ALTRO CHE SALARIO MINIMO, C'È CHI GUADAGNA TROPPO - È MORALMENTE ACCETTABILE CHE UN TOP MANAGER AMERICANO, TRA STIPENDI E BONUS, PRENDA UNO STIPENDIO 670 VOLTE SUPERIORE A QUELLO DEI SUOI DIPENDENTI? E IL DIVARIO E' PERSINO IN CRESCITA, VISTO CHE DUE ANNI FA IL VALORE ERA 640 - MEDIAMENTE UN AMMINISTRATORE DELEGATO SI METTE IN TASCA 10,6 MILIONI (MA QUELLO DI AMAZON PRENDE 212,7 MILIONI, QUELLO DI INTEL 178,6), UN LAVORATORE MENO DI 24 MILA DOLLARI: SE QUESTA È EQUITÀ...

-

Condividi questo articolo


Fausta Chiesa per il “Corriere della Sera

 

top manager con super stipendi 5 top manager con super stipendi 5

Altro che salario minimo, verrebbe da dire. Mentre nell'Ue si decide di dare paghe che permettano di arrivare a fine mese, dall'altra parte dell'Oceano si parla del problema opposto: e cioè di chi guadagna troppo.

 

A fare notizia sono i maxi-compensi degli amministratori delegati. La differenza di stipendio con i loro dipendenti nel 2021 è schizzata. Secondo uno studio dell'Institute for Policy Studies, il compenso medio di un ceo è di 10,6 milioni, pari a 670 volte quello di un lavoratore che è di 23.968 dollari. Il gap è aumentato rispetto alle 640 volte del 2020.

 

top manager con super stipendi 2 top manager con super stipendi 2

Che cosa ne pensino i lavoratori non è difficile immaginarlo, soprattutto in un periodo in cui l'inflazione negli Stati Uniti è arrivata all'8,3%, un livello che ieri il segretario di Stato americano Janet Yellen ha definito «inaccettabile». Ma nella culla del capitalismo cominciano a intravedersi le prime crepe del sistema che premia la meritocrazia e la competenza.

 

top manager con super stipendi 1 top manager con super stipendi 1

I segnali sono emersi nelle assemblea annuali delle società quotate in Borsa, alle quali la legge sulla corporate governance impone non solo la trasparenza sugli stipendi e una policy stabilita dal Comitato Remunerazioni, ma anche un voto dei soci, che per quanto non sia vincolante dà comunque l'idea di quello che pensano.

 

Ebbene, il «pensiero» sta cambiando: a Wall Street cresce il malcontento e tra gli antagonisti compaiono non soltanto piccoli azionisti etici ma anche investitori istituzionali di primissimo piano.

 

top manager con super stipendi 3 top manager con super stipendi 3

Il Financial Times ha citato il colosso Vanguard e il fondo sovrano della Norvegia. Le frizioni hanno raggiunto livelli tali che in diversi casi le società hanno deciso di rinviare i voti su queste paghe controverse.

 

Ft cita i dati della società di consulenza Farient Advisors, secondo cui sull'anno fiscale 2021-2022 le società quotate sull'S&P 500 che hanno ottenuto un appoggio superiore al 90 per cento ai loro piani retributivi è calata al 61% rispetto al 71% dell'anno prima e al 76% di quello ancora precedente, mentre aumenta la quota di società in cui si è vicini alla «rivolta»: le imprese in cui il sostegno è sotto il 90% sono salite dal 25% del 2020-2021 al 36% nell'anno fiscale appena chiuso.

 

David Zaslav David Zaslav

Ft ha precisato che la statistica non include Amazon, che lo scorso maggio ha ottenuto un risicato 56% di sostegno per le gratifiche elargite ai dirigenti, a fronte dell'81% dell'anno precedente e del 97% degli anni ancora prima.

 

Il caso di Vanguard è citato per il non voto a sostegno del maxi pacchetto retributivo da 247 milioni di dollari all'amministratore delegato di Warner Bros Discovery David Zaslav.

 

andy jassy andy jassy

Molti investitori attivisti ostili a queste retribuzioni stellari, consci del fatto che votare contro i piani retributivi non ha alcun effetto restrittivo su paghe e bonus (il meccanismo viene chiamato «say-to-pay»), stanno cercando di alzare la pressione sui componenti dei consigli di amministrazione a loro più vicini affinché intervengano concretamente.

 

pat gelsinger di intel 2 pat gelsinger di intel 2

Il quotidiano britannico già a inizio aprile aveva rilevato come il già enorme divario retributivo tra top manager di società e dipendenti negli Usa abbia segnato un balzo anche lo scorso anno.

 

Tra i casi più eclatanti citati oltre a David Zaslav, anche quelli dell'amministratore delegato di Amazon Andy Jassy che ha un compenso annuale di 212,7 milioni di dollari e del ceo di Intel Pat Gelsinger con 178,6 milioni. Ma secondo «Fortune» il ceo più pagato è Peter Kern: 296 milioni.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...