LA BOMBA IMMIGRATI FA SCOPPIARE LA RIVOLTA IN CALABRIA – AD AMANTEA GENTE IN STRADA PER PROTESTARE CONTRO I 28 POSITIVI SBARCATI A ROCCELLA: “INVECE DI SCORTARLI SU UNA NAVE PER FARLI STARE LONTANO DA TUTTI E METTERLI IN QUARANTENA, LI ACCOMPAGNANO IN PORTO” - SITUAZIONE ESPLOSIVA A LAMPEDUSA: IN 48 ORE SONO ARRIVATI 800 MIGRANTI...

-

Condividi questo articolo


VALENTINA RAFFA per il Giornale

 

blocco stradale amantea blocco stradale amantea

L'Italia è sotto attacco. Dei 70 pakistani arrivati venerdì a Roccella Jonica 28 risultano positivi, tra cui due minorenni di 13 e 15 anni. I cittadini sono preoccupati, il sindaco rassicura, ma chi garantisce che non scappino dalle strutture come è stato nei giorni scorsi in Sicilia? La corda è stata tirata troppo, il governo ha fatto orecchie da mercante alle preoccupazioni dei cittadini, e adesso la corda si è rotta.

 

La protesta per l'accoglienza dei migranti positivi è scoppiata ad Amantea, centro turistico in provincia di Cosenza, e rischia di dilagare in altre regioni. La tensione, soprattutto nelle isole maggiori, è alle stelle e già lo si era intuito nei giorni scorsi dopo che parecchi migranti si erano dati alla macchia da alcune strutture della Sicilia senza avere terminato la quarantena, persino ferendo esponenti delle forze dell'ordine e, come se non bastasse, il governo ha pure deciso di non affiancare nessun'altra nave alla Moby Zazà per la quarantena dei migranti appena sbarcati, optando per una sistemazione in strutture su terraferma.

 

immigrati immigrati

Ieri c'è stata la goccia che ha fatto traboccare l'ira della gente, che ad Amantea si è riversata in strada per protestare contro l'arrivo di 13 dei 28 positivi sbarcati a Roccella Jonica come è risultato dai controlli che sono stati effettuati dalla task force dell'Asp di Cosenza. I cittadini hanno invaso la Strada Statale 18 che attraversa Amantea, in alcuni casi stendendosi a terra e bloccando il traffico. I migranti erano stati avvistati venerdì sera a bordo di un'imbarcazione a largo di Caulonia e sono stati raggiunti e trasportati fino al porto con una motovedetta. «Invece di scortarli su una nave per farli stare lontano da tutti e metterli in quarantena, li accompagnano in porto», protesta la gente.

 

blcoco stradale amantea blcoco stradale amantea

Ma questa è una prassi, come confermano gli spostamenti che vengono autorizzati da Lampedusa, che è ormai full. In 48 ore sono arrivati 800 migranti, gli ultimi 60 ieri a bordo di un barchino scortato dalla guardia costiera: non potendo essere ospitati tutti sull'isola, sono stati spostati con traghetto a Porto Empedocle e da lì smistati in diverse strutture. «Chiudiamo i porti», si legge sui social e dai commenti evince la preoccupazione della gente per la propria salute e per eventuali nuovi lockdown che metterebbero in ginocchio l'economia già duramente provata. Diversi utenti si dicono favorevoli al blocco navale.

 

È la proposta avanzata diverse volte dal Sap e che è ritenuta oggi più che mai valida dal segretario generale del sindacato Stefano Paoloni. «La situazione è critica. Una volta smistati da Lampedusa su terraferma, i migranti vengono sistemati in centri da cui, come è avvenuto nei giorni scorsi, è facile uscire.

 

immigrati covid immigrati covid

Non solo si tratta di persone che tante volte non hanno terminato la quarantena, ma di gente senza un'identità certa. Laddove venissero rintracciati, dunque, si comprende come sia complesso sanzionarli secondo la normativa. L'aumento esponenziale degli sbarchi, inoltre, rende ancora più difficile il nostro lavoro. Gli agenti spesso sono a contatto con i migranti prima che questi siano sottoposti a visita medica».

 

La situazione è critica e il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha chiesto a Roma la proclamazione dello stato di emergenza, ma la richiesta è caduta nel vuoto. Parlando di Lampedusa ha detto: «Ci sono problemi sanitari, sociali ed economici. Abbiamo bisogno di risposte immediate: Lampedusa non può diventare una terra di frontiera». A fare montare ancora di più la rabbia dei cittadini è il «dolo», visto che persino il ministro della Salute Speranza ha riportato i dati Oms della diffusione della pandemia parlando di «220mila contagi in un solo giorno» e aggiungendo che «serve ancora attenzione da parte di tutti».

 

JOLE SANTELLI JOLE SANTELLI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...