(ANSA) - Il presidente dell'università di Stanford, Marc Tessier-Lavigne, si dimette. Il passo indietro segue un'inchiesta lunga mesi che ha svelato come Tessier-Lavigne non ha corretto errori in alcune delle sue pubblicazioni scientifiche e ha avuto la supervisione di laboratori con una "inusuale frequenza" di manipolazione dei dati. L'indagine non accusa comunque il neuroscienziato di frode o falsificazione di dati scientifici: la sua colpa è quello di essere stato autore o co-autore di pubblicazioni con "gravi carenze" e di non aver corretto errori in più occasioni nonostante le osservazioni e le critiche. (ANSA).
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