Luca Della Libera per “il Messaggero”
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Carlo Fuortes ha ottenuto piena fiducia per proseguire il suo incarico come sovrintendente del Teatro dell'Opera. Ieri si è insediato il nuovo Consiglio di indirizzo sotto la presidenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi. Ne fanno parte Maria Pia Ammirati per Roma Capitale, Michaela Castelli per Acea Spa, Gianluca Comin del Mibact, Albino Ruberti per la Regione Lazio e Lorenzo Tagliavanti per la Cciaa di Roma. Michaela Castelli è stata nominata vicepresidente.
Nella seduta è stata rinnovata la fiducia all'unanimità a Carlo Fuortes proponendolo per il prossimo quinquennio al ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini. Il Consiglio ha anche approvato la variazione al bilancio previsionale 2020 conseguente alla crisi derivante dall'epidemia di Covid-19.
«Vogliamo dare continuità a questa missione e la conferma di Fuortes all'Opera rappresenta una scelta proiettata nel futuro. Ringrazio maestranze, lavoratori e artisti ha dichiarato la sindaca con gli auguri di buon lavoro al nuovo consiglio della Fondazione dell'Opera e a Fuortes alla guida dell'istituzione culturale tra le più prestigiose d'Italia e del mondo».
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«Questa fiducia mi ha fatto un grande piacere ha dichiarato Fuortes, il cui contratto era scaduto a febbraio - perché credo che sia stato apprezzato il lavoro con il quale siamo riusciti a portare la Fondazione a un livello di eccellenza. Il pubblico ha avuto un ruolo fondamentale per il suo risanamento.
Mentre negli ultimi anni i finanziamenti pubblici sono rimasti stazionari, se non diminuiti, gli incassi della biglietteria sono raddoppiati, passando da 7 a 15 milioni di euro. Questo è accaduto attraverso scelte di qualità, con una programmazione che guarda al contemporaneo, e con la scelta di direttori e registi importanti e le collaborazioni con importanti Fondazioni europee.
Tutto questo lavoro ci è stato riconosciuto anche con i Premi Abbiati della critica, ricevuti negli ultimi quattro anni, non era mai successo prima. Devo ringraziare tutti i lavoratori del teatro, che hanno reso possibile questi risultati, in un clima sempre costruttivo: negli ultimi cinque anni non c'è stata un giorno di sciopero. Un ruolo decisivo lo ha avuto il maestro Daniele Gatti, uno dei più importanti direttori d'orchestra del mondo».
Difficile prevedere quando il Teatro potrà riaprire. «Non avendo certezze prosegue Fuortes. - per ora abbiamo smontato parte della programmazione, ma non possiamo rimodulare un calendario. Fino a quando non avremo tempi e modi della fase due è difficile capire come e quando riprendere».
ESTATE
Nubi all'orizzonte per la stagione estiva. «Sarà molto difficile realizzare gli spettacoli alle Terme di Caracalla. La preparazione degli allestimenti è molto complessa e dovrebbe partire nei primi giorni di maggio: la vedo davvero molto difficile». Fuortes ha deciso di dimezzarsi lo stipendio nel periodo di cassa integrazione legato all'emergenza coronavirus.
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