NEL CUORE DI ROMA C'ERA UNA “BANCA” CLANDESTINA CINESE CHE HA RICICLATO UN MILIARDO DI EURO DELLA MALAVITA – LA FINANZA HA SCOPERTO CHE NEI RETROBOTTEGA DI DUE NEGOZI NEL QUARTIERE ESQUILINO VENIVANO “RIPULITI” I SOLDI DI CAMORRA, ’NDRANGHETA, MAFIA NIGERIANA E ALBANESE – IL CONTANTE VENIVA CONSEGNATO A PACCHI, STIPATO IN ZAINI E VALIGIE – A GESTIRE IL BUSINESS ERA ZHENG WEN KUI, CONSIDERATO UNO DEI PIÙ GRANDI RICICLATORI D'ITALIA, CHE INTASCAVA PERCENTUALI TRA IL 2 E IL 5% – 33 LE PERSONE ARRESTATE. IL GIRO D'AFFARI INTERCETTATO DAL 2019 È DI 54 MILIONI, MA QUELLO STIMATO È DI OLTRE UN MILIARDO DI EURO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”

 

SOLDI RICICLATI A ROMA IN FINTI NEGOZI CINESI SOLDI RICICLATI A ROMA IN FINTI NEGOZI CINESI

Due negozi cinesi come tanti altri nel cuore della Chinatown di Roma, nel quartiere Esquilino. Nelle vetrine sono esposti abiti, cinture, cravatte e scarpe. Di clienti se ne vedono pochi. Ma non è affatto un problema perché il vero core business dell'azienda è nel retrobottega dove si ripuliscono i soldi di una fetta importante del narcotraffico italiano.

 

Qui ci sono le macchine per contare il denaro, il contante viene consegnato a pacchi, stipato dentro gli zaini, all'interno di normali buste per la spesa. A gestire la baracca c'è Zheng Wen Kui e la sua sterminata famiglia. Un nome, il suo, che ai più non dice niente.

 

Un uomo, invece, che per la galassia criminale è un punto di riferimento, talmente autorevole da confrontarsi alla pari con i più potenti boss. Wen Qui, 55 anni, è un banchiere clandestino, se così si può definire. Ufficialmente vende vestiti, in realtà è tra i più noti riciclatori di denaro sporco d'Italia. È la grande banca cinese del malaffare su cui (come ha dato conto Repubblica nei mesi scorsi) diverse procure e l'Antimafia hanno acceso un faro.

 

SOLDI RICICLATI A ROMA IN FINTI NEGOZI CINESI SOLDI RICICLATI A ROMA IN FINTI NEGOZI CINESI

I suoi clienti sono i grandi ufficiali del crimine internazionale, la mafia nigeriana e albanese, quella italiana, 'ndrangheta e camorra ei narcos romani. Tutti in comune hanno una necessità: ripulire i soldi della droga. Wen Qui così è una sorta di moderno Enrico Nicoletti, il famoso cassiere della Banda della Magliana, che si muove su Roma ma in una versione più ampia, globalizzata, proprio per la capacità di spostamento milioni di euro in tutto il mondo restituendo alla mala soldi pulite in cambio di percentuale che si aggirano tra il 2 e il 5%.

 

Per questo motivo il colpo messo a segno dalla Dda e dal Gico del nucleo di polizia economico della guardia di finanza di Roma, al cui vertice siede il colonnello Francesco Ruis, assume un grande valore, forse è l'operazione più importante da quando Francesco Lo Voi guidate la procura della Capitale. In tutto sono state arrestate 33 persone, 22 in carcere, 11 ai domiciliari, per reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e al riciclaggio e poi l'estorsione e la protezione abusiva di armi. Il giro d'affari intercettato dalla finanza è di 54 milioni in un periodo che va dal 2019 a oggi. Quello stimato è molto di più e supera il miliardo.

 

riciclaggio di soldi italia cina 7 riciclaggio di soldi italia cina 7

Occorre, però, raccontare la storia dall'inizio. L'inchiesta che porta a galla la figura di Wen Qui nasce da un'indagine nei confronti di due gruppi di trafficanti romani, il primo governato da Fabrizio Capogna, 39 anni, e Antonio Gala, 43 anni, il secondo diretto da Federico Latini non ancora trentenne.

 

«Io non sono uno spacciatore ma un trafficante», spiega orgoglioso Simone Capogna, il fratello del boss, ad un amico in una conversazione intercettata. Il gruppo acquista per rivendere sulla piazza romana quintali di hashish e cocaina come emergono dall'inchiesta. Poi la rivende al dettaglio e incassa fiumi di soldi, quasi tutti in moneta di piccolo taglio. «Abbiamo fatto 100mila euro in pezzi da 5, non puoi capire per contarli», spiega sempre Capogna Junior. Ma per contarli non c'è problema perché Wen Qui, più di una volta, vanta le sue macchinette conta denaro tutte super efficienti e made in China: «Oggi basta o porta ancora? », chiede Wen Qui. «Non lo so, abbiamo fatto un milione sta settimana », ribatte il fratello del boss. Ma come faceva il” banchiere cinese” a ripulire tutti i quattrini?

