ANNO NUOVO, TAMPONE VECCHIO – NEGLI AEROPORTI ITALIANI FINO A OGGI (QUANDO È STATA PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE L’ORDINANZA DEL MINISTERO DELLA SALUTE), I TAMPONI AI VIAGGIATORI IN ARRIVO DALLA CINA ERANO “FACOLTATIVI” E LA SPESA (90 EURO) ERA A CARICO DEI PASSEGGERI...

-

Condividi questo articolo


tamponi a milano malpensa 10 tamponi a milano malpensa 10

1. COVID: IN VIGORE TAMPONI IN AEROPORTO, NORMA IN GAZZETTA

(ANSA) - In vigore i tamponi in aeroporto per la rilevazione del Covid-19 per i passeggeri provenienti dalla Cina. L'ordinanza del ministro della Salute su 'Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'epidemia da Covid-19 concernenti gli ingressi dalla Cina è infatti inserita nella gazzetta ufficiale (GU Serie Generale n.303 del 29-12-2022) pubblicata oggi

 

2. IL CORTOCIRCUITO DI MALPENSA

Monica Serra per “La Stampa”

 

Nell'area arrivi extra Schengen dell'aeroporto di Malpensa, si ripete la stessa formula: «Aspettiamo disposizioni dal ministero». Alle 15,15, quando il volo Neos partito da Tianjin, nel nord-est della Cina, è appena atterrato, però, l'ordinanza da Roma non è ancora arrivata e i tamponi sono «facoltativi» su disposizione di Regione Lombardia.

tamponi a milano malpensa 9 tamponi a milano malpensa 9

 

Così i sessantasette passeggeri, tra adulti e bambini, intimoriti più da macchine fotografiche e telecamere che dalla necessità di sottoporsi all'esame, hanno dovuto pagare 90 euro per un test molecolare. «Che - garantisce con una punta di orgoglio il dg al Welfare della Regione, Giovanni Pavesi - è stato fatto proprio a tutti». Anche a chi, come un giovane italiano in testa alla fila, si è rifiutato di sborsare quella cifra. «Siete pazzi? Novanta euro?» ha discusso a lungo davanti alle casse piazzate al termine di un percorso delimitato dai nastri blu. Ha fatto l'esame ed è corso via, senza fermarsi commentare.

 

tamponi a milano malpensa 8 tamponi a milano malpensa 8

L'area dell'aeroporto è stata attrezzata da un laboratorio convenzionato con Regione Lombardia, che ha allestito sei postazioni per effettuare i tamponi. Pronti i sanitari, nella loro tuta blu, a rimarcare un tuffo nel passato che il governo delle misure più blande contro il Covid forse credeva di essersi lasciato alle spalle.

 

Nessuno dei cinesi presenti si lamenta dello screening: «La situazione è seria, è giusto», dice John che ha 19 anni e a Milano raggiunge i familiari per le feste. «Fa sentire più sicuri i miei parenti: lo avrei fatto comunque». Ma ti è stato chiarito che il tampone non è ancora obbligatorio? Scuote la testa: «Non sapevo». Anche lui, come molti altri, non avrà notato i cartelli all'ingresso.

 

tamponi a milano malpensa 28 tamponi a milano malpensa 28

Milena, 39 anni, mascherina sul volto e capelli raccolti, ha in braccio il suo bimbo di 4: «Prenderò subito un treno per raggiungere mio marito, che è italiano. Viviamo a Roma». L'esito del suo tampone, come quello degli altri, non arriverà prima di questa mattina. I passeggeri positivi saranno costretti all'autoisolamento. Al termine del quale, per poter uscire, a differenza dei cittadini italiani, dovranno sottoporsi a un antigenico negativo.

 

tamponi a milano malpensa 29 tamponi a milano malpensa 29

«Sono stata per quattro mesi a Tianjin dalla mia famiglia. Per me è giusto il test: in Cina me ne facevano uno al giorno - prosegue Milena -, ma sempre gratis. Va bene la sicurezza, ma non è giusto che sia a nostre spese». Se gli esami obbligatori ai passeggeri dei voli in arrivo dalla Cina saranno o meno a pagamento non lo chiarisce neanche l'ordinanza del ministero: «Attendiamo la circolare», spiega il dg Pavesi che rivendica la scelta della Lombardia di effettuare test «rigorosamente molecolari. Deve essere chiaro che non stiamo lavorando in un contesto emergenziale. Stiamo facendo un intervento di sanità pubblica per monitorare un fenomeno di diffusione del contagio in Cina con l'intento di prevenire l'ingresso in Italia di varianti non coperte dai vaccini».

Nei due precedenti voli «i positivi erano il 37 per cento nel primo e la metà nel secondo. I risultati sono tranquillizzanti: sono state identificate tre varianti Omicron già presenti in Italia».

 

tamponi a milano malpensa 14 tamponi a milano malpensa 14

Ma la misura obbligatoria per i passeggeri in arrivo dalla Cina, che l'Ecdc definisce «ingiustificata», è molto criticata da tutta la comunità cinese in Italia: «Che senso ha fare l'esame solo a chi arriva con un volo diretto? E chi fa prima uno scalo? Che senso ha farlo solo in Italia e non in tutta Europa?», si chiede Francesco Wu, presidente onorario dell'Unione imprenditori Italia-Cina, che riunisce più di 500 imprenditori cinesi che vivono stabilmente qui.

 

tamponi a milano malpensa 25 tamponi a milano malpensa 25

«La tecnocrazia cinese ha dimostrato che il virus così non si contiene. Se le ragioni di questa decisione sono, come temo, solo politiche, noi non ci stiamo più. Siamo stanchi di essere vittime di strumentalizzazioni. Basta guardare i titoli dei giornali di oggi per capirlo. Alla fine - conclude Wu - a essere criminalizzati siamo sempre noi cinesi residenti in Italia. È già successo in questi tre anni di pandemia, e sta capitando ancora».

tamponi a milano malpensa 7 tamponi a milano malpensa 7 tamponi a milano malpensa 16 tamponi a milano malpensa 16 tamponi a milano malpensa 5 tamponi a milano malpensa 5 tamponi a milano malpensa 17 tamponi a milano malpensa 17 tamponi a milano malpensa 15 tamponi a milano malpensa 15 tamponi a milano malpensa 21 tamponi a milano malpensa 21 tamponi a milano malpensa 27 tamponi a milano malpensa 27 tamponi a milano malpensa 20 tamponi a milano malpensa 20 tamponi a milano malpensa 24 tamponi a milano malpensa 24

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…