SI SCHIANTA CON L’AUTO: MUORE IN UN INCIDENTE ALDO PARAVICINI CRESPI, PIONIERE DELL'AGRICOLTURA BIODINAMICA - L'IMPRENDITORE, FIGLIO DELLA FONDATRICE DEL FAI GIULIA MARIA CRESPI, STAVA RIENTRANDO NELL'AZIENDA AGRICOLA DI FAMIGLIA A BEREGUARDO, NEL PAVESE, QUANDO, FORSE PER UN MALORE, HA PERSO IL CONTROLLO DELL'AUTO… IL SUO MOTTO: “SCELTE ETICHE DI NON AVVELENARE LA TERRA E DI NON CERCARE PROFITTI STRATOSFERICI POSSONO CAMBIARE IL MONDO”

-

Condividi questo articolo


Annachiara Sacchi per il “Corriere della Sera”

 

Un incidente, forse un malore improvviso. In campagna, in quella terra che aveva contribuito a rendere così speciale, dedicandole tutte le sue energie.

aldo paravicini crespi aldo paravicini crespi

 

Nel cortile della sua azienda, le Cascine Orsine, simbolo di un' altra agricoltura possibile, oasi di biodiversità a Bereguardo (Pavia), «dove si sentono ancora le rane cantare».

È morto ieri Aldo Paravicini Crespi, figlio sessantacinquenne di Giulia Maria Crespi, pioniere delle coltivazioni biologiche e biodinamiche.

 

Era al volante della sua Volvo, stava tornando in azienda dopo il pranzo. È entrato senza frenare - probabilmente colto da un malore -, ha abbattuto la sbarra d' ingresso, si è schiantato contro il caseggiato vicino alle abitazioni dei dipendenti della tenuta. È morto sul colpo, a nulla è servito l' intervento dei soccorritori e dei Vigili del fuoco che hanno lavorato a lungo per aprire l' auto e cercare di salvarlo. Sul suo corpo, per il momento (anche a causa dell' emergenza Covid), non è stata disposta l' autopsia.

 

Sostenitore e portavoce di un approccio etico nei confronti della terra, combattivo - qualità ereditata dalla madre -, attento alle nuove generazioni che amava coinvolgere nell' iniziativa «seminare il futuro». Aldo Paravicini Crespi - che lascia la moglie Vannozza, i quattro figli Marco, Lodovico, Fanny, Lisa, e il fratello gemello Luca - aveva dedicato l' intera vita all' azienda di famiglia che dirigeva. Figlio della grande borghesia milanese, amava sporcarsi le mani nei campi appena arati.

aldo paravicini crespi aldo paravicini crespi

 

Controcorrente, lo sapeva e lo diceva. «Abbiamo vissuto gli albori dell' agricoltura biologica italiana, era un' epoca molto pionieristica. I risultati però ci hanno premiati». Con le Cascine Orsine inaugurate nel 1975 «quando ancora erano in pochi a parlare di biologico e di biodinamico» e ora conosciute in tutta Italia.

 

Gli davano del pazzo. Steineriano, figuriamoci. Ma con sua madre - come sua madre, fondatrice del Fai - Aldo Paravicini Crespi non ha avuto paura di combattere per le sue convinzioni. Per fare delle Cascine Orsine quello che oggi sono: un rifugio per la biodiversità; un' importante tenuta agricola con 350 ettari coltivati seguendo le regole del biodinamico (gli altri 300 ettari, la fascia lungo il Ticino, sono stati mantenuti a bosco e a lanche); una fattoria con 550 capi di bestiame (non legati, nutriti con foraggio e cereali). Dove oltre alla produzione di miele, formaggi, farine, riso, si organizzano corsi e seminari sull' agricoltura biodinamica, presentazioni, incontri, itinerari per far conoscere metodi e filosofia dell' azienda in cui un terzo della superficie agricola è sempre lasciato a prato.

 

aldo paravicini crespi aldo paravicini crespi

«Siamo profondamente addolorati per questa improvvisa e tragica scomparsa», dicono Stefano Greppi e Rodolfo Mazzucotelli, presidente e direttore di Coldiretti Pavia.

«Perdiamo un uomo sempre pronto a impegnarsi in prima persona per l' agricoltura e per il territorio».

 

Ieri Aldo Paravicini Crespi si stava dedicando all' azienda di Bereguardo. Come sempre.

Amava occuparsene. E dire: «Scelte etiche di non avvelenare la terra e di non cercare profitti stratosferici possono cambiare il mondo».

giulia maria crespi giulia maria crespi giulia maria crespi giulia maria crespi giulia maria crespi giulia maria crespi giulia maria crespi cascina pirola giulia maria crespi cascina pirola GIULIA MARIA CRESPI 1 GIULIA MARIA CRESPI 1

aldo paravicini crespi giulia maria crespi aldo paravicini crespi giulia maria crespi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….