Valentina Lupia, Clemente Pistilli per roma.repubblica.it
Mentre ieri nel Lazio si è registrato un record di contagi e il Covid torna a far paura, il sindaco Roberto Gualtieri sembra deciso a far esibire al concerto di Capodanno Madame nonostante sia indagata dalla Procura di Vicenza, con l'accusa di essersi procurata un falso Green Pass.
Dottor Pier Luigi Bartoletti, con la Federazione italiana dei medici di medicina generale a Roma è in prima linea contro il Covid dall'inizio della pandemia. Cosa pensa della partecipazione di Madame al concerto di Capodanno nonostante sia indagata dalla Procura di Vicenza per i falsi Green Pass?
"Senza entrare nella specifica vicenda giudiziaria, dico soltanto che gli australiani quando Djokovic faceva il furbo non lo hanno fatto entrare in Australia, mentre noi facciamo il concerto di Capodanno. Alcuni modelli di comportamento vanno sottolineati. Qui si passa da un atteggiamento forcaiolo a quello di assoluto permissivismo. La gente così non capisce. Vanno evitate cose oggetto di polemica".
Preoccupati di quanto sta avvenendo nelle ultime settimane in Cina, con il boom di contagi, ospedalizzazioni e decessi?
madame amadeus sanremo giovani
"Quello che stiamo vedendo in Cina è qualcosa di assolutamente atteso. Quello invece che realmente ci preoccupa è il cocktail di virus con cui quotidianamente ci confrontiamo nei nostri studi: fa spavento. Quest'anno è molto difficile gestire tutte queste situazioni, considerando che negli anni precedenti, con le diverse misure di contenimento e in particolare grazie alle mascherine, abbiamo bloccato la circolazione del virus.
Abbiamo un vantaggio rispetto a Pechino ed è quello rappresentato dai vaccini che, al di là di quello che si dice, sono fondamentali, ma non si può andare avanti a colpi di proroghe".
Cosa intende esattamente?
"Servirebbe sapere almeno per un anno cosa fare nella nostra attività di medici".
Cosa manca esattamente e cosa servirebbe?
"Servirebbe un quadro chiaro della situazione, che mi sembra non tutti abbiano. Il Covid ci ha insegnato che è una malattia, a differenza dell'influenza, con un esordio irrilevante, ma che si può aggravare dopo la sesta giornata e che va curata subito.
Su questo però c'è ancora confusione, purtroppo anche tra i medici. Le cure vanno date il prima possibile. Ci sono antivirali da dare a persone con caratteristiche specifiche e medicinali, come gli antinfiammatori, non specifici per tutti gli altri. C'è poi il problema della reinfezione da Covid".
Di quale problema si tratta?
"Sembra che la reinfezione esponga soprattutto gli anziani e i fragili in generale a gravi conseguenze. Lo ripeto: il Covid non è un raffreddore. Invece ci sono due tendenze, quella di chi parla di catastrofe e di chi dice torniamo alla normalità. Ma tornando alla normalità, essendo il virus un problema medico, la classe medica deve avere un quadro chiaro e non andare avanti a colpi di proroghe. Manca un disegno chiaro e strategico, sembra che si continui su vecchi schemi. Vale la pena continuare solo con i vaccini o va fatto un ragionamento diverso pensando anche a farmaci e terapie specifiche per il Covid? Una domanda che necessita di una risposta precisa".
Cina?
"Temo di più quello che accadrà con la riapertura delle scuole. Su possibili nuove varianti non si deve essere allarmisti, ma pronti a gestire la situazione. Occorre dunque capire se l'Italia è più o meno preparata rispetto a prima. Le risposte sono brutte. Abbiamo pochi medici, quelli giovani sono inesperti e quelli vecchi stremati. Il quadro è peggiorato".
Ritiene utili i tamponi a Fiumicino?
"È una misura di buon senso. Evitare le infezioni in entrata è una cosa intelligente e tracciare eventuali varianti sarebbe ancora più intelligente. Va però configurata una rete italiana, affinché qualsiasi cosa accada si possa essere pronti a reagire".
Una scelta criticata anche dalla destra, da sempre più tiepida sul fronte delle vaccinazioni e delle certificazioni verdi.
"Roma capitale continua a tergiversare sull'esibizione della cantante - dichiara il consigliere capitolino Federico Rocca, di Fratelli d'Italia - ma a nostro avviso il sindaco e l'assessore Onorato devono valutare al più presto l'opportunità di quell'esibizione, anche come segnale di rispetto verso tutti i cittadini, i dipendenti pubblici, privati e i sanitari che si sono vaccinati o hanno pagato la loro scelta di non farlo".
Secondo l'esponente di FdI, è "quanto mai scorretto che chi ha trovato strade non legali per non vaccinarsi oggi possa tranquillamente salire sul palco di un evento organizzato da Roma Capitale".
Una vicenda ancor più imbarazzante considerando che sempre ieri il dem Francesco Boccia, chiedendo maggiore attenzione sul Covid, ha accusato il Governo di essere negazionista e No Vax.
Picco di contagi nel Lazio
Solo ieri nel Lazio si sono registrati 2.250 nuovi positivi rispetto al giorno precedente. Per i medici si tratta "dell'effetto Natale". E lo dimostrano anche le code davanti ai gazebo delle farmacie - dai Colli Portuensi a Bravetta, passando per il Prenestino - che da settimane non vedevano così tante persone in attesa di un tampone.
"Dopo il cenone della Vigilia e il pranzo del 25 non sorprende vedere un aumento dei casi - spiega Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-medico - è il risultato di pasti e riunioni di famiglia in occasione delle festività natalizie".
Le prime avvisaglie di un aumento dei contagi si erano già registrate due giorni fa. Ieri i casi Covid sono stati 3.132, un numero che, secondo i medici, peraltro è sottostimato. Sono tante infatti le persone che hanno fatto un test antigenico rapido a casa. I decessi però rimangono stabili a quota cinque e diminuisce il numero di ricoverati, che ieri erano 665, 12 in meno rispetto al giorno prima.
"Per chi è vaccinato contro il Covid-19 - prosegue Ciccozzi - le sottovarianti di Omicron non destano particolare preoccupazione". Almeno finché non si parla di soggetti anziani e particolarmente fragili. Un altro boom, secondo Ciccozzi "probabilmente anche più importante di quello di questi giorni", i medici se lo aspettano dai primi di gennaio, per i festeggiamenti di Capodanno.
Apprensione infine per quanto potrà accadere alla riapertura delle scuole. "Ci aspettiamo una recrudescenza delle patologie respiratorie", affermano i medici di medicina generale.
Il problema del resto riguarda i diversi virus in circolazione, non solo il Covid. L'influenza quest'anno preoccupa. Il Lazio, in base all'ultimo rapporto del sistema di sorveglianza, continua ad essere caratterizzato da un'intensità media per i contagi da australiana, con un incidenza di 12,34 pazienti ogni mille assistiti da medici e pediatri, che diventa però del 45,56 nella fascia da 0 a 4 anni di età e del 22,81 nella fascia 5-14 anni.
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