Estratto dell'articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
schiaffo di will smith a chris rock
[…] Ma vip, attori, invitati eccellenti, produttori che sfileranno davanti al Dolby Theatre prima della cerimonia dell'Oscar, poseranno le loro suole su un tappeto color champagne. Jimmy Kimmel, per la terza volta conduttore della serata degli Oscar, ha liquidato l'abbandono del rosso con una battuta: «Quest'anno non ci sarà sangue, nessuna violenza». […] L'ultima volta che fu sul palco degli Oscar, Warren Beatty e Faye Dunaway annunciarono la vittoria di La La Land sbagliando busta.Vinse Moonlight.
il bacio di angelina jolie al fratello oscar 2000
[…]La guerra in Ucraina è lontana e scalda più i dibattiti della politica e impegna l'industria militare; l'inflazione è alta ma la recessione si sposta sempre un metro più in là. La disoccupazione è al 3,6% e così l'America chiede agli Oscar un clima da Superbowl, poca politica, nessuna lezione sui temi sociali, ma show e distrazioni. Hollywood però non è il Superbowl, messa laica della Nazione, 110 milioni di appassionati incollati alla tv.
[…]Gli incassi dei cinema sono stati nel 2022 a livello del 2000, le major producono la metà dei film di allora, e lo streaming salva conti e accontenta i palati. Soprattutto accontenta quasi tutte le sensibilità. Così Hollywood se non è più caput mundi, divide. Per la destra è la culla (e il portafoglio) dei liberal e gli Oscar sono spesso un comizio del politicamente corretto e un elogio dell'inclusività. Per la sinistra l'occasione di sollevare temi sociali e discriminazioni, di genere, razziali.
kevin hart e i tweet omofobi oscar 2019
[…]Quest'anno alla mancanza di nomi di artisti neri nelle nomination più quotate, sopperiscono asiatici e irlandesi in una ridefinizione dei confini - interni e all'estero - della proiezione e della sensibilità hollywoodiana. Anche se il figlio prediletto, Steven Spielberg, con The Fabelmans e Austin Butler per la sua interpretazioni di Elvis in lizza per la vittoria sono la quintessenza dell'America che unisce Atlantico e Pacifico.
Michelle Yeoh, malese di origini cinesi, star di film di arti marziali e d'azione, è ben altro in Everything Everywhere All At Once il film scritto e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, "i Daniels" che ha fatto incetta di 11 nomination e ben prima raccolto 158 riconoscimenti qui e là. La sua vittoria segnerebbe la prima volta di una asiatica con la statuetta d'oro. E darebbe sia un calcio a un passato in cui gli attori di origini orientali erano snobbati o almeno sottostimati, sia getterebbe una vernice di fresco su una comunità che negli Stati Uniti è finita bersaglio di attacchi per il Covid in una sorta di caccia agli untori manzoniana.
robert opel nudo sul palco oscar 1974
[…] A Beverly Hills è arrivata invece Catherine Martin, ministra del Turismo di Dublino a rappresentare sette milioni di irlandesi che spingono L'isola degli spiriti (9 nomination, fra cui best actor, Colin Farrell) commedia nera di Martin McDonagh, regista anche lui in lizza. […] Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, alla Bild ha criticato la decisione dell'Academy di non trasmettere un videomessaggio di Zelensky. Fu così anche lo scorso anno. «Ridicolo» premiare un film sulla guerra come Niente di nuovo sul fronte occidentale (candidato anche come miglior film straniero) mentre c'è un conflitto vero in Europa, ha detto alla Bild. A Hollywood non si sono scomposti. Due documentari, uno sugli orfani di guerra e quello su Navalny, sono il linguaggio con cui il cinema prende posizione e racconta quel che accade. […]
george c. scott rifiuta il premio oscar 1971 adrien brody bacia halle berry oscar 2003 jennifer lawrence cade oscar 2013 sacha baron cohen con le ceneri di kim jong il oscar 2012 sacheen littlefeather sostuisce marlon brando oscar 1973 warren beatty sbaglia film oscar 2017 john travolta sbaglia il nome di idina menzel oscar 2014 dudley nichols rifiuta il premio oscar 1936