Antonella Luppoli per “Libero Quotidiano”
Capita spesso di guardare un programma in tv e inveire contro un opinionista. Succede così spesso da aver voglia di prendere parte alle «primarie degli opinionisti tv». Il sogno diventa realtà: arriva sul piccolo schermo Maggioranza Assoluta, la trasmissione in onda domani e il 25 febbraio in seconda serata su Italia 1. Al timone dello show, l' istrionico Pierluigi Pardo che racconta a Libero come si sta preparando ad affrontare questa nuova sfida, la prima extra calcistica.
Che cos' è Maggioranza Assoluta?
«È un talk-game show in cui i telespettatori potranno interagire e decidere quale opinionista preferiscono: chi secondo loro dice la cosa giusta andrà avanti, chi no andrà a casa. Alla fine della puntata sarà eletto un opinion leader».
Ci sarà un televoto?
«Saremo in diretta e ci sarà un televoto. Avranno un loro peso anche i social».
Scegliere di sottoporsi alla «dura legge del pubblico» è una prova di coraggio...
«Assolutamente sì, i miei ospiti lo sanno e nonostante tutto hanno scelto di partecipare e di metterci la faccia. È un' occasione per esprimere le proprie idee col sorriso, anche quando si parlerà di temi divisivi, il confronto sarà sano, non urlato».
Si parlerà di attualità, costume e politica?
«Cercheremo di spaziare tra temi leggeri e temi più importanti: vari argomenti nella stessa serata».
Chi ci sarà nella prima puntata?
«Filippo Facci, Roberto Formigoni, Francesca Barra, Andrea Pucci e Vladimir Luxuria. Poi ci saranno due figure fisse: Irene Pivetti che avrà il ruolo di Presidente e Giulia Crivello che mi aiuterà con la gestione dei social».
È vero che Andrea Scanzi ha preferito non esserci perché lei ha invitato anche Mario Adinolfi?
«Assolutamente no, anzi mi hai dato un' idea».
Le piacerebbe avere in studio Matteo Renzi?
«Se vuole venire, volentieri. Chi sceglierà di presenziare dimostrerà di non avere paura. Quello che posso assicurare è che nessuno ne uscirà male».
Da cittadino, che voto dà al governo Renzi?
«Sei e mezzo: paga il peso di voler far tutto con enorme velocità, ma non sono un disfattista».
Perché ha detto sì a Maggioranza Assoluta?
«Perché non avevo niente da fare (ride, ndr). A parte gli scherzi, misurarmi con una nuova sfida non mi dispiace, l' unica cosa a cui non so rinunciare sono le telecronache».
Non abbandonerà il calcio vero?
«No, Tiki Taka sta andando bene, meglio degli altri anni, siamo tra l' 8 e il 9 per cento di share e siamo molto contenti soprattutto perché un' ampia fetta del nostro pubblico è formata da giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni».
Perché il pubblico premia il suo programma?
«Penso che il pubblico apprezzi l' allegria e l' entusiasmo che ci mettiamo sempre».
Perché spesso sceglie di avere in studio ospiti che non c' entrano molto con il mondo del calcio?
«Perché tutti, chi più chi meno, sono tifosi di una squadra. Sono particolarmente felice del fatto che anche personaggi che non lavorano a Mediaset (Enrico Mentana, Giovanni Floris o Bruno Vespa) sono venuti da noi e ringrazio l' azienda per non averci mai fatto problemi».
Che cosa porterà da Tiki Taka a Maggioranza Assoluta?
«Un po' di leggerezza. I temi saranno evidentemente diversi, ma vorrei ricreare lo stesso clima».
Un sogno nel cassetto?
«I miei miti televisivi sono David Letterman, Corrado e Raimondo Vianello. Mi piacerebbe fare un programma di chiacchiera intelligente che possa mettere insieme "l' alto e il basso". Sono cresciuto con il Maurizio Costanzo Show che resta un riferimento importante da cui ho imparato che si può fare tutto, l' importante è non prendersi troppo sul serio».
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