ADESSO LA CINA SE LA PRENDE CON NOI: ‘IL CORONAVIRUS DEL NUOVO FOCOLAIO È VENUTO DALL’EUROPA’ - LA STAMPA DI PECHINO PROVA A INTORTARCI SOSTENENDO CHE I DATI DEL GENOMA PROVANO L’ORIGINE EUROPEA DEL FOCOLAIO INDIVIDUATO NEL MERCATO DI XINFADI. MA IL CEPPO È PIÙ VECCHIO DI QUELLO CHE HA COLPITO IL NOSTRO CONTINENTE...

-

Condividi questo articolo


Guido Santevecchi per corriere.it

 

mercato xinfadi a pechino mercato xinfadi a pechino

Con grande rapidità gli scienziati cinesi hanno decodificato il genoma del Covid-19 che ha scatenato il focolaio di Pechino (messo sotto controllo in una settimana esatta). I dati del genoma sono stati comunicati all’Oms e la stampa cinese sottolinea che provano l’origine europea di questo nuovo scoppio epidemico individuato nel mercato di frutta, verdura, carne e soprattutto pesce di Xinfadi che rifornisce il 90 per cento della capitale.

 

Un altro sviluppo importante: questo “coronavirus di ceppo europeo” sarebbe più vecchio di quello che circola attualmente in Europa, dicono i ricercatori cinesi e quindi sarebbe arrivato e si sarebbe stabilito al mercato di Pechino da diverso tempo, prima di essere scoperto.

 

mercato xinfadi chiuso mercato xinfadi chiuso

La narrazione delle autorità tende a dimostrare che l’epidemia è stata messa sotto controllo in Cina è che il coronavirus ormai è solo “importato” (quindi esportato da quell’Occidente che a febbraio accusò i cinesi di averlo diffuso nel mondo, dopo averlo sottovalutato e occultato a Wuhan). Sono passati sei mesi, sono morte più di 400 mila persone nel mondo e invece di costituire una coalizione globale per sconfiggere la pandemia, il virus dominante è diventato il sospetto, la mancanza di chiarezza scientifica, la disinformazione.

 

 

Nelle ispezioni a tappeto nell’area di Xinfadi (vasta come 160 campi di calcio) sono state rilevate 40 tracce di Covid-19 e altre fuori dal mercato, in un raggio di 2 chilometri. Però, quella più suggestiva e utile alla propaganda, è stata la traccia trovata in un campione isolato nella zona dei salmoni.

mercato xinfadi a pechino sigillato mercato xinfadi a pechino sigillato

 

 

Questa mattina la stampa di Pechino scrive che è stato fatto il “tampone in gola” anche a un salmone, risultato positivo (Il Global Times che cavalca il neonazionalismo sanitario lo ha twittato con soddisfazione). Nei giorni scorsi i cinesi hanno dato grande risalto a un rilevamento di coronavirus sull’asse usato per sezionare i salmoni di importazione nel mercato. Ne è nata una fobia a Pechino, dove il pesce è stato ritirato dai supermercati.

 

La Norvegia, esportatrice del prodotto ittico, ha protestato; i virologi internazionali hanno detto che il salmone e il cibo in genere non portano il contagio ma che il coronavirus passa da tra umani; alla fine anche gli epidemiologi cinesi hanno ammesso che aver trovato quelle tracce nell’area della lavorazione dei salmoni non provava come ci fossero arrivate.

 

Però, tanto per non sbagliare, il tampone al salmone ora gli esperti del Centro di controllo delle malattie pechinese lo hanno fatto. In questo gioco di indizi e speculazioni, le autorità cinesi si dicono certe dell’origine straniera del coronavirus che da una settimana ha messo Pechino in semi lockdown, ma avvertono che bisogna indagare ancora.

soldati al mercato xinfadi a pechino soldati al mercato xinfadi a pechino

 

Spiega il dottor Liu Jun, del Centro nazionale di prevenzione virale: se la partita di salmone è arrivata sigillata e surgelata dall’Europa, il Covid-19 potrebbe aver viaggiato con quelle casse. Se però a Xinfadi era stato aperto per la lavorazione, può essere stato contaminato da un operatore del mercato, con un semplice colpo di tosse o uno starnuto. Prudentemente, per non smentire la narrazione ufficiale, il ricercatore non dice in quale delle due condizioni si trovasse il salmone sottoposto a tampone: surgelato o a temperatura ambiente?

 

mercato xinfadi a pechino sigillato 2 mercato xinfadi a pechino sigillato 2

Il dato sicuramente positivo è che anche oggi a Pechino il numero dei contagiati è basso: 25. Il focolaio di Xintadi ha causato 183 casi dall’11 giugno. La Fortezza Pechino ha resistito all’assalto del “nemico invisibile”.

mercato xinfadi a pechino sigillato 1 mercato xinfadi a pechino sigillato 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….