RENZI ALLA RAI: “ATTENTI A NON FARE DI FLORIS UN MARTIRE TELEVISIVO”. E COSÌ, OLTRE A ‘’BALLARÒ’’ OTTERRÀ UNA STRISCIA QUOTIDIANA SU RAITRE DI 10 MINUTI (LA VOLEVA SU RAIUNO) - MALUMORI TRA I COLLEGHI GIORNALISTI, CHE VEDONO RIDURRE I LORO CACHET E I LORO SPAZI MENTRE A FLORIS RUBRICHE E QUALCHE EURO IN PIÙ

La settimana prossima Floris dovrebbe firmare il contratto, l’accordo è stato trovato, ci sarebbero solo delle “questioni tecniche” da risolvere. Ma il braccio di ferro è stato duro. Gubitosi, non riusciva a chiudere il rinnovo contrattuale di Floris (a fine estate scade il suo contratto di collaborazione) per la complessità delle richieste…

Condividi questo articolo


Leandro Palestini per La Repubblica

 

SCAZZO RENZI FLORIS SCAZZO RENZI FLORIS

«Attenti a non fare di Giovanni Floris un martire televisivo». Questa la raccomandazione che Palazzo Chigi avrebbe inoltrato in gran segreto ai vertici Rai nei giorni scorsi. Le trattative Rai-Floris hanno risentito del clima che si respira in azienda dopo l’annuncio dei “tagli” del governo e la vendita di RaiWay, non ha giovato il battibecco in diretta a Ballarò tra Matteo Renzi e il conduttore, il 13 maggio scorso, in piena campagna elettorale.

 

SCAZZO RENZI FLORIS SCAZZO RENZI FLORIS

Le polemiche montavano, c’era chi immaginava Floris già con le valigie in mano, pronto ad abbracciare Piersilvio Berlusconi (Mediaset) o Urbano Cairo (La7), si temeva il “danno di immagine” per il premier. Bisognava evitare un nuovo esilio dalla Rai, in “stile Santoro”. In verità i pour parler con gli emissari di Medliaset e La7 sarebbero durati assai poco: Floris non è un volto da Canale 5, mentre a La7 c’è già una folla di giornalisti eccellenti (Mentana, Santoro, Gruber, Formigli).

SCAZZO RENZI FLORIS SCAZZO RENZI FLORIS


Cose superate, assicurano a Viale Mazzini, la telenovela volge ormai al termine. La settimana prossima Floris dovrebbe firmare il contratto, l’accordo è stato trovato, ci sarebbero solo delle “questioni tecniche” da risolvere. Ma il braccio di ferro è stato duro. Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, non riusciva a chiudere il rinnovo contrattuale di Floris (a fine estate scade il suo contratto di collaborazione) per la complessità delle richieste.

 

GIOVANNI FLORIS E LUIGI GUBITOSI GIOVANNI FLORIS E LUIGI GUBITOSI

Il giornalista, oltre alla conduzione di Ballarò (su RaiTre), chiedeva una striscia quotidiana su RaiUno di 10 minuti (con il placet del direttore Giancarlo Leone) e un piccolo ritocco al rialzo del suo cachet, per il lavoro in più. Il suo agente, Beppe Caschetto, avrebbe trovato la quadra accettando di spostare la finestra quotidiana su RaiTre (anche per non dispiacere il direttore Andrea Vianello) e prolungando di un’ora Ballarò: il martedì passerà direttamente il testimone a Maurizio Mannoni per il Tg3-Linea Notte.

BEPPE CASCHETTO PISSI BEPPE CASCHETTO PISSI


Sui compensi si è molto fantasticato. C’è chi racconta che Floris avrebbe puntato i piedi per avere un congruo aumento e chi invece svela che avesse proposto ai vertici Rai di lavorare gratis per un anno per passare poi a un contratto legato allo share di Ballarò, siglato con RaiPubblicità. La proposta non sarebbe passata perché difficilmente praticabile.

 

L’azienda è così tornata al punto di partenza, il vecchio cachet di 550 mila euro annui: il conduttore avrebbe accettato il taglio del 10 per cento richiesto (a tutti) dalla Rai, salvo aggiungere il compenso della striscia quotidiana, per una cifra finale non lontana dai 600 mila euro.

i protetti di beppe caschetto i protetti di beppe caschetto


A Milano, tre giorni fa, alla presentazione dei palinsesti delle reti Rai, per l’autunno era stata confermata Ballarò su RaiTre. Ma al talk show non era associata la foto di Giovanni Floris, si era parlato di “epurazione” del giornalista ostile al premier. Invece per altri “Giova” (come lo chiama Crozza) sarebbe stato abile a farsi scudo della litigata con Renzi per trarne vantaggi.

FLORIS CONTU GUBITOSI ANTONIO PREZIOSI FLORIS CONTU GUBITOSI ANTONIO PREZIOSI

 

Intanto, la nuova “fascia” che realizzerà su RaiTre starebbe creando dei malumori tra i colleghi giornalisti, che di questi tempi vedono ridurre i loro cachet e i loro spazi (Bruno Vespa ha dovuto cedere un lunedì di Porta a porta ), mentre a Floris si concederebbero nuove opportunità e qualche euro in più.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")