 

riciclaggio di soldi italia cina 4 riciclaggio di soldi italia cina 4

L'uomo usava due metodi. Il primo, in epoca pre Covid, ribattezzato “alla romana”: riempiva le valigie di soldi e le faceva portare in Cina da connazionali fidati con normali voli di linea: una volta arrivati a Pechino venivano aperti dei conti poi nell'effettiva disponibilità dei narcos. Un modello in parte rischioso, la finanza più di una volta ha intercettato i trolley pieni zeppi di denaro.

 

Quando però il coronavirus ha imposto il blocco dei voli, Wen Qui ha rispolverato e migliorato un sistema già impiegato per trasferire i soldi senza passare dalle banche: “Fei Ch'ien”, tradotto: denaro volante. A discapito della definizione i soldi non si muovevano. Quando gli uomini di fiducia dei narcos consegnavano il contante al “banchiere” ricevevano un codice che poi presentavano ad un altro “banchiere” in un'altra parte del mondo, a cui Wen Qui comunicava il codice. Un metodo tanto semplice quanto efficace. Adesso Wen Qui è stato fermato, ma il traffico di denaro sporco trova nuove strade.

RICICLAGGIO DENARO RICICLAGGIO DENARO riciclaggio di soldi italia cina 2 riciclaggio di soldi italia cina 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA") 

L’ASCESA CLAMOROSA DELLA BOMBASTICA GIUSY MELONI, FIDANZATA DI MARCO MEZZAROMA (GRANDE AMICO DELLE MELONI POTENTI) – L'AMICHETTISMO DI DESTRA NON HA CONFINI: A RAI2 SI MORMORA DI UN PROGRAMMA PER DANNY MENDEZ, COMPAGNA DEL MELONIANO GIMMI CANGIANO – LA PASSIONE DI GIORGIA MELONI PER “TEMPTATION ISLAND” E LE INDISCREZIONI SU SANREMO 2025: AL BANO INSISTE PER TORNARE ALL’ARISTON MA ROMINA POWER HA DUBBI - IL POLITICO SOVRANISTA CON PROFILO MACHISTA SAREBBE MOLTO AMICO DI UN BAGNINO DAL FISICO STATUARIO - IL DIRETTORE DI UN GIORNALE DI DESTRA HA CHIESTO A UNA FIRMA DI SCRIVERE UN ARTICOLO CRITICO VERSO DUE CONDUTTORI DI LA7, IL GIORNALISTA SI È RIFIUTATO: "MA IO VADO OSPITE NEI LORO PROGRAMMI". "NON ME FREGA UN CAZZO, TI PAGA QUESTO GIORNALE", LA REPLICA…

DAGO-ESCLUSIVO! LARGO FOCHETTI, SI CAMBIA: MARIO ORFEO SARÀ IL NUOVO DIRETTORE DI “REPUBBLICA” - LA NOTIZIA È STATA COMUNICATA DALLA PROPRIETÀ AI CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” - MAURIZIO MOLINARI RESTERÀ COME COLLABORATORE ED EDITORIALISTA (MA NON DIRETTORE EDITORIALE DEL GRUPPO) - JOHN ELKANN LASCIA LA PRESIDENZA DI “GEDI” A MAURIZIO SCANAVINO, AL CUI POSTO, COME AD, ARRIVERÀ GABRIELE COMUZZO – MOLINARI PAGA L’INCAPACITÀ A EVITARE I DUE GIORNI DI SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN OCCASIONE DELL’ITALIAN TECH WEEK, UN EVENTO A CUI YAKI TENEVA MOLTISSIMO (LÌ È STATO ANNUNCIATO L’ACCORDO CON OPENAI ALLA PRESENZA DI SAM ALTMAN) – ORA ARRIVA IL NAVIGATISSIMO ORFEO (GIÀ DIRETTORE DI TG1,TG3, “IL MATTINO”, “IL MESSAGGERO”, EX DG RAI), CONSIDERATO ADATTO AD AMMANSIRE IL RIOTTOSO CORPACCIONE DI “REPUBBLICA” – ORFEO SI È MOSSO APPENA PRIMA DI ESSERE SILURATO DAL TG3, CHE ORA FINIRÀ AI 5 STELLE CON CONTE, GIÀ PRONTO A VOTARE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI. E ELLY SCHLEIN, CHE SI È RITIRATA SULL’AVENTINO E NON HA MAI CONSIDERATO “SUO” ORFEO, S'ATTACCA...