1. CASO JEBREAL, NUOVA MOSSA RAI: A SANREMO SE PARLA SOLO DI DONNE
Antonella Baccaro e Renato Franco per il “Corriere della Sera”
A conti fatti, all' amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, non conviene alimentare le polemiche sulla partecipazione a Sanremo della giornalista Rula Jebreal. Le accuse di censura piovute sulla Rai e la presa di distanza di Matteo Salvini, che figurava come mandante dell' esclusione, tramite la direttrice di Rai1, Teresa De Santis, lascerebbero spazio all' ad per riproporre l' invito all' ospite.
Un invito, beninteso, a esserci con interventi sul tema della violenza contro le donne, senza divagazioni. Potrebbe essere dunque questo l' esito dell' incontro che si svolgerà oggi in Rai tra Salini, De Santis e Amadeus. Un vertice per fare il punto (anche) sugli ospiti, come ha spiegato l' ad: «Le proposte della direzione artistica, già discusse con la direzione di Rai1, saranno oggetto, come di prassi, di un confronto con l' amministratore delegato, con il solo obiettivo di realizzare un grande Festival». Dall' entourage della direttrice fanno sapere che non c' è stata nessuna censura sulla Jebreal. E che il problema semmai è la mancanza assoluta di condivisione sulla composizione di tutto il cast da parte di Amadeus.
Al punto che De Santis l' ha dovuto convocare a fine anno e poi il 3 gennaio per verificare indiscrezioni uscite sui media. Resta sullo sfondo la richiesta di convocare sul caso la Vigilanza, avanzata da Davide Faraone (Italia Viva), anche perché i tempi sarebbero lunghi. Sulla polemica il Pd si è fatto sentire più per denunciare che l' azienda «è allo sbando», che per difendere Jebreal, le cui presenze alla Leopolda non sono passate inosservate. Al Pd interessa capire cosa succederà il 14 gennaio, quando si riunirà il cda.
L' ipotesi che Salini rimescoli le poltrone delle reti appare ai zingarettiani improbabile, perché farebbe saltare la direzione di Rai1 proprio alla vigilia della manifestazione più importante: Sanremo, appunto. Il leader della Lega ha assicurato anche ieri di non c'entrare nulla sul veto («non mi occupo di Sanremo»), però ha aggiunto un «però»: «Penso che sia il Festival della canzone italiana e che, se uno vuole fare i comizi, deve andare in piazza o in Parlamento, non a Sanremo».
Ieri Amadeus aveva altro a cui pensare - la diretta della serata in cui presentava i Big in gara -, ma le ultime 48 ore le ha vissute con un misto di incredulità e sorpresa. Quando aveva contattato Rula Jebreal non pensava che in Rai ci potesse essere qualcuno che si mettesse di traverso.
L' idea era di parlare di violenza sulle donne, in mente c' era anche il proposito di leggere la poesia che Jacques Prévert ha dedicato alle donne ( Sono quella che sono ).
fabrizio salini foto di bacco (1)
Ma forse era troppo rivoluzionario Prévert, un uomo del '900, per questi anni 2000 che guardano all' 800... Amadeus voleva dare un tocco internazionale con la giornalista che è la perfetta summa della società globale in cui viviamo (è palestinese con cittadinanza israeliana, naturalizzata italiana e ora vive a New York) e non immaginava ci potessero essere controindicazioni «di opportunità».
La politica è lontana dal suo modo di fare televisione e l' uomo dei quiz non è uno da barricate. Vista la scarsa presenza di cantanti donne in gara, Amadeus voleva riequilibrare il loro numero con la suggestione delle 10 donne sul palco, due diverse a sera, «un modo per mettere la donna al centro della manifestazione, non per farne solo coreografia». Tra i tanti sguardi diversi, aveva pensato anche a quello di Rula Jebreal.
