ANNA GIORGI per ilgiorno.it
Che cosa è il “chemsex"? Letteralmente "sesso chimico", è l’aumento della pulsione sessuale portata all’estrema conseguenza attraverso un mix di droghe. Per avere questi effetti si usa prevalentemente chetamina tagliata con altre sostanze stupefacenti. Gli effetti collaterali dell’eccitazione prolungata fino ad oltre venti ore, ovvero della “droga che fa venire voglia di sesso" sono molti. La pratica sarebbe stata spesso usata da Alberto Genovese.
Chi ne fa uso infatti, durante l’eccitazione non riesce a controllare le proprie azioni, perché spiegano gli esperti, chi la assume subisce una sorta di straniamento del corpo e dell’identità. O meglio, chi l’ha provata ed è in cura racconta che il corpo si "desensibilizza", ci si dimentica di bere, mangiare, perché nella mente il corpo non esiste più. Quindi può avere effetti molto gravi sulle condotte, tra questi effetti c’è anche la possibilità di commettere violenze sessuali nei confronti di uomini e donne. Non c’è più distinzione tra generi nel sesso, e peggio, si possono commettere atti anche criminali, addirittura arrivare ad uccidere sotto l’effetto di questa droga.
Spesso i festini a base di chemsex sono chiamati “kill out“. Un caso che fece clamore fu l’omicidio di Luca Varani: i due assassini che persero la testa, avevano usato il "chem". In un contesto di delirio lo avevano preso a coltellate e martellate, ma lentamente: avevano voluto provocargli una lenta e dolorosa agonia prima di pulire l’appartamento tenendo il corpo per un intero giorno, fino alla fine degli effetti della droga.
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