PRIMA DEI MANESKIN, SOLO DISFATTE? DARIO SALVATORI RISPONDE A GINO CASTALDO SUL FATTO CHE GLI ARTISTI ITALIANI NON ABBIANO MAI AVUTO SUCCESSO SUL MERCATO ANGLOSASSONE. NON E' VERO CHE DOPO MODUGNO LE CLASSIFICHE ANGLO-AMERICANE ABBIANO CHIUSO LE PORTE AGLI ARTISTI ITALIANI. I CASI MORRICONE E RAFFAELLA CARRA’, EROS RAMAZZOTTI E LAURA PAUSINI. GLI ANNI OTTANTA SI APRONO ALL’INSEGNA DI SABRINA SALERNO. I NOVANTA SEGNANO IL SUCCESSO DI ZUCCHERO. E POI PAVAROTTI E BOCELLI. MA NEL RAP...

-

Condividi questo articolo


 

GINO CASTALDO

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/ldquo-scendiamo-sedia-privilegio-rdquo-ndash-maneskin-308445.htm

 

 

 

Dario Salvatori per Dagospia

 

DOMENICO MODUGNO DOMENICO MODUGNO

Il problema degli artisti italiani che non hanno successo nel mercato anglo-americano è un vecchio adagio. Stantio e irrisolvibile. Nel suo articolo Gino Castaldo cita alcuni dei nostri senatori, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Vasco Rossi, Mina, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti e nessuno di loro ha mai sfondato  negli Stati Uniti o in Gran Bretagna. I tentativi di De Gregori  e di Battisti sono decisamente da dimenticare.

 

Il fatto è che in America si vuole qualcuno che si esprima correttamente nella loro lingua. Questo accade  sia nel cinema che nella musica. Si dice sempre “abbiamo i migliori doppiatori al mondo”, certo, perché altrove non ci sono. Si preferisce vedere il film in originale.

 

morricone carrà morricone carrà

Un mercato che da noi non è mai partito. In compenso, per esempio nel nord Europa, abbiamo bambini che crescono bilingue perché vedono film originali. Cantanti o attori è lo stesso. Oppure sei destinato ad essere una figura “etnica”. Jennifer Lopez è arrivata a 52 anni  e nel 90%  dei casi interpreta una donna latina. Difficile che possa rubare un ruolo a Nicole Kidman. Nella musica è quasi peggio. A Domenico Modugno, nell’anno di “Nel blu dipinto di blu”, che divenne “Volare” in America, pur vincendo due Grammy Awards (il  riconoscimento nacque proprio quell’anno) lo ospitarono in uno show di prima serata dove interpretava un ruolo da “italiano”, pur avendo tutto, con tanto di pagnotta e fiasco di vino. Era prevista anche Katyna Ranieri, cantante sofisticata, moglie di Riz Ortolani, in quel periodo “resident” al “Ciro’s” di Hollywood dove si radunavano tutti i divi dopo aver girato. Rimase inorridita e  cancellò la sua apparizione.

 

dario salvatori foto di bacco dario salvatori foto di bacco

Nel 1960 cercarono di lanciare due artisti italiani di grande valore: Mina e Umberto Bindi. La prima arrivò in hit con “Il cielo in una stanza”, oltre la centesima posizione, l’artista genovese al n.47. Nello stesso 1958 Marino Marini  si piazzò al n.2 in Inghilterra   con “Come prima” e Renato Carosone nella Top Ten americana con “Torero”. Nel 1962 Emilio Pericoli piazzò “Al di là” (canzone vincitrice al Festival di Sanremo nel 1961 nella doppia versione Luciano Tajoli-Betty Curtis) al n.6 negli Stati Uniti e al 30 nel Regno Unito.

