!) come sostenibile anche la nostra merda quotidiana.
E va da sè anche pesarla con appositi costosissimi bilancini elettronici collegati con "WhatShit". Giusto e "fort democratique": chi più caga, più paga. E ci sarà gente che per risparmiare, si metterà a cagare per strada, così "la corte dei miracoli" italiana 2000.18 sarà completata.
P.S. Senza contare che il problema si potrebbe risolvere trattandolo "upside down" e cioé produrre meno rifiuti e produrre invece articoli più duraturi. Della serie legalissimi ma pericolosissimi frigoriferi che scoppiano a soli 4 anni di vita (quelli d'un tempo duravano anche tre decenni e non scoppiavano mai!) o bere acqua dei rubinetti (quando é possibile, come qui a Milano), evitando così tutto il plasticume delle bottiglie e l'inquinamento dei camion che le trasportano.
A Milano, anni fa il prode Pisapia (a proposito che fine ha fatto, esiliato dal Regime multipartisan a Ventotene?) aveva giustamente provato a lanciare l'acqua dei rubinetti meneghini (certificata come ottima) come abituale bevanda, ma é stato subito sommerso dall'"oubli" imposto dai comitati d'affari che tutto controllano. "Business is business" e tutto il resto é noia o chiasso di assordanti musichette e sedicenti esperti che cianciano nei talk. Ossequi
Natalie Paav