Il conduttore intanto sta continuando a lavorare sulla ten list : a oggi le sicure sono Diletta Leotta (la prima ad aver siglato il contratto), Antonella Clerici, le due giornaliste Emma D' Aquino e Laura Chimenti, entrambe volti del Tg1 (venendo da casa, per loro nessun veto). Tra di loro dovrebbe esserci anche Georgina Rodríguez, la fidanzata di Ronaldo (manca solo la firma). Confermati gli ospiti che avranno maggior peso e spazio (Benigni, Fiorello, Tiziano Ferro), si lavora anche su altre presenze: se Carlo Conti e Gigi D' Alessio sembrano essere certi, Chiambretti e Pippo Baudo potrebbero non esserci nonostante l' invito ufficiale. Il problema sarebbe sempre quello che muove il mondo: il budget.
diletta leotta foto mezzelani gmt36
2. SALINI: "IN RAI NON SI CENSURA NESSUNO"
Giovanna Vitale per “la Repubblica”
- «In Rai non si censura nessuno ». Rispondendo a consiglieri e dirigenti, che in queste ore lo stanno chiamando per conoscere l' opinione del capo azienda sull' esclusione di Rula Jebreal dal palco dell' Ariston, Fabrizio Salini anticipa la posizione che terrà oggi al vertice con Amadeus e la direttrice di Rai1 Teresa De Santis sul Festival di Sanremo. Un parere, condiviso con i vertici del M5s, destinato a pesare.
È la nota diramata ieri da Viale Mazzini a farlo intendere: «Le proposte della direzione artistica, già discusse con la direzione di Rai1, saranno oggetto, come di prassi, di un confronto con l' amministratore delegato ». Tradotto: l' ultima parola spetterà a lui. Comunque andrà a finire, del caso si occuperà il primo cda Rai del 2020 convocato per il 14 gennaio. Giorno in cui, per la quarta volta in due mesi, il board della tv pubblica proverà anche ad affrontare il dossier nomine rimasto impantanato nella disputa fra alleati di governo. Sebbene ci sia già chi scommette che il cambio alla guida delle tre reti generaliste e del Tg3 slitterà ancora: alla riunione successiva in calendario per il 30 gennaio.
Quattro giorni dopo il voto in Emilia Romagna. Dal quale, calcola la cordata leghista di Viale Mazzini, dipenderanno la forza contrattuale del Pd (che uscirebbe a pezzi da una sconfitta) e, a cascata, gli equilibri dell' emittente di Stato.
teresa de santis foto di bacco
Sarà la consigliera in quota dem Rita Borioni a porre la questione Jebreal in un cda già spaccato. «Si tratta di una inaccettabile censura preventiva » tuona Borioni. «Non solo è folle l' accanimento nei confronti di una signora giornalista, ma trovo singolare la tesi per cui a Sanremo non si possa parlare di temi come la violenza sulle donne. Mi aspetto spiegazioni».
Di opposto parere Giampaolo Rossi: «La presenza di Jebreal è una forzatura ideologica, cosa c' entra lei col Festival della canzone?» si chiede il consigliere di FdI. «È un personaggio divisivo, basta leggere cosa scrisse sul Guardian meno di un anno fa: ha definito l' Italia un paese fascista e razzisti gli italiani. Si vuole trasformare la kermesse in una manifestazione politica ».
cristiano ronaldo e georgina rodriguez 1
Stessa linea dei parlamentari di centrodestra. «I suoi probabili comizi sono del tutto estranei a quella che dovrebbe rimanere una rassegna canora, Jebreal ha mille altri luoghi dove andare a esprimere le sue discutibili opinioni» la invita a farsi più in là il forzista Gasparri, seguito da Giro e Capezzone. Mentre un irritato Matteo Salvini prima dice «invitino chi vogliono », poi però avverte: «Sbaglia chi scambia il Festival per il palco di un comizio».
A sorpresa, a schierarsi a favore, spuntano i due Vittorio: Feltri e Sgarbi. «Io sto con Rula, la conosco, è simpatica e intelligente» dice il direttore di Libero : «Trovo sgradevole che la si contatti per averla come ospite e poi ci si ripensi». Tranchant Sgarbi: «Nessuno meglio di lei può testimoniare la condizione della donna nel mondo musulmano. Sorprende il silenzio delle donne del centrodestra. Dove sono Gelmini, Carfagna, Prestigiacomo? ».
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