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La più grande fossa comune di pirati è stata scoperta negli Stati Uniti dopo 300 anni. Ma ciò che renderebbe il rinvenimento davvero unico è che potrebbe trattarsi dell'equipaggio del famigerato pirata Samuel "Black Sam" Bellamy.
Più di 100 corpi sono stati trovati dagli archeologi che adesso sono all’opera per cercare di ricostruire la storia dI Bellamy e di coloro che viaggiavano con lui mentre la Whydah Gally si inabissava in mare al largo di Cape Cod, nel Massachusetts.
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Black Sam è considerato il pirata di maggior successo di tutti i tempi, dopo essere riuscito ad assaltare con successo 53 navi, saccheggiando un bottino del valore di 130 milioni di dollari. Nel 1717, quando la Bellamy affondò, stava trasportando più di quattro tonnellate e mezzo di oro e argento.
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Adesso gli archeologi sperano che, con il ritrovamento della fossa comune e con il completamento degli scavi, l’area possa diventare un sito commemorativo. A febbraio gli studiosi credono di aver trovato i resti di Bellamy stesso durante gli scavi. Il DNA di un discendente maschio vivente del pirata è stato prelevato e verrà testato con i resti rinvenuti.
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«Crediamo di aver trovato il più grande cimitero di massa negli Stati Uniti - ha detto Casey Sherman, che sta conducendo le ricerche sulla Whydah - È un terreno che ci offre ogni giorno stimoli maggiori. Quasi ogni giorno impariamo qualcosa in più su quello che è successo 300 anni fa».
La Whydah era una nave all'avanguardia costruita nel 1715 in Inghilterra. Pesava 300 tonnellate, era lunga 102 piedi e caricava 18 cannoni. Ma a mezzanotte del 26 aprile 1717 Bellamy e il suo equipaggio furono sorpresi da una violenta tempesta al largo di Cape Cod. La Whydah si capovolse e affondò: più di 100 membri dell'equipaggio furono portati a riva nei giorni a seguire e furono sepolti nel Massachusetts.
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