Parla con qualsiasi veterano della moda e ti racconterà storie selvagge su Kate Moss. Sesso, droga e rock ‘n’ roll sono parte integrante della sua esistenza, ma il mondo della moda ha sempre protetto le sue stelle e Kate, che può fare o distruggere un brand con uno sguardo, è la gallina dalle uova d’oro. Anche dopo essere stata beccata a sniffare cocaina, ha continuato ad alimentare la sua leggenda.
A raccontarla ci ha pensato Maureen Callahan nel libro “Champagne Supernovas”, un succoso resoconto della scena fashion degli anni Novanta, attraverso i suoi più grandi esponenti: Kate Moss, Marc Jacobs e Alexander McQueen, dipendenti da droghe, aspiranti suicidi, cuori creativi affondati nell’oscurità.
Il primo provino della Moss fu a 18 anni, nel 1992 fu presa per la campagna di Calvin Klein. La sua magrezza destò molte critiche ma il brand risorse. Coincise con l’era delle top model, l’arrivo di Cindy, Naomi, Christy, Linda. Una nuova ondata che ha per sempre cambiato quel mondo. Nel 1993, la Moss, fotografata per “Vogue” inglese, con quelle gambe sottili e quei denti storti, rese chic l’aspetto da eroinomane. Nel 1994 incontrò a una festa Johnny Depp: un drink, una tirata di coca, e via in albergo.
La festa del ventunesimo anno di Kate, al “Viper Room” di Depp, fu interrotta per l’overdose dell’amico attore Jason Donovan. Ad alimentare la leggenda di Kate c’è il fatto che raramente rilascia interviste, il che la mantiene una figura enigmatica. Nel 1996 le cose peggiorano: Depp non ce la fa a starle dietro, lei invece riesce a farsi tre grammi di cocaina e a scolarsi una bottiglia di vodka.
Le venne dato il soprannome di “Tank”, perché teneva l’alcol come una cisterna. Nel 1998 i due si lasciarono. Lui non poteva sostenere quel ritmo, e lei impazzì. Si butto nella mondanità, divenne “La Primula Rossa di Londra”, partecipava a tutte le feste in circolazione. Iniziò una relazione a tre con Sadie Frost e suo marito Jude Law.
Kate andava spesso a letto con i fidanzati degli amici, infatti Patsy Kensit proibì al suo marito di allora Liam Gallagher di rimanere solo con lei. La Moss era sessualmente fuori controllo, qualcuno racconta che si mettesse fuori dal bagno a gridare: «Nessuno che voglia scopare?».
Alla festa dei trent’anni, nel 2004, Kate fece un party fuori di testa. Lei e Naomi Campbell sparirono per 40 minuti, Gwyneth Paltrow se ne andò via scandalizzata. Più tardi ci fu un’orgia in stanza d’albergo, con modelle, attori e Ronnie Wood dei Rolling Stones.
Nel 2005 emersero le foto i cui sniffava cocaina con Pete Doherty: si scusò e andò in rehab, ma non perse nessuno dei suoi contratti. La storia del libro finisce qui, gli eccessi di Kate no. Kate incarna la dissolutezza degli anni Novanta, potete scandalizzarvi o mordervi le mani per essere stati presenti in quelle situazioni.