L’ACCUSA DI MASSIMO GILETTI A URBANO CAIRO: “MI CHIESE DI INCONTRARE BERLUSCONI. IO MI RIFIUTAI E DOPO DUE PUNTATE L’EDITORE HA STACCATO IMPROVVISAMENTE LA SPINA CANCELLANDO ‘NON E’ L’ARENA’ DAL PALINSESTO” – URBANETTO SMENTISCE TUTTO. RICORDA SOLO CHE A GENNAIO SAREBBE STATO GILETTI A CHIEDERGLI DI PARLARE CON IL CAV PER CONVINCERLO AD ANDARE OSPITE E DICE CHE IL PROGRAMMA È STATO CHIUSO PER UNA DECISIONE CHE HA PRESO “IN BASE A COSTI E PERDITE” - L'INCAZZATURA DI PAOLO BERLUSCONI CON CAIRO DOPO CHE BAIARDO RACCONTO' DI UN "INCONTRO CON IL FRATELLO DEL CAV"

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Estratto dell’articolo di Lirio Abbate per la Repubblica

 

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Nel periodo in cui Massimo Giletti raccontava nella sua trasmissione di mafia e politica, puntando l’attenzione su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, l’editore de La7, Urbano Cairo, avrebbe chiesto al giornalista di incontrare l’ex presidente del Consiglio perché doveva parlargli. Giletti si è rifiutato, e per coincidenza, dopo due puntate l’editore ha staccato improvvisamente la spina cancellando il programma dal palinsesto.

 

Tutto ciò emerge da una valanga di documenti e verbali di testimoni, compreso quello di Cairo, che lo scorso mese i magistrati della procura di Firenze hanno depositato nell’inchiesta in cui è indagato Salvatore Baiardo, il portavoce e favoreggiatore del boss Giuseppe Graviano, accusato di calunnia nei confronti di Giletti e di favoreggiamento di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. I pm vogliono accertare cosa ha spinto Cairo a chiedere a Giletti di incontrare il Cavaliere, di cui l’editore in passato era il segretario particolare, e il motivo che lo ha portato a spegnere il programma televisivo che si stava occupando di mafia e politica.

 

URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI

Dalle testimonianze raccolte dalla procura fiorentina, Cairo avrebbe incontrato Giletti a Roma il 20 marzo. «Cairo mi ha detto: “guarda, forse è meglio che lo incontri, che ti vuole vedere perché qualcuno magari dice che tu ce l’hai contro...”», spiega Giletti ai pm, e aggiunge: «Ho detto: “Presidente (Cairo, ndr)... non voglio mettermi in una condizione psicologica di... preferisco non incontrarlo ». E secondo Giletti l’editore avrebbe risposto: «Fai bene, glielo dirò, se ritieni così».

 

Cairo, sentito su questo punto, nega. Ricorda solo che a gennaio sarebbe stato Giletti a chiedergli di parlare con Berlusconi per convincerlo ad andare ospite in una delle sue trasmissioni. Dell’incontro a Roma a marzo e della richiesta di cui parla Giletti, Cairo mette a verbale: «Lo escludo, nel modo più assoluto, non ho chiesto nulla a Giletti ». Per i pm ci sono contraddizioni in quello che ha detto a verbale Cairo, su cui sono in corso accertamenti.

 

URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI

Dopo le affermazioni dell’editore, i procuratori aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli riconvocano Giletti a luglio e il giornalista risponde: «Confermo ciò che ho detto in precedenza. Colloco l’intervento di Cairo intorno al 20 di marzo, dopo la metà del mese. Si potrebbe chiedere alla mia scorta, perché ricordo che in quell’occasione dopo l’incontro con Cairo lo accompagnai con la mia scorta alla stazione, perché era in ritardo». Giletti chiarisce che le affermazioni di Cairo riguardano «fatti diversi». «A gennaio, ma anche in precedenza, mi è capitato di chiedere a Cairo di contattare Berlusconi per farlo partecipare a una mia trasmissione » si legge nel verbale del giornalista: «Sarebbe stata un’occasione per lo share della trasmissione, perché la figura di Berlusconi è di grande interesse mediatico, e io glielo dissi, visti i rapporti stretti che c’erano fra loro. Ma la vicenda che ho riferito, collocandola nel marzo del 2023, è vicenda diversa.

 

(...)

 

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I pm hanno sentito un carabiniere della scorta di Giletti ed ha confermato di aver assistito all’incontro con Cairo. E l’autrice del programma, Emanuela Imparato, dice: «Ricordo nitidamente che Massimo si sedette in una sedia spalle al muro e mi disse: mi ha chiamato Cairo e mi ha detto se vado a un incontro con Berlusconi. L’ho guardato e gli ho chiesto cosa intendesse fare. Mi rispose che non aveva voglia di andarci. Replicai dicendo: fai quello che senti». «Erano i giorni in cui Berlusconi cominciava a non stare bene, se mal non ricordo era già stato ricoverato. Naturalmente, mi chiesi il perché in quel momento giungesse tale richiesta, dopo che avevamo ospitato Baiardo in trasmissione ed era uscito il discorso su Paolo Berlusconi », chiarisce Imparato.

 

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L’editore, rispondendo alle domande dei pm, afferma che la chiusura del programma l’ha decisa in base a “costi e perdite”. Per Cairo è solo una questione di soldi. 

 

La decisione, resa nota ufficialmente il 13 aprile, coglie di sorpresa Mazzi, il quale fino a poco tempo prima aveva incontrato Cairo per un rinnovo del contratto e ai pm spiega che Giletti non aveva all’epoca alcuna proposta di lavoro in Rai e sarebbe quindi rimasto a La7.

 

Baiardo, ospite retribuito dalla trasmissione, racconta di un incontro con il fratello del Cavaliere. È un episodio accertato dai magistrati di Firenze in cui il favoreggiatore della mafia era stato ricevuto nell’ufficio di Paolo Berlusconi. Quest’ultimo, dopo il loro incontro, si sarebbe sfogato con un poliziotto che lo tutelava per dire che «quella persona», indicando Baiardo, «è venuta a dire cose che riguardano mio fratello per screditarlo».

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Dopo questo episodio riportato in tv, Giletti svela ai pm che «proprio Paolo Berlusconi avrebbe chiamato Cairo, seccato per la messa in onda del programma. Mi sembra che fosse la metà di febbraio 2023. Paolo Berlusconi per quello che mi disse Cairo era molto seccato, perché veniva trattato ancora una volta, a distanza di anni, dell’episodio dell’incontro fra Baiardo e Paolo Berlusconi, e si lamentava del fatto che questa notizia riemergeva in un momento molto delicato, senza però specificare cosa intendesse con questo». Il giornalista precisa che Cairo sapeva chi fosse Baiardo già nel 2021 perché «sono stato io a spiegargli chi era, e che parlava di Berlusconi».

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