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Estratto da www.deejay.it
A volte la diretta radio prende strade tutte sue, lontano dal sentiero tracciato dalla famosa scaletta, preparata prima, che dovrebbe comporre la puntata. Così accade che, dal nulla e all’improvviso, vengono fuori storie e aneddoti che mai avremmo pensato di ascoltare. […]
Una cena in riviera tra amici e colleghi, lo sguardo di alcune ragazze da un altro tavolo, un cenno d’intesa: questi sono gli ingredienti della storia di Fabio Volo, confermata poi anche da Linus che ha “fatto irruzione” a Il Volo del Mattino prima di andare in onda come sempre con Deejay Chiama Italia.
[…] Per capire meglio cosa è successo, ecco un po’ di contesto. L’aneddoto raccontato risale alla “stagione di Riccione”, come dice Fabio Volo, quando aveva circa 30 anni.
“Vi ho mai raccontato, a proposito di andare in bagno nei ristoranti con uno o con una, di quella sera che ero a cena con Linus a Riccione? Una ragazza mi guardava e mi ha fatto cenno di andare in bagno”
Prima di parlarne con Linus, il conduttore aveva già raccontato la storia al pubblico. Quella sera, spiega, è stato colto di sorpresa e preso alla sprovvista da una bella ragazza in un locale romagnolo. Così, come prima cosa, ha chiesto l’aiuto degli amici rivolgendosi proprio a Linus, che era seduto accanto a lui.
“Ho chiesto: “Linus, cosa faccio, vado o non vado?”. Lui ha messo la testa nel piatto, non ha preso una decisione netta. Lei era bellissima, più o meno aveva la mia età. Mi ricordo che aveva un top e una minigonna, indossava i tacchi e aveva una collanina intorno alla pancia, sul punto vita”
Tornando alla storia di Riccione, durante la puntata il conduttore prosegue il suo racconto. Rivelando un dettaglio interessante:
“Mi alzo e vado. Ma lei era seduta con il marito. Ma mi stava fissando, mi stava lanciando un segnale con gli occhi. Tu la guardi, lei ti guarda. Poi uno dei due, il primo che trova il coraggio, si alza e guarda l’altro. E lei è andata verso il bagno guardandomi. Io ero un uomo debole, così sono andato anch’io.
Poi cos’è successo lì dentro me lo ricordo. Posso dire la verità? Ho preso l’iniziativa. Abbiamo iniziato, poi lei mi ha fermato. Mi ha detto: “Ferma: io posso andare avanti solo se partecipa anche mio marito”. E io le ho risposto: “Guarda, io dove smetto è proprio quando arriva tuo marito”.
Questa è la conclusione della breve storiella, confermata poi dall’intervento di Linus:
“E a un tavolo di fronte, anche se c’era un tavolo in mezzo tra noi e loro, c’erano questi quattro e si crea questo gioco di sguardi. “Guarda cosa faccio adesso, guarda cosa faccio adesso”, mi diceva Fabio”.
“È stato tutto bello finché lei non mi ha detto del marito. Io ho pensato scherzando: “Allora io chiamo Linus”. Poi non è successo più niente, sono tornato a tavola mesto e tutti siamo andati avanti a mangiare come se non fosse successo niente”.