Maria Laura Rodotà per “Corriere della Sera”
Amy Schumer è la migliore amica immaginaria delle sue spettatrici. È affettuosa, è intelligente, mangia a quattro palmenti; fa ridere più di chiunque, ultimamente. Ed è la neofemminista più efficace che ci sia. E poi dice un sacco di parolacce, sempre col suo sorriso da ragazzona che dorme ancora coi peluche.
E poi ancora, ha scritto e interpretato un film appena uscito, Trainwreck, che ribalta i ruoli da commedia: lei è una giornalista che ama far sesso con tanti uomini senza impegni, lui è un bravo ragazzo che si vuole sposare. Ma aveva fatto di peggio, nelle prime tre stagioni della sua sitcom di sketch, Inside Amy Schumer (Comedy Central e Amazon; ma su YouTube, si diceva, c' è tutto). Ogni sketch sembra più scemo del precedente. Ogni volta si rimane sorprese/i.
amy schumer milk milk lemonade
Ogni volta si teme sia troppo ripiegato sulle fesserie femminili e però di cultura maschile si parla, parecchio. E quest' anno Schumer è riuscita a far ridere sulla violenza sessuale.
NIENTE STUPRI
«Ora vi voglio concentrati. Tutta la squadra. Seguitemi su questo. Niente stupri». «Cosa? Mister, noi giochiamo a football!». «La mia squadra, le mie regole. Non vi piacciono? Non fatevi stuprare dalla porta mentre uscite». Così parla l' allenatore integerrimo della squadra dell' high school di una cittadina texana; per questa ostinazione antistupro viene ostracizzato. Ma sempre consolato dalla moglie, che a sua volta si consola col vino bianco, in un bicchiere che a ogni scena diventa più grande.
È Friday Night Lights , della terza stagione, finora la migliore Schumer mai vista. Diventata famosa con scenette sull' autolesionismo femminile (amiche a pranzo che raccontano di aver commesso atrocità senza fare una piega, ma si sentono colpevolissime confessando di aver mangiato troppo; fanciulle suonate che dopo una notte da ubriachi vanno da organizzatori di matrimoni, negozi con liste di nozze, cimiteri ove prenotare la tomba; femmine totalmente incapaci di credere ai complimenti), è passata a raccontare le peggiori dinamiche uomo-donna.
L' episodio più ambizioso è 12 Angry Men , in cui un focus group di dodici maschi (tra loro Jeff Goldblum e un feroce Paul Giamatti) discute dell' aspetto di Amy e del suo sovrappeso. Il più visto è The Last Fuckable Day , in cui Amy incontra tre attrici veterane, Patricia Arquette, Tina Fey, Julia Louis-Dreyfus di Veep , che celebrano l' ultimo giorno in cui Louis-Dreyfus è sessualmente appetibile secondo i canoni hollywoodiani.
Perché «i media decidono quando non sei più realisticamente concupibile». Prima, ci sono dei segnali: «Nel poster del tuo film c' è solo una foto della cucina, ti fanno indossare solo cardigan lunghi, e girano remake dei tuoi film con attrici più giovani». Segue un funerale vichingo.
amy schumer come honey boo boo
Le prese in giro dei maschi bianchi hanno funzionato. Gli stessi maschi bianchi sono stati comunque lieti di unirsi alle accuse di razzismo per alcune sue battute (« Gone Girl è un film in cui una bianca pazza fa quel che fanno le latinas quando vengono tradite»). Battute a volte infelici. Riscattate, secondo le schumeriane, da Generations , sketch su come insegnare alle nonne a non dire al fidanzato nero della nipotina di falciare il prato, e a evitare scorrettezze politiche.
amy schumer con e senza trucco
Notizie marginali
Schumer ha un' aria da all-american girl, bionda midwestern e suburbana. In realtà è nata e cresciuta a Manhattan, da mamma protestante e padre ebreo (cugino di Chuck Schumer, senatore di New York e prossimo leader democratico del Senato).
Frasi memorabili
«Mi hanno etichettato come una "sex comic". Ma se un uomo andasse in scena e tirasse fuori l' uccello, tutti direbbero "è un uomo di idee"». «La differenza tra sesso e amore è che con il solo amore non vengo». «Sono salita su da questo ragazzo francese perché mi ha detto una frase adorabile tipo "ho un appartamento"». «Alle donne viene insegnato che diventano più attraenti se odiano se stesse».
Finale alternativo
Schumer (Amy) sconfigge nelle elezioni generali sia Frank Underwood di House of Cards sia Selina Meyer di Veep sia Fitzgerald Grant di Scandal , e diventa presidente degli Stati Uniti. La prima donna, e la prima a riuscire a imporre restrizioni sulle armi da fuoco. Dopo la strage in Louisiana in un cinema dove si proiettava Trainwreck , potrebbe essere un giusto epilogo, francamente.
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