 

Nel 1964 toccò a Rita Pavone scalare la hit Usa, ci riuscì con “Remember me” toccando il n.10 (nel 1966 confermò il ruolo di artista internazionale con “Heart” n.21 in America e in Inghilterra l’anno dopo con “You only you” al n.10 nel ’67). Nel 1964 Gigliola Cinquetti, dopo aver sbaragliato tutti al Festival di Sanremo e all’Eurovision, si piazzò con il suo cavallo di battaglia  (“Non ho l’età”) al n.17 (nel 1971 con “Go” andò meglio , n.8). Incuriosiscono  casi sporadici di grande effetto, per esempio “Il silenzio” di Nini Rosso al n.8 nel 1965 in Inghilterra e la versione italiana di “Zorba’s dance” di Marcello Minerbi al n.6 nello stesso anno. Si tenga conto che in quel periodo Minerbi aveva un grande successo in Italia come componente dei Marcellos Ferial, quelli di “Sei diventata nera”, per intenderci.

SABRINA SALERNO SABRINA SALERNO

 

Arriva anche il turno di Ennio Morricone con “The good, the bad and the ugly”(“Il buono, il brutto e il cattivo”) addirittura al n.1 in Inghilterra, condividendo il primato con l’orchestra di Hugo Montenegro. Morricone si ripeterà tredici anni dopo toccando la vetta nel 1981 con “Chi mai”, tema tratto dalla serie “The life and times of David Lloyd George”.

 

gino castaldo gino castaldo

Nominalmente gli anni Settanta si chiudono con i tour in tutto il mondo di Raffaella Carrà, la quale con “Do it, do it, again”  entra nei Top Ten inglesi  collocandosi al n.9. Un caso è rappresentato dal successo al di là dell’Atlantico di Eros Ramazzotti e Laura Pausini, beniamini del pubblico latino, ma nei entrati nelle top generaliste. Gli anni Ottanta si aprono all’insegna di Sabrina Salerno, popolarissima in tutta Europa. N.3 in Inghilterra con “Boys”. Sua rivale, ma anche compositrice, Spagna, che con “Call me” (n.2)riesce a scalzare in hit addirittura Michael Jackson. 

 

ZUCCHERO MANESKIN 6 ZUCCHERO MANESKIN 6

I Novanta segnano il successo di Zucchero, “Senza una donna” (“Without  a woman”) n.4 nel 1991. Il 1995 è l’anno dell’affermazione di due brand italiani: “Miss Sarajevo” dei Passengers al n.6 e  “If you wanna party “  di Molella featuring Outhere Brothers al n.9. L’anno dopo è il turno di Luciano Pavarotti che agguanta il n.2 in America con “Nessun dorma” nel 1996, a cui si affianca l’anno dopo “Con te partirò” di Andrea Bocelli sempre al n.2 statunitense.

 

Come si vede un panorama esteso, complesso, che annovera più stili e più personalità. Non  vero che dopo Modugno le classifiche anglo-americane  abbiano chiuso le porte agli artisti italiani. Diciamo che gli italiani, stando alle critiche dei d.j, difettano in “groove” e “bounce”. Quest’ultimo è un termine coreutico ed esprime il molleggiamento e la velocità del brano.

 

PAVAROTTI BOCELLI PAVAROTTI BOCELLI

Negli anni Cinquanta i 45 giri, sotto al titolo del brano, degli autori e dell’interprete, compariva questo termine, forse per aiutare i ballerini, e dunque un “medium bounce” assicurava seduzione alla coppia ma anche un minimo di foga nell’allaccio. Se tutta questa vasta schiera di interpreti ci ha lasciato innumerevoli compilation e clip di alto valore, ora  toccherebbe ai nuovissimi darsi da fare. In tre lustri di dominio (diciamo anche di monarchia) di rapper non c’è stato nessuno in grado di essere in qualche modo competitivo. Guardate i rapper americani, impostano la coreografia, si piazzano davanti ai ballerini, sanno cosa fare. I nostri no. Guardate Frankie Hi-Nrg-mc: voce baritonale e ruolo di Erode nel “Jesus Christ Superstar”. Ma non era lui il primo rapper? E’ il bounce bellezza!

eros ramazzotti eros ramazzotti laura pausini laura pausini pavarotti bocelli pavarotti bocelli FRANKIE HI NRG FRANKIE HI NRG zucchero zucchero

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA