E’ ESTATE, FA CALDO, E CONTE GIOCA COL CALIPPO (DEGLI ITALIANI) CHE ORAMAI, CAUSA INFLAZIONE, È ARRIVATO A COSTARE TRE EURO – OTTAVIO CAPPELLANI: SONO FINITI I TEMPI INNOCENTI IN CUI LE RAGAZZE SPLENDIDE DI BORGATA SI FACEVANO LA GIORNATA “CON UN CALIPPO E ‘NA BIRA”, ADESSO IL CALIPPO È…

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Ottavio Cappellani per la Sicilia

 

IL PAPEETE DI CONTE - MEME IL PAPEETE DI CONTE - MEME

E’ estate, fa caldo, e i politici di oggi giocano col calippo (degli italiani) che oramai, causa inflazione, è arrivato a costare tre euro (probabilmente lo fanno in Ucraina). Sono finiti i tempi innocenti in cui le ragazze splendide di borgata si facevano la giornata “c’on calippo e ‘na bira”, adesso il calippo è roba da stipendio parlamentare e viene intinto direttamente nel mojito (degli italiani).

 

Il caldo, la spiaggia, il calippo, il mojito e la inesplicabile  e improvvisa e isterica crisi di governo sono in qualche modo connessi e ancora nessuno ha scritto una monografia sull’argomento. Perché basta guardare come andavano al mare i politici di un tempo, e come ci vanno quelli di oggi, per capire tutto alla prima occhiata.

 

IL MEME DI CONTE AL PAPEETE NELLE STORIE WHATSAPP DI RICCARDO FRACCARO IL MEME DI CONTE AL PAPEETE NELLE STORIE WHATSAPP DI RICCARDO FRACCARO

Molti neanche ci andavano, al mare, se ne andavano in montagna a rinfrescarsi la capoccia. Al mare li beccavi con giacca e cravatta, in camicia a maniche corte suvvia. Berlinguer stava in costume come gli operai, ma se ne andava nella spiaggia libera e si portava la sdraio da casa. E se venivano fotografati a mollo erano sempre insieme a un compagno di partito a riflettere ma freschi.

 

Esiste una foto di Andreotti, sembra, in barca a vela,  con camicia e giacca bianca, ha i capelli spettinati, sorride, ed è senza cravatta: erano questi i limiti dell’appiombo istituzionale e d’estate nei giornali erano giorni di spensieratezza: perché “è estate e il lettore si deve svagare”. Non come oggi, che i lettori li vedi aggrappati alle sdraio come se stessero per fare naufragio sulla spiaggia, con gli occhi a palla e terrorizzati. In confronto al politico di oggi, persino le canottiere di Bossi sembrano appropriate e appiombate.

 

IL PAPEETE DI CONTE - MEME IL PAPEETE DI CONTE - MEME

Lo so che, a questo punto, state pensando: “Ma veramente, noi, Conte, col calippo e il mojito in mano, all’aperidiggei, non l’abbiamo visto: non puoi paragonare Conte a Salvini!”. Un attimo di pazienza che ci sto arrivando. Calma che fa caldo. Siete pronti? Via!

 

Lo so che Giuseppe Conte ha la pochette perfettamente piegata (orrore). Lo so che a voi sembra difficile pensare a un Conte disidratato in discoteca che magari tra un selfie e una stretta di mano perde il conto dei cocktail. Lo so che non riuscite a immaginare Conte con il berretto da baseball calzato al contrario, anche perché gli andrebbe a puttane tutta la lacca che usa per incementarsi le capelle (lo so che si dice “i capelli”, ma se penso a quelli di Conte mi viene fuori “le capelle” e non posso farci niente). Lo so che le uniche foto al mare di Conte sono “posate” e castigate e al massimo dà  un bacino alla fidanzata. Lo so che a voi Conte pare elegante, lo so, purtroppo lo so (non esiste eleganza senza un tocco fanée). Ma c’è un “ma”. La linea a Conte – parrebbe – gliela sussurra Rocco Casalino. Adesso pensate a Casalino al mare. E poi pensate ai Cinquestelle al mare. E poi pensate all’elettorato dei Cinquestelle al mare. E poi fatevi una domanda e non datemi una risposta ché mi si è sciolto il Calippo.

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