E SE LO DICE IL SINDACO DELLA CAPITALE! - ROBERTO GUALTIERI IN LODE DEL DOCUMENTARIO DI DAGO, "ROMA SANTA E DANNATA": "È UNO SGUARDO INTELLIGENTE E IRONICO SU ROMA E SULLE SUE INDECIFRABILI CONTRADDIZIONI, CHE SOTTOLINEA IL PRIVILEGIO ASSOLUTO DI VIVERE IN UN POSTO UNICO AL MONDO" - LA SUA PASSIONE PER LA MUSICA E PER LA SEGA: "VOLEVO FARE IL FALEGNAME, NON IL SINDACO" - E POI I TANTI PROBLEMI DI ROMA, DAI MUCCHI DI MONNEZZA AI MEZZI PUBBLICI INTROVABILI

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ROMA SANTA E DANNATA - TRAILER

 

 

 

Estratto dell'articolo di Giulia Cerasoli per "Chi"

 

roberto gualtieri foto di bacco roberto gualtieri foto di bacco

"Volevo fare il falegname: da bambino era affascinato da chi lavorava il legno con le mani. Poi è subentrata la mia grande passione, la musica, che ha preso il sopravvento. E poi la storia e gli studi... Vuole sapere se avessi mai sognato di fare il sindaco? No, non ci avevo nemmeno pensato. La politica però è sempre stata tra i miei interessi: ho iniziato a farla attivamente all’università, ma è diventata la mia principale occupazione solo quando sono stato eletto al Parlamento Europeo nel 2009".

 

Roberto Gualtieri, primo cittadino di Roma da due anni esatti, si racconta. Come non aveva mai fatto. Il più riservato e schivo dei sindaci della Capitale degli ultimi vent’anni, all’indomani dell’adunata all’Auditorium in cui ha presentato risultati e i tanti progetti appena partiti, apre il suo cuore di ex boy scout del Partito Democratico. E scopriamo che preferisce fare il papà di Viktor, piuttosto che il superpresenzialista. [...]

 

D. Due anni da sindaco. Difficili. Come si sente?

R. «Appena eletto ho detto che governare questa città è un impegno da far tremare i polsi, ma dopo due anni sono ancora più convinto che trasformarla e renderla migliore è possibile. Roma non è una città come le altre. Basta pensare alla sua estensione: è la più grande città europea dopo Londra.

roberto gualtieri e dago al concerto di bruce springsteen a roma roberto gualtieri e dago al concerto di bruce springsteen a roma

 

Dentro il suo perimetro potrebbe contenere Firenze, Torino, Milano, Genova, Catania, Napoli, Bari e Bologna... Quando sono arrivato era una città che cadeva a pezzi: senza investimenti, zero manutenzioni. I problemi sono tantissimi, ma stiamo lavorando sodo e sono fiducioso che alla fine del mandato tanti problemi degli ultimi anni saranno stati superati».

 

D. Dopo due anni è cambiato qualcosa? I romani lamentano la mancanza di taxi, di decoro e problema rifiuti. Si farà il termovalorizzatore, ma nel 2026.

R. «Penso che i miglioramenti comincino a vedersi. A partire dal decoro, dalla cura del verde, dalla manutenzione delle strade. Abbiamo deciso di non mettere solo delle pezze, ma di cambiare a fondo la città affrontando alla radice i suoi problemi. Per questo il nostro motto ora è “trasformare”.

 

fabrizio roncone roberto gualtieri foto di bacco fabrizio roncone roberto gualtieri foto di bacco

Con il Giubileo e il Pnrr gli investimenti ora ci sono: la città è piena di cantieri e i romani si stanno accorgendo dei cambiamenti. Si stanno rivedendo gli spazzini nei quartieri, la raccolta dei rifiuti sta migliorando e stiamo sostituendo i vecchi cassonetti, sui taxi abbiamo cominciato le procedure per 1.500 licenze in più. Certo, una città come Roma non si trasforma in poco tempo. Molti interventi richiedono anni, ma abbiamo deciso di non rinviarli. Senza cantieri non ci sono disagi, ma nemmeno un futuro migliore».

 

[...] D. In una città moderna la metro non chiude alle 21...

R. "Oggi la A chiude alle 21 perché da 16 mesi la notte stiamo sostituendo i binari, cosa che si sarebbe dovuta fare nel 2009"

 

[...] D. Con la segretaria Elly Schlein che rapporto ha?

R. «Ottimo, ci conosciamo da tempo e abbiamo lavorato insieme in Europa».

 

ROMELU LUKAKU ROBERTO GUALTIERI ROMELU LUKAKU ROBERTO GUALTIERI

D. Con la premier Meloni?

R. «C’è un rapporto di grande correttezza e collaborazione istituzionale, a partire dal Giubileo, dove sono Commissario di governo».

 

D. Ha visto il documentario di Roberto D’Agostino Roma santa e dannata? Che ne pensa?

R. «Mi è piaciuto: uno sguardo intelligente e ironico su Roma e sulle sue indecifrabili contraddizioni, che sottolinea il privilegio assoluto di vivere in un posto unico al mondo». [...]

 

D. È un sindaco che si vede molto poco: la sua è timidezza?

R. «Sono riservato e decisamente poco mondano. Lavoro molto ma non amo la logica della visibilità ad ogni costo. Ci sono quando è necessario e mi piace il rapporto con i cittadini, ma il mio dovere è innanzitutto produrre risultati concreti». [...]

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