Vittorio Sgarbi per “il Giorno”
VITTORIO SGARBI NUDO SULL ESPRESSO
La questione della differenza tra corteggiamento desiderato e seducente e molestie, violenza e prepotenza sessuale, è stato affrontato in modo radicale, e teoricamente garantista, dalla Chiesa, fino a farne materia di ben due comandamenti: «non fornicare» (verbo inusitatissimo), altrimenti formulato in: «non commettere atti impuri».
«Non fornicare» sembra un ordine perentorio a inibire ogni atto sessuale. In collegio, negli anni della adolescenza, veniva declinata dai preti come «non masturbarsi» e accompagnata da una insinuante provocazione: «quante volte?», ovvero «quante seghe?». La confessione assumeva in quegli anni lontani, la metà degli anni Sessanta, lo stesso significato della ricarica del telefono per abilitarci a una prossima serie di atti masturbatori, inevitabile sfogo di un collegiale represso (e depresso). Con gli anni, poi, finite le seghe, la fornicazione sembrava addirittura perdere significato, dissolversi.
Il secondo comandamento è altrettanto risoluto quanto evasivo: «Non desiderare la donna d' altri». È ovvio: la propria uno l' ha già e desidera quindi quella che non ha. E se non è d' altri? Se, in ipotesi, è libera, svanisce il peccato. Il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Mogavero, in tempi recenti, me la traduceva in chiave pratica: «Sgarbi, tra il pensarlo e il farlo non c' è nessuna differenza quanto al peccato: quindi lo faccia». Ma, per farlo, occorre agire, e proporre, e avanzare. È, o era, un gioco delle parti: la donna è educata a resistere, l' uomo a insistere.
Ed è sempre stato così, fino al limite, stabilito dalla donna, del punto di cedimento: quando ti dà accesso, anche solo manuale, alle sue parti intime. A me capitò con Amanda Lear, fino a convincermi di ritenerla psicologicamente un uomo perché, per la prima volta nella mia vita, venuta nel mio camerino, dopo uno spettacolo, prima che io iniziassi l' azione di «sfondamento», baciandola, poi iniziando a carezzarla, mentre convenzionalmente si sarebbe dovuta ritrarre, fu lei a precedermi, con lo schema tipicamente maschile, toccandomi i genitali, come mai mi era accaduto. Fu lei a prendere l' iniziativa manuale. Accadde quasi trent' anni fa.
Ora il mondo è cambiato. Ma qualcuno deve pur iniziare. Oggi l' uomo è pigro, viziato. Qualcuno - un tempo era il maschio - deve fare il corteggiamento, il primo passo. A tal punto le parti sono rovesciate che nella trasmissione «Uomini e donne» oltre alle coppie omosessuali, parificate, sono prevalentemente le donne a corteggiare gli uomini, dando vita all' inedita figura del «tronista». Il «tronista» e la donna ai suoi piedi!
vittorio sgarbi su asia argento
Tempi duri, invece, per chi non è omosessuale e pensa al corteggiamento tradizionale. Molto pericoloso. L' azione inevitabile può, a posteriori, essere interpretata come violenza. Lo evidenzia l' incredibile caso di Asia Argento e i tanti altri sconcertanti con la lapidazione di Weinstein e l' incriminazione di maschi di potere, svalutando la persuasiva seduzione, arte psicologica, senza pressioni fisiche e contropartite.
Torno a queste riflessioni, valutando la saggezza della Chiesa per evitare problemi all' uomo, meglio al maschio, nella formulazione dei comandamenti che ignora l' autonomia femminile. Inibendoci il desiderio, la Chiesa previene i rischi, giacché l' uomo che desidera chiede, propone, fa avances alle donne per ottenere quello che può essere rifiutato, ed è invece concesso, evocando eventualmente a posteriori, la minaccia e il ricatto. Così si può essere colpevoli di aver chiesto, magari con insistenza. Colpa del desiderio, che è un peccato. Sembra incredibile: la morale di Asia Argento è la stessa della Chiesa.
asia argento harvey weinstein ASIA ARGENTO DITO MEDIO