LA VERSIONE DI MUGHINI - CARO DAGO, IERI SERA MENTRE APPRESTAVO LA MIA CENETTA IN CUCINA HO ACCESO RADIO24 E C'ERANO ALESSANDRO MILAN E LEONARDO MANERA, CHE RACCONTAVA DI QUANDO LUI FACEVA IL COMICO NEI CLUB SCAMBISTI E LA BUONA PARTE DEI SUOI ASCOLTATORI ERANO NUDI. RACCONTAVA CON GRAZIA, PARLANDO LENTAMENTE. IO ASCOLTAVO ED ERA COME SE LA MIA CUCINA SI RIEMPISSE DI… - QUALCUNO DOVREBBE FARE CON MANERA CIÒ CHE NESSUNO HA MAI FATTO CON ME IN 40 O 50 ANNI DI LAVORO''

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Giampiero Mughini per Dagospia

 

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Caro Dago, per chi come me passa molto del suo tempo lavorando a casa la radio è una compagna indispensabile. E seppure meno di un tempo perché talvolta accendo e lì in studio ci sono tre o quattro voci che si accavallano, che si contendono lo spazio sonoro, che ridono a più non posso l’uno alla battute dell’altro, che parlano veloce veloce. A quel punto spengo immediatamente. Meglio solo che male accompagnato.

 

Ieri sera mentre apprestavo la mia cenetta in cucina ho acceso la radio sul canale del Sole 24 ore. Credo fosse il bis di una trasmissione del mattino che conduce Alessandro Milan in collaborazione con Leonardo Manera, una trasmissione che seguo spesso al mattino.

 

Loro due non ridevano l’uno delle battute dell’altro, non si accavallavano a rubarsi lo spazio, parlavano lentamente. Più precisamente ancora Manera (un cabarettista e attore teatrale che ha una bellissima voce) raccontava pezzi della sua carriera, pezzi della sua professione quando era ancora all’inizio. Parlava e Milan ascoltava. Una delizia.

 

Manera raccontava di quando lui andava nei club scambisti e per una ventina di minuti stava lì a chiacchierare e mentre la buona parte dei suoi ascoltatori erano già nudi. Raccontava con grazia, parlando lentamente. Io ascoltavo ed era come se la mia cucina si riempisse della grazia di quei racconti, dell’intelligenza delle battute di Manera. Il tutto è durato una ventina di minuti, un’assoluta delizia.

ALESSANDRO MILAN LEONARDO MANERA ALESSANDRO MILAN LEONARDO MANERA

 

Non ho mai visto Manera in vita mia, non l’ho mai incontrato, non è che debba chiedergli dei favori o delle complicità. Solo gli sono grato di quel che lui ha fatto professionalmente. Spero che qualcuno glielo riferisca. In 40 o 50 anni che faccio il mio lavoro, mai e poi mai mi è capitato che qualcuno che non conoscevo, e con il quale non avevo in comune né un salotto né un partito né una convinzione politica acclarata, esprimesse simpatia nei miei confronti. Mai.

 

Se avveniva, avveniva ad opera di un amico o di un complice. Uno dei rari amici, uno dei rari complici. Buon Natale a tutti voi.

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

 

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